A Valencia il Ministro dell’istruzione ha disciplinato una serie di direttive per imporre il gender nelle scuole attraverso programmi di formazione per genitori e insegnanti.
Inoltre si prevedono l’acquisizione di materiale didattico a favore della teoria del gender, il cambiamento della modulistica amministrativa (se lui si sente “lei” anche le pagelle dovranno registrare questa volontà dello studente), la facoltà di accedere alle toilette e spogliatoi maschili o femminili secondo il proprio piacere, l’uso di un linguaggio inclusivo da parte dei docenti, la spiegazione che esiste anche il sesso anale.
Se poi la famiglia dello studente non accetta che il figlio voglia diventare un transgender è prevista anche una sorta di unità di cura che si recherà dalla famiglia per farle cambiare idea. Se i genitori rimangono sulle loro posizioni possono essere anche querelati per abuso su minori.
Se questa non è dittatura di Stato cosa dovrebbe essere?
L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ