In controtendenza con l’amministrazione Obama, Donald Trump ha deciso che non proclamerà giugno come il mese dell’orgoglio gay. Appena insediatosi aveva fatto togliere dal portale della Casa Bianca la sezione dedicata alle rivendicazioni del mondo omosessualista. Ora questo nuovo segnale.
Ovviamente la comunità LGBT ha gridato allo scandalo, accusandolo di attacchi discriminatori, etc., il solito copione visto centinaia di volte. La figlia Ivanka, sostenitrice delle rivendicazioni arcobaleno, in tweet ha invece reso noto il suo appoggio al mese dell’orgoglio gay.
L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ
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Meno male che qualcuno comincia a dire che non vi è nessun motivo di orgoglio ad essere gay.
Non farebbero male anche i vescovi, che hanno come ministero il servizio alla verità a riprendere i documenti magisteriali che si occupano di questa condizione, che condannano il comportamento e gli atti omosessuali, non compatibili con la fede cattolica, pur nella vicinanza alle persone che vivono questa situazione, per le quali non vi è altra via che l’astinenza, a far sentire la loro voce autorevole. Siamo tutti in attesa …
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