Ti ho mai detto grazie Signore
Per la stupenda avventura della vita, o mi sono limitato a lamentarmi con te per il peso dei disagi e delle difficoltà, delle incomprensioni e delle fragilità?
Ti ho mai detto grazie, Signore,
per chi mi è stato, e mi sarà accanto in ogni giorno della mia esistenza, da quando ero in fasce e dipendevo dagli altri ai momento in cui credevo di poter fare da solo, anche se in realtà solo sul serio non sono mai stato?
Ti ho mai detto grazie, Signore,
per ogni frutto della terra che mi nutre e mi riveste, per la luce, l’ aria e il cielo che rinnovano la vita, per le cose belle che mi riempiono gli occhi e l’ anima di gioia?
Ti ho mai detto grazie, Signore
per ciascun organo del mio corpo, per le grandi possibilità della mia mente, per le vibrazioni che legge il mio cuore, per la pienezza che a volte sfiora la mia anima?
Ti ho mai detto grazie, Signore,
per ogni contatto ed incontro della mia vita, per le lezioni apprese da ogni persona, per il gusto di sentirsi sostenuti dalla gente che viaggia nella nostra stessa direzione, verso di te?
Ti ho mai detto grazie, Signore,
per le notti buie e gli ostacoli sul cammino, per le sconfitte e gli sbagli, per essermi amaramente scoperto niente più che un piccolo uomo, bisognoso di te?
Ti ho mai detto grazie, Signore,
per il fragile dono della fede, per la possibilità di rivestirmi di speranza, per il desiderio innato di non mollare anche nelle circostanze più buie? Anch’io come i lebbrosi, ho ricevuto tanti doni e li ho dati per scontati. E spesso me ne accorgo quando non ho più gioia, salute allegria, voglia di vita, e imploro un miracolo da te. Mentre sarebbe più facile giusto tornare a lodarti per gli altri mille che sono lì, al mio fianco a portata di mano.
P. Raimondo, S. Messina in Suo padre uscì a supplicarlo.
Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato! ( Lc 17, 11-19; XXVIII ordinario C)