“Niente è più comune dell’ orgoglio.”
(Lanza del Vasto)
“ Si è superbi anche nel bene talvolta … e più si è buoni, più è alle porte la tentazione della superbia”
(G.De Luca)
“ Se non metterai il tuo io sotto i piedi, non sarai un uomo libero”
(Papa Giovanni XXIII)
“Ho ricevuto due lettere della stessa forza: in una si diceva che ero un gran santo, nell’ altra che ero un ipocrita. La prima non mi aggiunge niente, la seconda non mi toglie niente: davanti a Dio si è quel che si è e nulla più.”
(Curato d’Ars)
“Se io avesso una sola possibilità di predicare, io predicherei contro l’ orgoglio”
(G. Chesterton)
Dal vangelo di Luca 14,7-14
7Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: 8«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!». Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. 10Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: «Amico, vieni più avanti!». Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
12Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Vinto l’ orgoglio, la strada è aperta per l’ incontro con Dio e per l’ incontro con il prossimo.
L’ orgoglioso, infatti è solo, mentre l’ umile è amico di Dio e fratello di tutti. ( Cardinal Angelo Comastri)