Stai parlando ai credenti, oggi, Signore. Il mondo non si può fermare alla giustizia, pur arrivandoci a stento, in contesti limitati, col rischio di oltrepassare la legge il giorno seguente. Coloro che vogliono essere più fedeli a Dio, invece, come il capo dei farisei possono fare di più: uscire dalla logica del proprio interesse per incamminarsi su quella della gratuità.
Inventarsi qualche azione che è totalmente offerta a chi si trova nella necessità, senza aspettarsi nulla, per puro gesto di condivisione.Ci fai capire che non è questione di merito o di orgoglio, né di masochismo o di originalità.
È l’ ingresso nel modo di essere di Dio che consegna l’ universo nelle mani delle sue creature, che veglia e provvede ad ogni essere vivente, che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi, (…)
Trattenere, conservare, accumulare sono i nostri limiti, e sono dettati dalla paura. Aiutaci ad essere dei novelli genitori che non lesinano nulla al proprio figlio, sapendo che tutto quanto è in loro possesso e potere ora sarà per lui.
Aiutaci ad allargare questo cerchio d’amore, perché quest’ atteggiamento si ripeta per ogni uomo che viene a bussare alla nostra porta, soprattutto quello che dalla vita non avrà la possibilità di ricambiare noi, ma qualcun altro, o addirittura nessuno.
Così saremo decisivi nel Regno che hai in mente per il nostro bene.
S. Messina; P. Raimondo: Commento ai Vangeli dell’ anno C, XXII domenica