A loro bastò un segno nel cielo
per mettersi in cammino
e andare alla ricerca di un nuovo re.
E io Signore?
Che cosa sono disposto a lasciare
quale avventura voglio vivere
dopo tutti i segni che tu mi hai offerto?
Forse, Signore, mi sono ormai abituato
anche a molti segni della tua bontà
e ti chiedo qualcosa di sempre più grande
perchè solo allora – mi dico –
potrò correre dei rischi per te.
Entrarono in città sconosciute
e posero alla gente dl potere,
alla gente del Tempio,
una domanda imbarazzante:
Dov’è il re dei giudei che è nato da poco?
E io Signore?
Da quanto tempo non ti faccio più domande?
Forse, Signore, non ho più veramente
il desiderio di incontrarti
perchè non sono abitato da nessuna invocazione
il mio vagare non ha più una meta certa.
Si rallegrarono al vedere di nuovo
quella stella che li aveva guidati e poi abbandonati.
E acolsero il segno anche quando
sembrava così strano!
perchè il re annunciato
era solo un bambino accanto a sua madre.
E io Signore?
Sono disposto a riconoscerti
nella fragilità della carne umana,
in tanti fratelli dall’ aspetto dimesso
che mi vengono incontro?
R. Laurita