I dominatori avevano pensato alla croce
come ad un deterrente efficace:
una morte straziante,
una morte terribile,
sotto gli occhi di tutti.
Ma da quando il tuo Figlio
ha accettato la croce,
da quando le sue braccia spalancate
sono state inchiodate
al legno del patibolo,
da quando il suo capo,
coronato di spine,
ha diretto uno sguardo di perdono
anche su coloro che lo insultavano,
da quando il suo costato aperto
ha bagnato la nostra terra
di sangue ed acqua,
tutto è cambiato.
Ma proprio il simbolo
della condanna più crudele
è divenuto per sempre il segno
della tua bontà smisurata,
il legno della morte
un albero di vita.
Non è l’ unico paradosso
che tu ci hai messo di fronte.
Abituati a temere il giudizio di Dio
noi abbiamo visto un Dio giudicato,
certi della sua potenza e della sua forza
noi lo abbiamo contemplato
fragile e nudo sulla croce.
Per amore
(Roberto Laurita)