Vivo giorni di sconforto e di amarezza,
o Signore,
e tutto sembra andare contro me.
Aspetto comprensione da chi mi è vicino
E non sono capito;
credo di parlare a degli amici
ed invece ho davanti un sinedrio;
agisco con estrema onestà
e ci rimetto sempre;
faccio del bene agli altri
e non viene riconosciuto.
Mi rivolgo allora
contro tutto, contro tutti
ed anche contro me stesso
e faccio come tutti.
Ma tu, Signore, cacciato dalla porta
Poco dopo rientri in casa mia
Passando dalla finestra
E ti metti a sedere vicino a me
Per guardarmi ed essere guardato.
Tutte le mie stizza si placano,
una grande pace torna a possedermi
e il cuore torna a battermi come prima.
Perdona, Signore, questi miei momenti
di stanchezza morale e di sconforto.
Dopo tutto riconosco che,
come tu non puoi stare senza di me,
nemmeno io saprei vivere senza di te.
AMEN.
A. Dini