Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
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Parola del Signore
Noi tutti abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel giorno del nostro battesimo, nella Cresima, lo Spirito Santo è sempre presente nella Messa e nelle celebrazioni della Chiesa, ma noi ce ne scordiamo spesso.
Mi piacerebbe chiedervi, ma rispondete in voi stessi, quanti pregano lo Spirito Santo durante il giorno, o al mattino perché li guidi nella loro giornata. Ma non dimentichiamo se noi siamo docili alla sua azione è Lui che guida la Chiesa ed anche la nostra vita.
Vi vorrei fare riflettere su due piccoli episodi:
Pio X ricevette un giorno in udienza privata un padre con due figli, uno dei due era stato promosso, l’altro rimandato in matematica. Il Papa chiese ai due ragazzini come erano andati. Quello che era stato promosso non ebbe problemi, l’altro non ebbe il coraggio di dire la verità. E il Papa:
“Perché non dici la verità, non sei stato rimandato in matematica”, ma il Papa trattò quel ragazzo con bontà perché sapeva che aveva paura di essere umiliato in pubblico.
Ma noi, adulti abbiamo il coraggio di annunciare la fede, che lo Spirito Santo ci suggerisce o abbiamo paura di farlo in un mondo che è sempre più ostile e in cui proliferano anche chiese sataniste, riconosciute anche dagli stati?
L’ altro episodio parla dei ragazzini che andavano nel bosco a cercare nidi degli uccelli rubando uova e uccellini, prendendo in giro un compagno, Edoardo, perché non era mai riuscito a trovare un nido, ma un giorno scorge un nido di merli. La femmina lo vede e scappa. Dall’ albero vicino sulla quale si era rifugiata sembra lo implori. “Che fare?” Guardando la mamma sussurra: “torna non ti ho preso niente”.
I compagni lo prenderanno in giro, ma il cuore la coscienza di Edoardo gli dicono di non preoccuparsi.
Guidati dallo Spirito del Signore avremo anche noi lo stesso cuore, di saper sopportare per il bene senza rattristare lo Spirito Santo che è in noi?
Chiediamo in questa Eucaristia di esserne capaci e che lo Spirito soffi abbondante nelle nostre vite per abbandonarci alla sua azione.
Deo gratias, qydiacdon