Festa per le coppie sposate da 5 fino a 61 anni nella parrocchia di Sant’Antonio a Trento. Viene recitata la seguente preghiera dei fedeli durante la celebrazione eucaristica: “Preghiamo infine Dio Padre per quelle famiglie che facciamo ancora fatica a riconoscere: giovani che sperimentano la convivenza; anziani che si incontrano e trovano sostegno nella loro solitudine; coppie che si scompongono e si ricompongono dopo la crisi; coppie dello stesso sesso che convivono e si amano”. Poi scatta l’applauso.
Peccato che non sono famiglia né i conviventi, né gli anziani non coniugati, né i divorziati risposati, né tantomeno le coppie dello stesso sesso il cui affetto, tra l’altro, non può essere qualificato come “amore”. Per fortuna qualche parrocchiano ha scritto una mail protestando contro questo ennesimo caso di omoeresia.
GWNblog – La NBQ