Non posso dire Padre, se non mi comporto da figlio.
Non posso dire nostro, se vivo chiuso nel mio egoismo.
Non posso dire sia santificato il tuo nome, se non ti onoro e non ti amo.
Non posso dire venga il tuo Regno, se penso soltanto ai miei interessi.
Non posso dire sia fatta la tua volontà, se non l’accetto quando non combacia con la mia.
Non posso dire dacci oggi il nostro pane quotidiano, se non mi importa di chi ha fame.
Non posso dire rimetti i nostri debiti, se continuo a conservare rancore.
Non posso dire non ci indurre in tentazione se ho intenzione di continuare a peccare
Non posso dire liberaci dal male, se non combatto ciò che non è buono.
Non posso dire amen, se non prendo sul serio le parole del Padre Nostro.
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P. Pellegrino: Un Dio sorprendente, Torino 1998