Iniziamo questo nostro cammino quaresimale con il cuore “pesante”.
Il nostro Arcivescovo ci ha lasciato proprio alla vigilia dell’ inizio di questo cammino, quasi a volerci fare un’ ultima omelia ripetendoci silenziosamente le parole di Paolo: “ E poiché siamo collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio … Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”.
Se l’ amore, la grazia di Dio accompagna costantemente la nostra vita, questo tempo quaresimale è tempo di grazia sovrabbondante perché, come accadeva Domenica, in cui il lebbroso si accostava a Gesù chiedendogli: “Se vuoi puoi purificarmi” e Gesù ne ha compassione, tende la mano e lo tocca dicendogli: “Lo voglio sii purificato”, anche per noi ha compassione, si commuove, tende la mano e dice: “ Sii purificato”.
Sii purificato da ciò che offusca
il tuo essere immagine e somiglianza di Dio, da ciò che ti impedisce di essere quel capolavoro di bellezza, che ho pensato quando ti ho creato. Ci tocca e ci abbraccia con la sua misericordia perché purificati dalla più grave infermità da cui possiamo essere colpiti: Il peccato, possiamo anche noi celebrare la grande festa della vita, della speranza, della gioia: la Pasqua ed essere uomini e donne nuovi che “ hanno deposto la condotta di prima, l’ uomo che si corrompe dietro le passione ingannatrici, rivestendo l’ uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità”, come dice Paolo scrivendo alla comunità di Efeso, ma tutti noi, in un qualche modo apparteniamo alla comunità di Efeso, facendo fatica a rivestirci di quella veste bianca che indica proprio la nostra nuova condizione di Figli di Dio, che riceviamo nel nostro Battesimo.
Anche noi dobbiamo volgerci a Gesù!
“Ritornate! Ritornate a me con tutto il cuore”, dice il Signore attraverso il profeta.
La quaresima è il tempo del ritorno, di un ritorno vero autentico.
Per ritornare occorre muoversi, percorrere un cammino. È un movimento che coinvolge tutta la persona, la sua fisicità, ma anche la sua volontà e il cuore …
Difficile per chi è abituato a una fede sedentaria, per chi va avanti a forza di inerzia, che piano piano perde la velocità e si ferma. Forse è così anche per tanti nella vita di fede … si procede per un po’ a forza di inerzia, ma accade che poi ci si ferma e non si riesce ad andare oltre … Non si va oltre quando il Vangelo ci propone traguardi alti, testimonianza forte, rinuncia al nostro egocentrismo, al nostro perbenismo di facciata e richiede di comprometterci in prima persona, sporcandoci le mani là dove il Signore ci ha mandato, nelle varie situazioni della nostra vita. Attingendo continuamente a quelle fonti della grazia che sono l’ Eucaristia e la Confessione!
Ritornare spinti dal desiderio di Dio. Questo desiderio che sentiamo presente nella nostra vita quando abbiamo “desiderio” di infinito ogni volta che ci incontriamo/scontriamo con la nostra debolezza e la nostra fragilità, ma che smarriamo sommersi dai bisogni impellenti quotidiani ai quali sacrifichiamo tutte le nostre energie, non trovando il tempo necessario per rientrare in noi stessi.
Questo nostro rivolgerci/ritornare a Dio, che il cammino quaresimale ci propone, riscoprendo il giusto rapporto con Lui, è scandito da quelle opere che ci suggerisce il Vangelo: elemosina, preghiera, digiuno, ma che, come scrive un commentatore “sono uno strumento per ritrovare una relazione autentica con il Padre.” Andando oltre il puro e semplice adempimento, e ritrovandone l’ anima, cioè il desiderio sincero del Signore, dello stare con Lui.
Un aspetto, però, vorrei sottolineare in modo particolare attraverso un immagine che è quella della primavera! Proviamo a pensare alla Quaresima come al ritorno della primavera; di una primavera spirituale in cui tanti aspetti del nostro vivere la fede, del nostro rapporto con il Signore, della preghiera, dell’ accostarsi ai sacramenti, del vivere delle relazioni improntate alla carità con gli altri, che si sono assopiti, che hanno attraversato un lungo inverno, possono essere risvegliati dal soffio dello Spirito, dell’ amore del Signore, della sua misericordia!
Sono certo che il nostro Arcivescovo, da lassù, assieme a S. Geminiano, chiederà al Signore, al quale lo affidiamo, che questa Quaresima sia per noi, per tutta la nostra Chiesa di Modena-Nonantola, una rinnovata “primavera” dello Spirito!
Soli Deo Gloriaqydiacdon