L’associazionismo Lgbt acquista sempre più terreno nel campo istituzionale, partendo dagli alti ranghi dello Stato con MIUR ed UNAR, fino a scendere nelle piccole realtà, provinciali e finanche comunali.
È ciò che circa accade a Lucca, dove l’associazione maggiormente schierata per l’affermazione dei diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali ha da poco ottenuto un passaggio di grado: la “LuccAut” infatti, immancabilmente onlus, si è trasferita presso i locali del cosiddetto “Cantiere”, ovvero la struttura dell’Amministrazione provinciale da poco inaugurata per questa nuova attività di “promozione sociale”.
All’ufficiale inaugurazione avvenuta circa tre settimane fa ha partecipato anche il presidente della Provincia Luca Menesini, per dimostrare la vicinanza e l’appoggio politico nonché territoriale.
A dirlo non siamo di certo noi, ma gli stessi associati di “LuccAut“. Lasciamo dunque che siano le loro parole di presentazione a tracciare il filo rosso che include, ancora una volta, l’affiliazione fra politica e comunità LGBT:
“Camminando s’apre cammino. Facciamo nostra la frase di Arturo Paolo, illustre concittadino, alla vigilia di un passaggio importante per la nostra associazione – spiega la presidente di LuccAut, Romina Incorvaia – Dalla prossima settimana, la sede dell’onlus pro-lgbt “LuccAut” si traferirà dentro i locali del Cantiere, in via del Brennero, a Lucca. Non si tratta, per noi, di una questione meramente logistica e organizzativa: viviamo questo passaggio, piuttosto, come una nuova partenza, un’occasione, un’opportunità. Per quasi tre anni, il nostro gruppo ha prima avviato e poi consolidato la propria attività, trovandosi regolarmente in spazi privati. Prima sul retro di una piccola libreria del centro, ospiti di un amico sensibile e determinato, a cui saremo sempre grati; poi nella sala accogliente di una nostra associata, che si merita il nostro ringraziamento più sincero. Oggi approdiamo infine in quella che a tutti gli effetti è un’agorà pubblica: un crocevia di incontri, passioni, progetti, comunità che cresce. Chi, come noi, s’impegna a favore dell’accoglienza e dell’uguaglianza, sa bene che per abbattere i muri dei pregiudizi è fondamentale, quasi indispensabile, il valore della testimonianza. Esserci, essere visibili, metterci la faccia, è ragione stessa del nostro impegno. D’ora in avanti, ancora di più, lo faremo all’interno di una realtà in cui la nostra esperienza si confronterà, quotidianamente, con quella di mille altre esperienze: simili, diverse, forse anche opposte. E con la voglia di contaminarsi, per crescere assieme. Ringraziamo la Provincia di Lucca, che gestisce il Cantiere, per aver reso possibile questo passaggio. L’Amministrazione provinciale (al pari del Comune di Lucca e del Comune di Capannori), ancora una volta, conferma tutta la sensibilità per i temi, sui quali noi c’impegniamo”.
Il discorso non fa una grinza, e noi non ci azzarderemmo mai a negare “la sensibilità per i temi” sui quali i Nostri s’impegnano a far trionfare, con tutta la Provincia annessa, una visione falsamente vittimista della vita che opta per la coronazione di una civiltà amorfa e sterile a discapito dei più deboli.
Redazione Osservatorio Gender