Un boscaiolo non trovava più la sua ascia preferita. Aveva girato tutta la casa, rovistato un po’ dappertutto. Niente da fare. L’ascia era sparita. Cominciò a pensare che qualcuno gliel’avesse rubata. In preda a questo pensiero si affacciò alla finestra. Proprio in quel momento passava il figlio del suo vicino di casa. “Ha proprio l’andatura di un ladro di asce!”, pensò il boscaiolo. “E ha anche gli occhi da ladro di asce… e perfino i capelli da ladro di asce!”. Qualche giorno dopo, il boscaiolo trovò la sua ascia preferita sotto il divano, dove lui l’aveva buttata una sera tornando dal lavoro.
Felice per il ritrovamento, si affacciò alla finestra. Proprio il quel momento passava il figlio del suo vicino di casa.
“Non ha proprio l’andatura da ladro di asce!”, pensò il boscaiolo. “Anzi, ha gli occhi da bravo ragazzo… e anche i capelli!”.
da: “Quaranta Storie nel Deserto” don Bruno Ferrero, Ed. LDC
Quante volte diamo giudizi gratuiti e affibbiamo etichette alle persone senza un motivo, ma in base al sentito dire, ad un’ impressione: l’etichetta dello scemo, del superficiale, del bello e del brutto, del cattivo.
In realtà questi giudizi sono pregiudizi. Perché non dare fiducia, invece? Tutti noi siamo contenti quando sperimentiamo la bellezza di sentire la fiducia di qualcuno verso di noi, come tutti proviamo la tristezza di essere oggetto di pregiudizi.
Dal vangelo
Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. (Mt7,1-2)
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.(Lc 6,37)