“Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.”
“Le parole che stiamo esaminando, hanno [però anche] un significato assoluto ed eterno. Ed è che i suoi apostoli devono custodire nel cuore l’atteggiamento interiore degli anawin – dei poveri di Jawhè- che ripongono la loro fiducia sostanziale soltanto nel Signore. Le ricchezze umane, quando sono legittime, non sono condannabili, però sono pericolose. Perciò bisogna abituarsi a non collocare le nostre sicurezze sui mezzi economici che si possiedono o che in futuro si potrebbero possedere, ma solo sul Dio vivo, l’unico che alla fine non delude. (cfr. Cardinal Giacomo Biffi)