Nel Regno Unito si sta portando avanti una nuova tecnica di screening prenatale che minaccia gravemente le persone con sindrome di Down, aggiungendo nuove discriminazioni.
Poiché l’eugenetica viene sempre più radicandosi nei nostri paesi occidentali, vorrei segnalarti la seguente petizione.
Una vittoria nel Regno Unito potrebbe essere d’esempio anche per gli altri paesi.
Il Dipartimento della Salute del Governo britannico è determinato a portare avanti una nuova tecnica di screening prenatale (chiamata cell-free DNA) che condurrà alla pressoché completa eliminazione delle persone con sindrome di Down.
Per ammissione dello stesso Governo non si è mai condotta alcuna valutazione dell’impatto di queste nuove tecniche sul numero di aborti, né degli effetti nei confronti della comunità delle persone con sindrome di Down, né delle attitudini della società in generale nei confronti dei Down.
Il punto è che chi promuove queste tecniche lo fa per prospettive di guadagno.
Da parte sua lo UK National Screening Committe (UKNSC), organo di consulenza del Governo riguardo a tutti gli aspetti delle attività di screening e al sostegno dell’esecuzione dei relativi programmi, ha approvato il nuovo test.
Tuttavia, uno dei componenti di tale comitato – tutt’altro che numeroso – è altresì direttore dell’ “Ante-Natal Results and Choices”, ente che riceve fondi da aziende di biotecnologie e produttori di test prenatali, che certamente avranno da guadagnare dall’adozione di queste nuove tecniche di screening, grazie alla conseguente creazione – dall’oggi al domani – di un vero e proprio vasto giro d’affari.
In altre parole, un bel giro d’affari sulla pelle delle persone con sindrome di Down cui verrà negata una volta di più la possibilità di nascere.
L’autorevolezza dell’UKNSC è irrimediabilmente incrinata.
Le persone Down si vedono ulteriormente oltraggiate per non essere mai state consultate in proposito. Esponenti della comunità lamentano quanto questo nuovo sistema di screening sia soltanto un’altra forma di eugenetica di fatto, pratica che è ormai esistente e consolidata nella cultura britannica e occidentale.
Invece di informare le madri riguardo alla Sindrome di Down e di prestar loro l’aiuto necessario, il Governo di Londra offre un nuovo mezzo che porterà molte di esse a scegliere di abortire.
Complessivamente, secondo alcune recenti stime, vi sarà un calo del 13% del numero di persone Down che nascerà. Si tratta di un vero e proprio incentivo all’aborto selettivo, all’eugenetica verso i Down.
Se da una parte lo screening viene esaltato per essere una tecnica non invasiva (al contrario dell’amniocentesi), tuttavia nulla si è detto riguardo al fatto che ogni anno si individueranno 102 bambini Down in più, 92 dei quali verranno abortiti.
Purtroppo un atteggiamento spesso già pre-orientato all’aborto da parte delle strutture mediche, e la mancanza di sufficiente informazione e sostegno ai genitori coinvolti, sono tra i fattori che incidono pesantemente su questa grave situazione.
Il risultato sarà quello di ridurre alle persone con trisomia 21 le già scarse possibilità di venire al mondo.
CitizenGO.