Lettera di un bambino di San Josè (Costarica)*
Nella mia casa ci sono due stanze, due lettini, una piccola finestra e un gatto bianco. Nella mia casa mangiamo solo la sera quando il babbo torna a casa con il sacchetto pieno di pane e di pesce secco. Nella mia casa siamo tutti poveri, ma il mio babbo ha gli occhi celesti, la mia manna ha gli occhi celesti, il mio fratellino ha gli occhi celesti, io ho gli occhi celesti e anche il gatto ha gli occhi celesti. Quando siamo tutti seduti a tavola nella nostra casa sembra che ci sia il cielo.
Lettera di una bambina di Segunto ( Spagna )*
Maria Dolores è la mia amica, ma lei è muta e malata alle gambe e non può camminare e io la porto a spasso con la sua carrozzella e così andiamo insieme per le strade del mio paese che è fatto tutto di pietre. La mia amica è molto bella e i suoi occhi sono azzurri e tutta la gente si ferma a guardarli perché sorridono sempre. Quando io guardo gli occhi di Maria Dolores, mi sembra di camminare in cielo.
Riflessione.
Qual’ è la strada per andare in Cielo? Cioè per essere sempre con Dio in Paradiso? Maria ce la indica! Fra le icone mariane vi è quella che viene indicata come: Maria che indica la via (Madonna Odighitria: Colei che indica la via). È un icona che raffigura Maria con in braccio il bimbo Gesù, perché è Gesù, via, verità e vita, la strada che conduce al Cielo, con il Padre nello Spirito, per essere nella gioia del Paradiso per l’ eternità.
Maria che è presente nell’ Incarnazione, nella Pasqua, nella Pentecoste, le tappe fondamentali del “mistero” cristiano ci invita a seguire Gesù. Facciamolo nella preghiera con la recita del Rosario e nella vita con la testimonianza della Carità.
Accogliamo l’ invito di Maria, lei che ha percorso per prima la strada che ci indica ci sosterrà e veglierà sul nostro cammino.
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*I racconti sono tratti da: Mese di maggio per i bambini, di Bruno Ferrero -LDC