Figlio mio, non essere curioso; non prenderti inutili affanni, Che importa di questo e di quello? “Tu segui me” (Gv 21,22). Che ti importa che quella persona sia di tal fatta, o diversa, o quell’altra agisca e dica così e così? Tu non dovrai rispondere per gli altri; al contrario renderai conto per te stesso. Di che cosa dunque ti vai impicciando?
Ecco, io conosco tutti, vedo tutto ciò che accade sotto il sole e so la condizione di ognuno: che cosa uno pensi, che cosa voglia a che cosa miri la sua intenzione.
Tutto deve essere, dunque, messo nelle miei mani. E tu mantieni in pace sicura, lasciando che altri si agiti quanto crede, e metta agitazione attorno a sé: ciò che questi ha fatto e ciò che ha detto ricadrà su di lui, poiché quanto a me, non mi può ingannare.
Da: L’ imitazione di Cristo