Il Comitato “Beata Giovanna Scopelli” aveva indetto una processione a Reggio Emilia, in riparazione del Gay pride cittadino. Ripeterà simile iniziativa anche a Rimini. Ecco il suo comunicato stampa: “Il prossimo 29 luglio si consumerà nella città di Rimini una gravissima offesa al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, con una pubblica esaltazione del peccato di sodomia. A Reggio – prosegue la nota dell’associazione – risuona ancora il tintinnio di quel turibolo ondeggiante fra le vie delle città, per mondare e riparare, per pregare ed elevare la giusta lode riparatoria a Dio, ma anche in diverse altre città che, sulla sequela di quanto accaduto lì, si sono rimboccate le maniche per organizzare eventi analoghi. Tutti siamo chiamati a consolare pubblicamente quel Sacro Cuore trafitto e quella Vergine Santa che piange lagrime amare. Lo dobbiamo come Figli di Dio, lo dobbiamo come membra del Mistico Corpo, lo dobbiamo come cattolici fedeli alla Santa Chiesa”.
Marco Tonti, Presidente Summer Pride, ribatte insultando: “Anche a Rimini si ripeterà la stessa sceneggiata avvenuta per il pride di Reggio Emilia, cioè una processione che scimmiotta quelle religiose (ma dalla quale il vescovo Camisasca prese nettamente le distanze [cosa è che falsa N.d.r.]). […] Dal loro comunicato si direbbe che il Summer Pride sia l’unica fonte di peccato di Rimini che ‘fa piangere lacrime amare alla madonna’, ma secondo gli strettissimi standard di questi talebani religiosi anche farsi un tatuaggio è un peccato mortale. Se volessero purificare la città, con i 15 milioni di turisti che vengono qui ogni anno per divertirsi, dovrebbero fare una processione permanente 24 ore al giorno, magari su un tapis roulant per non intralciare il traffico. Ma stranamente se la prendono solo con noi, sarà l’invidia”.
“Vedendo i filmati della loro sfilata di Reggio, che nella loro sfrenata fantasia risuonerebbe ancora ‘del tintinnio dei turiboli’ si potrebbe perfino pensare che fosse un evento collaterale al Pride visto che il corteo era fatto in gran parte da uomini travestiti da prete con i capelli impastati di gel. Però se qualche partecipante al Summer Pride per divertimento osasse travestirsi loro certamente lancerebbero strali fulmini e saette. Con i loro discorsi deliranti e le loro interviste sconclusionate fanno veramente pensare che siano ubriachi, infatti noi gli consiglieremmo di votare il loro comitato a un santo molto apprezzato da queste parti e molto più appropriato: San Giovese”.
Un paio di note: accettabile sfilare nudi o travestiti da preti e suore e offendendo la religione per rivendicare alcune pretese di pochi, non accettabile invece per Tonti sfilare vestiti da preti e tutelando i sentimenti religiosi di molti. Su un punto concordiamo con le affermazioni del Tonti: occorrerebbe una riparazione continua per i peccati di questo mondo. In merito al vino Sangiovese è meglio votarsi al vino eucaristico versato per i peccati di tutti, persone omosessuali comprese.
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