Signore, siamo fatti così. Preferiamo le tenebre alla luce. Nelle tenebre si possono nascondere le nostre piccole manie, i vizi apparentemente innocenti, i gesti subdoli ed interessati. Nelle tenebre si possono confondere i giudizi e i difetti, giocando alla tre carte senza farsi mai cogliere in fallo. Nelle tenebre prolifera un sottobosco di follie, la fantasia è una fuga dalla realtà, il piacere è una forma di schiavitù. Nelle tenebre non distingui il bene dal male, il vero dal falso, il bello dal brutto. Nelle tenebre non scorgi le trappole, smarrisci la strada, ma t’illudi di aver raggiunto la meta.
Ma anche se non vorremo, accendi tu quella luce. Allora vedremo le bugie del male, la schiavitù dei nostri difetti, l’ evidenza della verità, la giusta direzione per il nostro viaggio. Saremo figli della luce, come Tu vuoi, senza paura di punizioni, ma con la convinzione che l’hai accesa, venendo sulla terra, soltanto per noi.
Da: Abbiate sale in voi stessi – ed. Effatà )