Esiste un’altra vita, immortale, libera da ogni male. Lassù vedremo faccia a faccia ciò che qui si vede come in uno specchio e in maniera oscura, anche quando si è fatta molta strada verso la visione della verità. La Chiesa conosce due vie, che le sono state rivelate e raccomandate da Dio, delle quali una è nella fede, l’ altra nella visione; una appartiene al tempo della peregrinazione, l’ altra all’ eterna dimora; una è nella fatica, l’ altra nel riposo; una lungo la via, l’ altra inpatria; una nel lavoro dell’ azione, l’ altra nel premio della contemplazione; una che si tiene lontana dal male e compie il bene, l’ altra che non ha alcun male da evitare ma soltanto un grande bene da godere; una combatte con l’ avversario, l’ altra regna senza contrasti; una è forte nelle avversità, l’ altra non ha alcuna avversità da sostenere; una deve tenere a freno le passioni della carne, l’ altra riposa nella gioia dello spirito; una è tutta impegnata nella lotta, l’ altra gode tranquilla, in pace i frutti della vittoria; una chiede aiuto nelle tentazioni, l’ altra, libera da ogni tentazione trova il riposo in colui che è stato il suo aiuto; una soccorre l’ indigente, l’ altra vive dove non esiste alcun indigente; una è colpita duramente dai mali affinché non abbia ad esaltarsi nei beni, l’ altra gode di tale pienezza di grazia ed è così libera da ogni male che senza tentazione di superbia aderisce al sommo bene; una discerne il bene dal male, l’ altra non ha che da contemplare il Bene.
Quindi una è buona, ma ancora infelice, l’ altra è migliore e beata. La prima si conduce interamente quaggiù fino alla fine del mondo, quando avrà termine; il compimento dell’ altra è differito alla fine del mondo, ma nel mondo futuro, non avrà termine.
( S. Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni 124,5)