“Far crescere un cuore o un pancreas umani all’interno di maiali nati da embrioni ‘chimera’, cui sono state iniettate cellule staminali umane, per poter aumentare le possibilità di avere organi trapiantabili…”.
Non è la trama di un film di fantascienza – sarebbe meglio dire dell’horror! – ma l’incredibile notizia apparsa pochi giorni addietro sul sito dell’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori).
“È l’obiettivo di un team di ricercatori dell’Università della California che hanno iniziato la sperimentazione. Secondo gli scienziati – riporta la ‘Bbc’ – gli embrioni ‘chimera’ cresceranno all’interno di alcune scrofe selezionate”.
Negli Strati Uniti l’avvio di questo tipo di sperimentazione ha suscitato notevoli polemiche sul fronte bioetico e gli Istituti Nazionali per la Salute hanno imposto una moratoria su questo tipo di ricerche.
La preoccupazione principale – ammessa dagli stessi ricercatori impegnati nel progetto – è che le cellule staminali umane non è detto che vadano a sanare solo la mancanza del pancreas. Potrebbero, per esempio, migrare nel cervello del maiale, dando ad esso caratteristiche umane.
Insomma, pare proprio che oramai la barriera dell’orrore contro certe sperimentazioni immorali stia cadendo definitivamente.
La natura però ha una pazienza limitata.
Un detto francese dice ‘Chassez le naturel, il revient au galop’ ovvero ‘Caccia via la natura e lei tornerà al galoppo’.
E quando tornerà saranno dolori…
“occorre ribadire che quando si tratta di ambiti relativi all’essere umano, gli scienziati non possono mai pensare di avere tra le mani solo della materia inanimata e manipolabile. Infatti, fin dal primo istante, la vita dell’uomo è caratterizzata dall’essere vita umana e per questo portatrice sempre, dovunque e nonostante tutto, di dignità propria (cfr Congr. per la Dottrina della fede, Istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica, n. 5). Contrariamente, saremmo sempre alla presenza del pericolo di un uso strumentale della scienza, con l’inevitabile conseguenza di cadere facilmente nell’arbitrio, nella discriminazione e nell’interesse economico del più forte.” (DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI PARTECIPANTI ALL’ASSEMBLEA DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA Sala Clementina
Sabato, 13 febbraio 2010)