Più che una vera e propria omelia offro una piccola meditazione su questa Domenica in cui contempliamo la Passione del Signore
Davanti a noi due scene: Gesù osannato e poi misconosciuto, condannato e crocefisso.
La folla, le persone che osannano sono le stesse che poi urleranno crocifiggilo, ma Gesù è sempre lo stesso. Nel nostro cammino quaresimale siamo giunti alla meta, ormai. Bisogna, però, attraversare una grande porta, quella del dolore, della sofferenza che conduce alla fine della nostra vita fisica perchè si possa poi entrare in un grande orizzonte di luce, di vita piena, di pace: il Paradiso, la Risurrezione.
Osanna dignifica “salva”.
Allora osanna a Gesù anche sulla Croce, lui re grande.
Osanna anche a tutti quelli che sperimentano gli orrori delle varie guerre disseminate in tutto il mondo, ai barboni che vivono per strada, alle famiglie che perso casa e lavoro dormono in auto, ai bambini concepiti e mai nati, agli anziani soli e abbandonati, a quelli che muoiono di fame mentre centinaia di milioni vengono usati per mandare armi, ai bambini che sono nei reparti oncologici e alle loro famiglie.
Osanna alla Chiesa, santa anche se formata da uomini peccatori.
Osanna a Te, Dio crocifisso per amore di questa umanità che lotta, spera, ama, ma ancora oggi non ti accoglie e grida: crocifiggilo.
Deo gratias, qydiacdon