Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Parola del Signore
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Festa, anzi solennità della SS. Trinità. Un po’ difficile spiegare la Trinità. Un solo Dio in tre persone. Come fare a spiegare? Spiegamenti a livello razionale non ve ne sono. Mi faccio aiutare da S. Patrizio, patrono, protettore dell’Irlanda questa verde terra.
Nato nel 385 in una località inglese, nella sua giovinezza Patrizio non era proprio un cristiano modello, anche se suo padre lo era. Viveva bene comodamente, i genitori non avevano problemi economici, però a sedici anni fu catturato da pirati irlandesi e venduto a un pagano che lo mise a pascolare le pecore. Dopo sei anni ebbe un sogno nel quale gli fu ordinato di fuggire e che gli indicò la nave che poteva portarlo via.
Quando si svegliò andò nel posto che gli era stato indicato, andò in Francia che a quell’epoca era già cristiana poi tornò in Irlanda, che non era ancora cristiana e annunciò il Vangelo. Spiegare il mistero della Trinità agli irlandesi non era semplice.
Affermavano che c’erano tre dei e non uno. San Patrizio era preoccupato, come spiegare questa realtà? Sentì che doveva trovare qualcosa, un’immagine che li aiutasse a capire. L’ Irlanda è anche chiamata la terra verde e in un prato S. Patrizio trovò un trifoglio. Era una bella immagine. Il trifoglio è un’unica pianta, ma ha tre foglie. Così parlando della Trinità mostrava il trifoglio e spiegava che come una pianta unica poteva essere composta di tre parti, così anche Dio.
Così gli irlandesi che si convertivano al cristianesimo accolsero più facilmente la verità della SS. Trinità, capirono che una cosa può essere unica sotto un aspetto, e triplice sotto un altro.
Nella festa di S. Patrizio, il 18 Marzo, molti irlandesi portano sul cappello o sulla giacca un trifoglio.
Quello del trifoglio è solo un paragone, anche se abbastanza immediato ed efficace, ma quello della Trinità è un mistero Dio non è un trifoglio e non ha parti materiali, è Spirito, quindi qualcosa di totalmente altro da ciò che noi viviamo ora.
Ancora oggi vi è difficoltà ad accettare la grande realtà della Trinità, quella di un Dio unico in tre persone, ma guardare il trifoglio può aiutare.
Del resto anche per grandi santi come sant’ Agostino, san Tommaso era difficile da comprendere.
Più che cercare di comprendere vi è da vivere la comunione con la Trinità, comunione di persone divine sulla quale si basa la nostra esperienza di comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
Chiediamo, alla SS. Trinità di saper vivere la comunione d’ amore che lega il Padre, il Figlio, Lo Spirito santo per essere cristiani di comunione.
Deo Gratias,qydiacdon