Davanti alla morte, Signore Dio, ognuno di noi si sente nudo e disarmato, perché essa riesce a strapparci le persone più care, gli amici più sinceri senza che possiamo fare nulla per bloccarla.
Davanti alla morte, Signore Dio, ognuno di noi avverte la sua debolezza e la sua fragilità, perché essa riesce ad impaurirci con il suo freddo e con il suo buio.
Davanti alla morte,
Signore Dio, noi siamo tentati di lasciarci afferrare dallo scoraggiamento e dalla tristezza, talora addirittura dalla disperazione, perché nulla e nessuno sembra in grado di fronteggiarla e di vincerla. Eppure oggi tu accendi nella nostra oscurità, nella complessa trama della nostra esistenza, una luce e una speranza. Tu ci consoli con la certezza della tua presenza in ogni istante della nostra vita, anche nell’ ora della morte, anche nel tempo della sofferenza.
Tu ci ricordi che i nostri cari, tutti quelli che portiamo nel nostro cuore, tutti quelli che ci hanno fatto del bene, non li abbiamo perduti per sempre. Un giorno li ritroveremo da te, nella tua casa, liberati da ogni malattia da ogni pena e da ogni affanno, da ogni handicap e da ogni fragilità, trasfigurati dal tuo amore, capaci di una comunione più intensa e più gioiosa.
Roberto Laurita in Servizio della Parola