NATALE AL FRONTE *

Nel dicembre 1914 inglesi e tedeschi si fronteggiavano dalle trincee separate da una striscia di terra brutta e piatta, divisa al centro da filo spinato. Di tanto in tanto alcune sagome si avventuravano nella terra di nessuno, ma la maggior parte dei soldati rimanevano nel fango e nell’acqua che stagnavano nelle trincee, intenti solo ad evitare il fuoco dei nemico. La Vigilia di Natale, l’aria era fredda e piena di nebbia. Improvvisamente alcuni soldati inglesi stupefatti videro delle luci avanzare lungo le trincee nemiche. Poi venne l’incredibile suono di un canto. I soldati tedeschi cantavano Stille Nacht. Quando il canto cessò i soldati inglesi risposero con First Christmas. Il canto da entrambe le parti durò per un’ora. Poi una voce invitò tutti a superare le linee. Un tedesco con grande coraggio uscì dalla trincea, attraversò la terra di nessuno e scese nella trincea inglese. Altri commilitoni lo seguirono con le mani in tasca per dimostrare che erano disarmati. “Io sono un sassone e voi

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| Comunità di San TOMASO | Pasqua 2011: La testimonianza di Giulia (per tutti e in modo particolare ai genitori e ai ragazzi che celebreranno la Cresima) Lasciatevi coccolare da Dio E scalerete le montagne…

Un’altra cosa molto importante che sono qui a dirvi è l’importanza della fede. La fede è la cosa che mi sta aiutando più di tutto ad andare avanti. Il pensiero che c’è un Dio che mi protegge e che fa di tutto perché le cose vadano al meglio, mi carica, mi dà questa grandissima forza… E in questo mi sta aiutando molto una ragazza, la beata Chiara Luce Badano: anche lei ha avuto vent’anni fa un tumore e purtroppo vent’anni fa non c’erano ancora i mezzi adeguati per curare.

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Beato José Sanchez Del Rio Martire Sahuayo, Messico, 28 marzo 1913 – 10 febbraio 1928

Il quattordicenne messicano José Sanchez Del Rio, visitando la tomba del beato martire Anacleto González Flores, chiese a Dio di poter morire in difesa della fede. Fu ucciso il 10 febbraio 1928, gridando: “Viva Cristo Re! Viva la Vergine di Guadalupe!”. Il martirio di questa vittima della persecuzione religiosa provocata dalla nuova costituzione messicana del 1917, fu riconosciuto il 22 giugno 2004 da Giovanni Paolo II ed è stato beatificato il 20 novembre 2005, sotto il pontificato di Benedetto XVI.

Il coraggio non è da tutti, ma chi non ce l’ha può anche chiederlo, come grazia particolare, a chi di coraggio ne ha avuto da vendere.   Continue reading

Beato Rolando Rivi Seminarista, martire San Valentino, Castellarano, Reggio Emilia, 7 gennaio 1931 – Piane di Monchio, Modena, 13 aprile 1945

«Domani un prete di meno», questa la motivazione che venne data dal commissario politico della formazione partigiana garibaldina che uccise nel 1945 il seminarista Rolando Rivi di 14 anni. Ci furono molte vittime fra il clero italiano durante la Seconda guerra mondiale e la guerra civile. Vittime dei nazisti, come don Giuseppe Morosini (1913-1944), accompagnato al supplizio dal Vescovo che lo aveva ordinato sacerdote, il futuro Cardinale Luigi Traglia (1895-1977), oppure come tanti sacerdoti e parroci assassinati dai partigiani e militanti comunisti,

 

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TITUS BRADSMA, a Dachau 26 Luglio 1942

26 Luglio 1942 a Dachau,

nel tristemente noto campo di concentramento, una giovane infermiera si avvicina al sacerdote Titus Brandsma per ucciderlo con una iniezione  di veleno: così era stato ordinato dalle autorità del campo.

“ Il sacerdote – ha poi raccontato la giovane pentita – non mostrò il minimo odio nei miei confronti. Disse    Continue reading

Addio Mossul

 

Lettera d’addio dello scrittore iracheno cristiano Majed Aziza alla sua città, Mossul, dopo la decisione degli islamisti dell’ISIS di espellere tutti i cristiani
di Majed Aziza – traduzione di Don Pierre Laurent Cabantous

Espulsi lasciamo la nostra città Mossul, umiliati dai detentori del nuovo islam. La lasciamo per la prima volta nella storia. E, partendo, ringraziamo i nostri vicini, vicini che pensavamo ci avrebbero protetto come lo facevano un tempo e che si sarebbero ribellati contro la furia di questi criminali del XXI° secolo dicendo loro che noi siamo gli autentici figli di questa città e che ne siamo i fondatori.

Ci facciamo coraggio dicendoci che possiamo contare su di loro, fratelli valorosi che mostreranno di che pasta sono fatti (lett. “di che legno si scaldano”).
Ma ci hanno abbandonato, lasciandoci trascinare fuori dalla città, verso l’ignoto. Hanno chiuso gli occhi, Continue reading

Signore, ecco colui che tu ami è malato … testimonianza di un piccolo fratello

 

Un piccolo fratello di Charles de Foucauld scrive ai suoi confratelli:

 “ Il mio corpo diventa sempre più debole. Facilmente mi faccio prendere dalla collera per il fatto che sono incapace di fare le cose più semplici come vestirmi al mattino, mettere dell’ ordine nelle mie carte e nei miei pensieri. Il peggio è che il mio rapporto con il Signore si è affievolito, e, quanto alla preghiera, veramente mi sento come ai primi passi. Non so più cosa fare! Di fatto, tutta la mia esperienza di vecchiaia è legata alla malattia di Parkinson. Sto imparando ad accogliere la malattia, non più come un nemico che mi distrugge, ma come un amico che corre con me il cammino della vita e che mi spinge a modo suo, a continuare e a completare la corsa.

Vivo questa esperienza nella fiducia nel Signore, nei fratelli, nelle mie capacità di far fronte alla situazione. A Windsor, verso mezza notte, ho sentito una voce che  mi diceva chiaramente: “ Ian presto morirai”.  Continue reading

Dio ama chi dona con gioia … (Paolo ai Corinzi)

Questa testimonianza è dedicata a tutti  gli innumerevoli volontari che ogni giorno, silenziosamente, con i piedi ben piantati per terra fanno intravvedere uno squarcio di cielo a chi è nel buio della difficoltà, della prova, della sofferenza… !

“La continuità nel servizio volontario nei vari reparti ospedalieri è garantita dai messaggi regolarmente annotati da ciascuno in una apposita agenda per i colleghi dei turni successivi. Quel giorno vi trovai una laconica quanto inesorabile comunicazione: “Reparto completo, 58 degenti, molti bisognosi di conforto e di supporto per il pranzo”. Mi preoccupai,  perché sapevo che la mia compagna, affetta da influenza, non sarebbe venuta e quindi, da sola, non sarei riuscita ad assistere tutte le persone in difficoltà. “ Cala. Non sei onnipotente, ma puoi cercare di fare bene quel poco che sarai in grado di fare: punta sulla qualità”. Continue reading

Shahbaz Bhatti assassinato con trenta colpi di pistola.

Il 7 marzo 2011 il vaticanista Andrea Tonielli scriveva: “ Il papa ha ricordato all’ Angelus di Domenica il sacrificio del ministro pakistano Shahbaz Bhatti, ucciso lo scorso mercoledì dai fondamentalisti Islamici. Benedetto XVI, che aveva ricevuto Bhatti in udienza nei mesi scorsi, ha auspicato che la sua morte risvegli nelle coscienze l’ impegno a tutelare la libertà religiosa” ( www.la bussola quotidiana.it)

Di fronte ad un occidente balbettante e ingessato, a silenzi imbarazzati e colpevoli su quanto sta avvenendo in IRAQ ad opera dell’ ISIS la sua testimonianza diventa per tutti noi motivo di riflessione!

 

Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio  padre insegnante in pensione, e mia madre  casalinga mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno influenzato la mia infanzia . Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nella crocifissione di Gesù. Fu l’ amore di Gesù che mi indusse ad offrire i miei servizi alla Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quell’ amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Continue reading