E dopo come sarà? La paura della morte.

Un medico era assillato da un paziente che aveva una gran paura di morire. “Come sarà quel momento, dottore? Che mi succederà?”. Il dottore apri la porta della stanza per andarsene e il cagnolino del malato entrò di gran carriera. Abbaiando e scodinzolando di gioia, saltò sul letto e sommerse mani e volto del padrone di leccatine affettuose. Il dottore disse: “Sarà proprio così. Qualcuno aprirà la porta e…”.

Da :Il cucchiaino Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi

Fratelli la nostra patria è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
( S. Paolo ai Filippesi) 

 

Piccola storia sulla Riconciliazione.

Intorno alla stazione principale di una grande città, si dava appuntamento, ogni giorno e ogni notte, una folla di relitti umani: barboni, ladruncoli giovani drogati. Di tutti i tipi e di tutti i colori. Si vedeva bene che erano infelici e disperati. Barbe lunghe, occhi cisposi, mani tremanti, stracci, sporcizia. Più che di soldi avevano tutti bisogno di un po’ di consolazione e di coraggio per vivere, ma questa cose oggi non le sa dare quasi più nessuno. Colpiva, fra tutti, un giovane, sporco e con i capelli lunghi e trascurati, che si aggirava in mezzo agli altri poveri naufraghi della città come se avesse una sua personale zattera di salvezza.
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Il potere delle parole!

Un maestro stava tentando di spiegare a una folla il modo in cui gli esseri umani reagiscono alle parole, di come si nutrono di parole piuttosto che di realtà. Uno degli uomini si alzò e protestò, dicendo: “ Non sono d’ accordo sul fatto che le parole abbiano un effetto di questa portata su di noi”.
Il maestro rispose:  Continue reading

Un racconto sul tempo

C’era una volta un pover’uomo che chiedeva qualche spicciolo all’angolo di una strada. era conosciuto da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite e che non dava assolutamente alcun fastidio: si limitava con molta discrezione ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia.
Con regolarità passava da lui un signore molto distinto, che si fermava a parlare con lui. All’inizio nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l’attenzione.

Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo, e così incominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla “tirchieria” di questo personaggio. Tuttavia l’ometto sembrava sempre molto contento di vederlo.     

Una volta uno dei negozianti presso cui il nostro ometto stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese:        Continue reading

Dove inizia la preghiera? *

Il maestro raduna i suoi discepoli e domanda loro: “Da dove prende avvio la preghiera?”.
Il primo discepolo risponde: “ Dal bisogno”. Il secondo risponde: “Dall’ esultanza. Quando esulto, l’ animo sfugge all’ angusto guscio delle mie paure e preoccupazioni e si leva in alto verso Dio”. Il terzo: “Dal silenzio. Quando tutto in me si è fatto silenzio, allora Dio può parlare”.
Il maestro risponde: “Avete risposto tutti esattamente. Tuttavia, v’è ancora un momento da cui prende avvio e che precede quelli da voi indicati. La preghiera inizia in Dio stesso. È Lui ad iniziarla, non noi”

(Tratto da: 40 storie nel deserto, B. Ferrero – ed. LDC, il titolo è di fantasia)

…” Allo spesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili, e colui che scruta i cuori sa cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.”
( S. Paolo, Lettera ai Romani 8,26-27)   

 

 

Il pilota *

L’aeroporto di una città dell ‘Estremo Oriente venne investito da un furioso temporale. I passeggeri attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.
Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trovare un posto comodo accanto a un finestrino. Una graziosa hostess aiutava gli altri passeggeri a sistemarsi.
Il decollo era prossimo e un uomo dell’equipaggio chiuse il pesante portello dell’aereo.
Improvvisamente si vide un uomo che correva verso l’aereo, riparandosi come poteva, con un impermeabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta dell’aereo, chiedendo di entrare. L’hostess gli spiegò a segni che era troppo tardi. L’uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell’aereo. L’hostess cercò di convincerlo a desistere. «Non si può… E’ tardi… Dobbiamo partire», cercava di farsi capire a segni dall’oblò.
Niente da fare: l’uomo insisteva e chiedeva di entrare. Alla fine, l’hostess cedette e aprì lo sportello. Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell’interno.
E rimase a bocca aperta. Quell’uomo era il pilota dell’aereo.

Signore
tu ci scruti a ci conosci.
Tu entri nei nostri più nascosti pensieri:      Continue reading

La porta*

C’è un quadro famoso che rappresenta Gesù in un giardino buio. Con la mano sinistra alza una lampada che illumina la scena, con la destra bussa ad una porta pesante e robusta.
Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore un particolare curioso.
«Nel suo quadro c’è un errore. La porta è senza maniglia».
«Non è un errore» rispose il pittore. «Quella è la porta del cuore umano. Si apre solo dall’interno».

Non abbiamo paura di aprire il nostro cuore a Gesù … che non smette di bussare!
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* Tratto da: C’è qualcuno lassù di B. Ferrero, LDC

LA CONTESA DEI MONTI – Ovvero la virtù dell’ umiltà.

 

Quando i monti vennero a sapere che Dio intendeva dare la Legge su uno di loro, arrivarono tutti di corsa. Ognuno voleva essere il prescelto. Vi aspiravano in modo speciale il Tabor e il Carmelo. Il Tabor disse: “ Dileguatevi, tornate ai vostri posti. Solo io sono degno che su di me venga data la Legge, perché io sono l’ unico monte che non è stato invaso dal diluvio.

Il Carmelo disse:   Continue reading

Leggende sulla Madonna della Rondine

 

 

Gesù stava morendo sulla croce. La Madonna, ai suoi piedi, piangeva disperata. Ad un tratto un uccellino le si posò in grembo cinguettando sommessamente come per consolarla. La Madonna lo accarezzò commossa e lo bagnò di pianto. Quelle lacrime scolorirono le penne dell’uccellino. È per questo che le rondini hanno il petto bianco e le penne nere.

 

Un’antichissima leggenda armena dice  Continue reading