Liturgia penitenziale Quaresimale con i ragazzi

 

+ Nel nome del Padre …

Preghiera a tre voci:

O Signore, tu ci fai conoscere
la tenerezza del tuo cuore di Padre,
verso i tuoi figli:

“ Il figlio era ancora lontano, quando suo Padre lo vide e si commosse; gli corse incontro, gli si gettò al collo, lo baciò e lo ribaciò”

Non lasciarci tranquilli nel nostro peccato, e non permettere che restiamo lontani da Te,
ma ascoltando il tuo richiamo, ritorniamo a te,
per sperimentare il tuo amore misericordioso, nel sacramento della gioia e del perdono.
Amen.

Accoglienza
Ci troviamo in questo cammino verso la Pasqua a fare il “punto” della situazione sulla nostra amicizia con Gesù. Un punto della situazione che si inserisce in quel cammino più ampio che è quello della nostra vita, della nostra esistenza, nella quale voi avete già cominciato a muovere diversi passi. Questo cammino è caratterizzato da un atteggiamento che è quello della conversione, cioè di permettere che Gesù agisca nella nostra vita perché in ciò che facciamo, pensiamo, scegliamo assomigliamo sempre di più a Lui.
Un po’ di tempo fa’ ho chiesto ad una bimbetta che cosa significava convertirsi e lei con spontaneità, ma anche con tanta serietà, mi ha risposto: “ diventare buoni”.
Allora, di rimando, le ho chiesto: “ Secondo te gli uomini riescono a “diventare” buoni?”
Si è fermata un attimo a pensare e poi mi ha detto: “No”.     Continue reading

Donaci la tua luce, per camminare sulla via della conversione

Donaci la tua luce, Signore,
affinché possiamo vedere le colpe nascoste
che sono in noi
e concedici la forza del tuo Spirito,
affinché possiamo camminare senza sosta
sulla via della conversione.

Crea in noi, Signore,
il silenzio per ascoltare la tua voce,
penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola,
perché alla luce della tua sapienza,
possiamo valutare le cose terrene ed eterne
e diventare liberi e poveri per il tuo regno,
testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi
come fonte di fraternità, di giustizia e di pace.

Preghiera per la Quaresima

Mi hai chiamato, Dio dei miei padri,
ad uscire dalla palude del peccato
perché volevi che io provassi la gioia luminosa di una prateria,
ove è possibile giacere, saltare, correre e cantare.
Mi hai strappato dalla schiavitù antica
per farmi vivere nella libertà.      Continue reading

Dio dei vivi e non dei morti … ( preghiera per i defunti)

Cercate il senso, andate a vedere
cosa significhi il Dio dei vivi
e non dei morti: un Dio che vuole
misericordia invece che vittime:

l’ Iddio di Abramo, Isacco, Giacobbe,
il Dio dei Padri che vive nel sangue
di figlio in figlio, L’ Iddio che libera:
“Risurrezione” è il più caro suo nome!

Andiamo verso il sole e la pace,
andiamo incontro ai fratelli in attesa,
ai familiari, ai santi, alla Madre,
cantando come al ritorno degli esuli.

E tergerà dagli occhi ogni lacrima:
non ci sarà più lamento né affanno,
e pur nel pianto saremo beati,
perché la morte non fa più paura.

Or ci divide la pena di esistere,
tempo e dolore, un attimo appena:
è l’ importanza di rompere il velo
che ci fa piangere e insieme sperare.

David Maria Turoldo

 

Come a Cana Maria intercede per noi – *

“Per lei abbiamo ricevuto Gesù, per lei succede il primo prodigio; per la sua intercessione la gioia continua fino al termine della festa; per lei la liberazione della colpa e la discesa della grazia, come rugiada sui campi d’ estate. È la nostra speranza mai tradita, la liberazione perfino dal rossore e dal rimorso. E lei continua da secoli ad apparire e a ripetere sempre la stessa preghiera delle nozze di Cana, tuttora preoccupata che non manchi nulla ai nostri banchetti”.

David Maria Turoldo, ( titolo di fantasia)

GUARDA LA STELLA, INVOCA MARIA

Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l’indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza
e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti,
pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi,
se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.

(San Bernardo da Chiaravalle)

Preghiera per il nuovo anno.

Gesù,
voglio affrontare questo nuovo anno
come Maria, la Madre tua:
proteso verso il futuro,
con la stessa fiducia,
certo che ogni giorno
potrò accogliere il tuo dono,
riconoscere la tua presenza
e lasciarmi guidare dal tuo Spirito.
Del resto tu sei accanto a me
nulla potrà spaventarmi e turbarmi:
tu mi dai luce e forza
per leggere questa storia tormentata
e prendere le decisioni più sagge.

Gesù,       Continue reading

Liturgia Penitenziale in preparazione al Natale

+ Nel Nome del Padre …

Preghiamo

Non ricordarti delle nostre colpe, Signore. Presto ci venga incontro il tuo affetto, perché siamo molto fragili. Liberaci e perdona i nostri errori, perché siamo molto fragili. Amen.

Un racconto per cominciare

“Poiché Abba Bishoi, monaco copto del IV – V secolo fruiva di frequenti visioni di Cristo, alcuni monaci gli chiesero di guidarli ad incontrare Cristo. Disse ai monaci di recarsi in un certo posto nel deserto, dove avrebbero trovato Cristo ad attenderli.
Lungo il cammino essi videro, ai lati della strada, un uomo anziano, malato e sfinito, che chiedeva loro di portarlo perché non ce la faceva più a camminare. Ma essi, desiderosi di incontrare Cristo, ignorarono le suppliche dell’anziano. In coda al loro gruppo giunse Bishoi che, quando vide
L’anziano malato, se lo caricò sulle spalle portandolo lungo la strada. Giunto là, dove i monaci l’ attendevano, sentì il peso dell’ uomo farsi più leggero, poté rialzare la schiena e constatare che l’ anziano era scomparso. Allora rivelò: Cristo era seduto lungo la strada, e aspettava qualcuno che l’ aiutasse. Nella loro fretta di vedere Cristo si erano dimenticati di essere cristiani.” ( Dal libro do O. F. A. Meinardus: Monks and Monasteries of the Egyptia Deserts).

*Breve riflessione

Quello che è successo a quei monaci, che volevano con entusiasmo incontrare Gesù, può succedere che accada anche a noi. Ecco che giunge a proposito il grido di Giovanni Battista che è il cugino di Gesù, che parla di preparare una strada, “ di costruire una strada”. Ma di quali strade starà parlando il Battista? Non è in chissà quale luogo, magari lontano da noi, che dobbiamo riparare e preparare la strada attraverso la quale Gesù può arrivare. La strada di cui parla Giovanni è vicinissima a noi, è in noi, nel nostro cuore, nella nostra vita, che diventa più arida di un deserto se non accogliamo Gesù, se gli impediamo di venire, di abitare, se lo mettiamo ai margini, perché dopo tanti anni “ non c’è ancora posto per Lui nel nostro cuore”, come non c’ era nell’ albergo, quando è nato!

Ancora, dopo duemila anni noi continuiamo a rendere complicata la via al Signore con il peccato e il nostro cuore assomiglia a un castello con il ponte levatoio ben chiuso e con il fossato pieno di mostri acquatici di ogni tipo e dimensione pronti a sbranare chiunque. Dobbiamo abbassare il ponte e prosciugare il fosso.
Dal Vangelo secondo Luca capitolo 3 Continue reading