Gesù e la libertà del discepolo,
potremmo intitolare così questa pagina di Vangelo.
Abbiamo ascoltato in queste Domeniche il discorso che Gesù ha fatto ha fatto dopo la moltiplicazione dei pani. Un discorso difficile da comprendere per i giudei allora, ma anche per noi oggi, se non siamo nell’ ottica della fede.
Questa parola è dura chi può ascoltarla?
Già la parola di Gesù, il Vangelo, sine omissis non fa sconti a nessuno e interpella tutti. Prenderlo sul serio vuol dire mettersi in cammino dietro Gesù ed essere disposti a intraprendere strade scomode, impervie come le ha percorse Lui.
Credere che Gesù si dona come nutrimento indispensabile per un cammino di vita facendosi dono nell’ Eucaristia, che è il Suo Corpo e il suo Sangue perché anche noi sappiamo fare della nostra vita dono! Credere che questo nutrimento è per la vita eterna, credere nella Risurrezione.
Parola difficile, dura: la Messa, l’ Eucaristia diventa centro, cuore pulsante della nostra vita che viene prima del fine settimana, della partita di calcio dei figli, degli interessi economici che vorrebbero togliere la sacralità del giorno dedicato al Signore, il giorno della risurrezione … e allora occorre scegliere!
Linguaggio duro, quello del discorso della montagna, che parla di riconciliarsi anziché vendicarsi, di essere coerenti con quanto diciamo, di credere nella Provvidenza di Dio, di pregare, di perdonare, di fare agli altri quello che vorremmo che gli altri facessero a noi,… e altro ancora … Si può consultare su “Vangelo. It”.
Duro anche quando il Signore ci ricorda che saremo giudicati sull’ amore vissuto in modo concreto: avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete, ero straniero, nudo, malato, carcerato …, poi sappiamo come va finire: ogni cosa che avete fatto al più piccolo di questi fratelli l’ avete fatto a me. Amore vero e chiacchiere sulla solidarietà! Continue reading →