Stiamo vivendo la Pasqua, ma pensavo in questi giorni, che cosa rimarrà in noi di ciò che stiamo vivendo? In questi giorni in cui sembra davvero prevalere quella notte di cui ci parla l’ evangelista Giovanni, in cui Giuda esce per tradire Gesù. È la notte in cui prevale il maligno, il peccato e la malvagità si annidano nel cuore dell’ uomo e gli fanno commettere cose inaudite, come gli avvenimenti di questi giorni di cui siamo testimoni impotenti.
Tempo fa ho letto un racconto che parlava di un bambù al centro di un giardino, che era una pianta bellissima, molto amata dal padrone del giardino. Il giardino fu minacciato da una grande siccità e rischiava di morire, allora il Signore del giardino andò dal bambù. “ Devo abbatterti, ma non solo, devo spogliarti dei tuoi rami, delle tue foglie, spezzarti, tagliarti e togliere il tuo cuore se no tutto il giardino morirà”.
Il bambù si piegò fino a terra e disse: “ abbattimi, taglia e distruggi”.
Allora il Signore del giardino tagliò il bambù e con il suo tronco fece una condotta che collegò ad una sorgente ed irrigò tutto il giardino e il giardino riprese a vivere”.
Il mondo oggi sembra come quel giardino che sta per morire per il peccato e la cattiveria degli uomini, ma il Signore, che dona la sua vita per noi sulla Croce fa sì che l’ amore e la misericordia, per chi lo vuole possano riempire la terra, il maligno che con il suo seguito di oscurità, di male, di peccato sembra trionfare, sul debole, sul giusto; sia sconfitto, che l’ ora in cui l’ odio e la morte sembrano trionfare sull’ amore e sulla vita ceda il passo ad un tempo nuovo, più grande e luminoso e la speranza non muoia nel cuore degli uomini, di ciascuno di noi. Continue reading →