Quando mi è stato proposto questo incontro ho accettato volentieri, perché incontrarsi con gli sposi che cercano di rispondere nel quotidiano ad una chiamata, che ad un certo momento il Signore gli ha rivolto, vivendo una scelta, che oggi come oggi è senza dubbio coraggiosa, e certamente contro corrente è sempre un occasione di arricchimento.
Devo anche dire, con onestà che quando ho visto il titolo mi sono un po’ preoccupato, perché più che un titolo è un programma di vita. Quel programma che voi cercate di realizzare giorno per giorno, quindi io adesso più che parlare dovrei mettermi in ascolto. Ascoltare voi che condividete, come coppia, un cammino comune e dire a me come cercate di imitare il Signore Gesù, in famiglia, con i figli, [ quanti ne hanno?], nel lavoro, insomma in quelli che sono gli ambiti che fanno parte del vissuto delle nostre giornate .. quindi a questo punto avrei finito … e dovrei cominciare a prendere degli appunti.
In realtà accetto la sfida e cercherò di dire qualcosa.
La prima cosa che mi viene in mente è il testo del vangelo, dove il dottore della legge chiede a Gesù: “Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso.”
Oggi molti parlano di amore, e molti lo fanno anche spacciando per amore quello che con l’ amore non ha nulla a che fare. Desiderio di possesso dell’ altro, istintività, sfogo di desideri insani, spesso stanno dietro la parola amore. Parlare d’ amore è facile. Quante parole si sono dette, quanto inchiostro è stato versato.
Concretizzarlo, però è un’altra cosa. La concretizzazione dell’ amore a Dio e al prossimo lo troviamo in Gesù Cristo. Solo mettendomi davanti al Crocifisso io posso comprendere cosa significhi amare.
Davanti al crocifisso ripenso alla dimensione di un sì totale che diventa adesione e completa a un progetto che in Cristo è quello del Padre:
“ GV 6,38perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Gv 6,39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Gv 6,40 Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Questa è la volontà del Padre, la missione che è stata affidata a Gesù e per la quale ha donato se stesso aderendo completamente e totalmente: “Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà” ( Mt 26,42). Continue reading →