Meditazione su Matteo 11,25-26

“In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.”

Loro che hanno fatto del sapere un mezzo per prevalere, uno strumento per primeggiare … Loro che sono orgogliosi della loro intelligenza, della loro acutezza d’ ingegno, della loro capacità, della loro dottrina…
Proprio loro: tagliati fuori dall’ unico sapere che conta, tagliati fuori dalla sola verità da cui dipende il futuro del mondo, tagliati fuori dalla possibilità di decifrare le tracce della tua presenza. Continue reading

XV Domenica ordinario A – La Parola e le chiacchiere

Ci siamo mai chiesti prima di parlare con quale scopo apriamo bocca, qual è il motivo per cui vogliamo dire determinate parole e non altre? Se lo facessimo forse ne diremmo di meno. Dalla nostra bocca escono parole spesso cattive, che feriscono, o che comunque spesso sono solo chiacchiere! Di tutte le parole che sentiamo pronunciare ogni giorno quante ne riteniamo? Quante sono veramente significative? Un Esempio? La parola emergenza che sentiamo dire ogni giorno a proposito dell’arrivo dei migranti! Ormai, siccome l’emergenza sta diventando quello che accade ogni giorno, tanti si sono stancati di sentirla … che dire poi delle parole dei politici che oggi dicono e domani si contraddicono, dei buonisti preoccupati di rassicurarci che comunque va tutto bene … Continue reading

XIV Domenica ordinario A – Piccolezza e umiltà, virtù in disuso

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.”

Non è così facile accettare l’annuncio del Regno di Dio, che Gesù proclama e che sconcerta, accettare il Vangelo e vivere una relazione con Lui che coinvolga la totalità della nostra vita.

Neppure Giovanni Battista riesce a capire e deve mandare a chiedere a Gesù: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” I miracoli stessi di Gesù non vengono compresi come segno di un annuncio e di una realtà più grande e Gesù rimprovera le città del Lago dove sono avvenuti la maggior parte dei suoi prodigi, ma che non si sono convertite. (cfr. Mt 11,20 ss.) Continue reading

XIII Domenica anno A – Perdere, trovare, accogliere …

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
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Tre sono le parole che mi fanno da guida in questa meditazione sul Vangelo di questa 13 Domenica: perdere, trovare, accogliere.

Il Signore ci parla oggi di perdere la vita … e il mio cuore è pesante perché penso al piccolo Charlie di 10 mesi, non è stata ancora staccata la spina che gli permette di respirare. Anche se questo gesto si compirà non ci verrà tolta la speranza, non solo ai suoi genitori, ma a ciascuno di noi e a tanti genitori che hanno bambini colpiti da gravi patologie e che non sanno quali ne saranno gli esiti.

Quando accadrà il Signore dell’amore e della misericordia  accoglierà Charlie. In Lui  troverà non solo quella vita che qui non ha avuto, ma quella pienezza di vita che gli uomini non hanno e non si possono dare, e sarà finalmente a casa, quella casa nella quale non è potuto andare nemmeno per morire.

PERDERE LA VITA …
Quello che il Vangelo propone a chi si appresta ad essere discepolo del Signore, sembra un paradosso perché se vi è qualcuno che è amante della vita è proprio Dio stesso! L’ uomo cerca la vita, ama la vita, è quanto ci sta più a cuore, come quella di Charlie per i suoi genitori! Desideriamo non solo trovare la vita, ma assaporarla e lo esprimiamo, come ha scritto qualcuno: “ ogni volta che cerchiamo degli affetti che le diamo calore; ogni volta che allontaniamo da noi il dolore che ci minaccia, ogni volta che ci mettiamo in ricerca di esperienze belle, di pensieri stimolanti, di situazioni che ci danno gioia (…) anche in questo modo dice che la sua origine è da Dio e il suo destino è Dio: perché dentro di noi, nella profondità di noi stessi, c’è il desiderio della bellezza, della gioia, dell’ eternità”. (Paola Bignardi in Servizio della Parola) Continue reading

XII Domenica ordinario A – “Quello che io dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’ orecchio voi annunciatelo nelle piazze …” (Mt 10, 26-33)

“Andate, in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”, leggiamo alla fine del Vangelo di Marco. Questa è la missione di ogni discepolo di Gesù, questa è la missione della Chiesa a cui appartiene ogni battezzato. È quel essere profeti non di una generica buona notizia, ma
dell’unica, vera buona notizia per ogni uomo!

Anche se ciò può procurarci quello che è accaduto a Geremia, cioè insulti e derisioni. Anzi il profeta medita persino di ritirarsi dalla sua missione, ma Dio non lo abbandona, interviene e anche fra le difficoltà ecco che rinasce, in un grido la fiducia.

Ma noi oggi siamo fedeli al compito che il Signore ci affida o siamo piuttosto reticenti e abbiamo timore di proclamare pubblicamente la verità del Vangelo? Continue reading

Solennità del SS Corpo e Sangue di Cristo ciclo A – “… Questo è il pane disceso dal cielo: non come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno.”

Se l’uomo può dimenticarsi di Dio e deve essere sollecitato a ricordarsene, (1lettura), Dio non fa così, non si dimentica dell’uomo. Continua a provvedere a lui, come ha fatto con il popolo di Israele nel deserto con la manna.

Continua a nutrirlo con un cibo diverso, ma altrettanto indispensabile e necessario; fondamentale per la sua vita interiore ed esteriore, spirituale e materiale. Infatti noi siamo fatti così: manifestiamo fuori di noi ciò che siamo dentro di noi. Se noi ci nutriamo di ambiguità, di desiderio di possesso, di malvagità, di peccato ciò che uscirà da noi nella vita pratica saranno queste cose, se invece ci nutriamo di amore, di benevolenza, di pace, di mitezza, di dominio di noi stessi, frutti dello Spirito che agisce ed abita in noi, manifesteremo queste cose. Continue reading

SS trinità 2017 – “ Dio ha tanto amato il mondo…”

Anche se la storia ci consegna che presso gli antichi era più facile concepire una molteplicità di divinità collegandole alle forze della natura o a quei fenomeni che
l’uomo non riesce a spiegare con la sola ragione, e ve ne sono ancora oggi, non è difficile immaginare o ricondurre tutto ad un’unica entità divina.

Molto più difficile accettare che via sia un Dio unico, ma che nello stesso tempo questo Dio sia tre persone e non un Dio che assume ora il volto del Padre, ora il volto del Figlio, o della Spirito Santo.

Celebriamo oggi la solennità della SS Trinità. Cioè un Dio unico in tre persone: Padre, Figlio, Spirito Santo.
Ma cosa vuol dire, per noi cristiani celebrare e professare la fede nella Trinità? Continue reading

Pentecoste 2017 – Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la Terra

Spesso noi parliamo dello Spirito Santo come di un illustre sconosciuto, quasi se ne sentisse parlare solo in occasione dell’amministrazione del Sacramento della Cresima, o in preparazione e nella celebrazione della solennità di Pentecoste.

Questo accade perché, ahimè, purtroppo, abbiamo poca dimestichezza con la Parola di Dio, ma in realtà non è così, come ci dice l’ascolto prolungato della parola del Signore che accompagna la Veglia di Pentecoste. Lo Spirito santo agisce ed è all’ opera molto prima della Pentecoste. Il Battista e sua madre Elisabetta sono persone piene di Spirito Santo. Anche Zaccaria, il padre del Battista, appena nasce il figlio è pieno di Spirito santo. Nell’ incontro al tempio con il vecchio Simeone lo Spirito è presente. Abbiamo ricordato da poco, nella chiusura del mese di Maggio, come lo Spirito agisca in profondità nella vita di Maria.

I padri della Chiesa dicono che nella creazione lo Spirito Santo è all’ opera con il Padre e con il Figlio. È sempre lo Spirito che scende sui profeti, i re, i sacerdoti e ispira gli autori della Scrittura. Continue reading

A chi rimetterete i peccati saranno rimessi … Pentecoste, una revisione di vita

Ti chiedo il dono del tuo Spirito, Signore, perché anch’io voglio rimessi i miei peccati. E non credo che il senso delle tue parola fosse soltanto un’assegnazione di un potere ai tuoi ministri. Il sacramento della riconciliazione è un dono alla tua Chiesa per ogni uomo di buona volontà.
Ma prima io ho bisogno del tuo Spirito per diventarlo. È la mia coscienza che necessita di essere svegliata, visto che dorme nel ribaltamento dei tuoi valori nella mia persona e nella mia società. Continue reading