4 Domenica di Avvento A 2017 – Progetto di Dio, progetti degli uomini …

Nell’ imminenza del Natale, le letture, e in particolare il Vangelo, che ci riporta all’ Annunciazione, vogliono ricordarci che Dio è fedele e mantiene quello che dice. Quella dimensione dell’attesa che ha caratterizzato l’ Avvento giunge ormai al suo termine. Non vi sono più settimane, né giorni, ma ormai poche ore e colui che è stato annunciato verrà. Il nostro cuore dovrebbe cominciare a battere più in fretta, dovremmo cominciare a provare una sana inquietudine mista a gioia proprio come Saint Euxpery descrive nel secondo incontro fra la volpe il principe “…dalle tre comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità’. Quando saranno le quattro, incomincerò’ ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò’ il prezzo della felicità…” aggiungendo che “bisogna prepararsi il cuore”.

E il nostro cuore è pronto per incontrare Gesù che viene? E come l’abbiamo preparato? Nella vita tutti noi facciamo dei progetti e può darsi che abbiamo sperimentato almeno qualche volta il fallimento di quello che avevano sognato, progettato, programmato. A volte può accadere non per nostra responsabilità, per imprevisti o fattori esterni, a volte, però, per nostra imperizia, imprudenza o per la nostra mancanza di determinazione nel perseguire quanto ci eravamo prefissati. Continue reading

III Domenica di Avvento anno B- Gaudete- In mezzo a voi sta uno che non conoscete …

Le letture di questa Domenica ci invitano a riflettere su tre aspetti: uno, che è quello che accompagna tutto l’Avvento: la venuta del Signore; la gioia per questa venuta; la testimonianza.

È interessante questo trittico: la venuta del Signore procura gioia, ma vi è una testimonianza da dare, perché, come dice Giovanni Battista: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo”. Il motivo della gioia allora è evidente, l’incontro con il Signore che viene in prima persona ad incontrare la nostra umanità è imminente, ma è anche un altro. Se questo Signore che viene appare, per certi aspetti uno sconosciuto, chissà come se lo immaginava a la gente, che ancora non conosceva Gesù, ascoltando quello che diceva Giovanni Battista, oggi ce viene svelato il volto, almeno ce ne vengono delineati alcuni tratti caratteristici. Continue reading

Dove Dio fu senza un tetto …

Laggiù una madre senza posa camminava,
fuori da una locanda ancora a vagare;
nel paese in cui lei si trovò senza tetto,
tutti gli uomini sono a casa.

Quella stalla malconcia a due passi,
fatta di travi instabili e sabbia scivolosa,
divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere
più delle pietre squadrate dell’impero di Roma.

Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa,
e si sentono forestieri sotto il sole,
come stranieri appoggiano la testa sul cuscino
alla fine di ogni giornata. Continue reading

Meditazione con genitori e ragazzi del catechismo sulle letture della seconda Domenica di Avvento Anno B.

C’è un’immagine che ci viene proposta oggi dalle letture che abbiamo ascoltato ed è quella della strada? Non so se usa ancora oggi, ma quando io ero giovane mi sono sentito dire spesso: “devi cercare la tua strada … fatti la tua strada”.

Non tutte le strade che noi percorriamo, ma neanche la strada che noi costruiamo per percorrervi la nostra vita sono uguali o portano a una meta a un traguardo.

Vi è un bel racconto, una favola, e adesso voi grandi non mettevi a ridere, perché le favole, quelle vere, quelle sane hanno un insegnamento che occorre scoprire e che serve per noi, per la nostra vita. Continue reading

Ogni volta che accendo una candela ..

“Ogni volta che mi capita di entrare in  una Chiesa, mi piace – se non c’è nessun teologo nelle vicinanze – accendere un cero davanti all’immagine della Vergine Maria e restare ad ammirare la fiamma. Non conosco spettacolo che più mi  avvicina e più fantasiosamente si rinnovi in una candela che arda.

E così per un poco mi incanto.

E mi figuro che in questo fuoco si struggano le aride nozioni della critica e i sillogismi alteri, i fantasmi e i risentimenti, le vanità e le ostinazioni e le prepotenze, onde tanto spesso si aggroviglia e si inquieta il mio spirito”

Cardinal Giacomo Biffi

 

Meditazione sulla Liturgia della Parola della festa Dell’Immacolata Concezione.

Ieri, vagabondando per il web, mi sono imbattuto in questa domanda: “Tanti si preparano al ponte dell’ Immacolata, ma qualcuno fa la novena? ”.
Io ho risposto di sì. Ma è una domanda pertinente. Sempre meno persone partecipano alla preparazione di quelle feste che celebrano i misteri grande della nostra fede, almeno a livello comunitario, a livello individuale non lo so. Non so quanti giovani, cristiani, quelli che vengono a Messa, che partecipano ai vari gruppi giovanili, non vorrei dire anche tanti catechisti, si siano preparati nella preghiera a questa festa che ci invita a riflettere su cose grandi, importanti in un tempo di grazia particolare come quello
dell’ Avvento!

In questa festa dell’ Immacolata sono molti i motivi di riflessione che nascono dalla Parola che abbiamo ascoltato.

 La prima lettura ci descrive il dramma più grande dell’umanità, che è il peccato, questo non essere più in Dio che prostra l’uomo, genera vergogna e paura. Sperimentando questa realtà non solo si rompe il rapporto con il Creatore, ma anche fra l’uomo e il creato e con la donna. Ciò che era fondato sull’ amicizia e sul reciproco aiuto ora diviene preda del sospetto, dell’inganno e si avverte come ostile. Ecco quindi, ancora una volta l’ esortazione a compiere un serio esame sulla nostra vita, sul nostro rapporto con Dio, con l’ adempiere ed accettare la sua volontà, se vogliamo essere e rimanere in Dio. L’ altra realtà di cui siamo invitati a prendere consapevolezza è quella che esiste colui che si oppone a Dio e istiga l’uomo al male. Proprio in questi giorni Papa Francesco ha parlato del diavolo, della sua azione e della sua presenza. Di fronte a questa realtà si hanno atteggiamenti diversi. Da un lato assistiamo al proliferare di sette sataniche, negli Stati Uniti vi è addirittura una chiesa satanista.
Dall’ altro si cerca di nasconderne l’esistenza, affermando che non esiste, che credere all’ esistenza del diavolo è roba da persone culturalmente povere. Vi è poi, infine, chi cerca di combatterne
l’azione, sia a livello personale, vivendo una vita di grazia e il sì di Maria è guida a tutti noi, e con la preghiera per la salvezza delle anime e del mondo, con le opere di Carità. Continue reading

1 Domenica di Avvento Anno B 2017-2018: Attendere, Sperare, Vegliare

La caratteristica del tempo di Avvento che apre questo nuovo anno della Chiesa è certamente l’attesa. Attendere, però significa sperare.
Quando nella nostra vita non ci attendiamo più niente tutto diventa vuoto e noi siamo disperati. Scompare l’orizzonte di un futuro, sia prossimo, sia remoto. Se poi ci pensiamo bene la dimensione dell’attesa accompagna tutta la nostra esistenza. I genitori attendono che i loro figli crescendo si realizzino in modo positivo. Alla sera, se noi ci fermiamo un attimo e facciamo la disamina della nostra giornata spesso constatiamo come non tutto possa essere andato secondo quelle che erano le nostre attese. Non siamo magari riusciti a fare tutto quello che ci eravamo prefissati, non tutto è riuscito bene e, magari con un sospiro, ci attendiamo e speriamo che il domani sia migliore di oggi.

A vedere come stanno andando le cose nel mondo tutti ci attendiamo qualcosa di diverso, di migliore, salvo poi chiederci cosa stiamo facendo per porre quelle premesse che potrebbero renderlo tale. A partire da noi, senza aspettare che qualcun altro si sostituisca a quell’ impegno a cui ciascuno è chiamato. Continue reading

XXXIV Domenica ordinario anno A – alla fine quanto avremo amato farà la differenza … – omelia con genitori e ragazzi del catechismo. Vangelo Mt. 25, 31-46

XXXIV Domenica ordinario anno A – alla fine quanto avremo amato farà la differenza … – omelia con genitori e ragazzi del catechismo.
Vangelo Mt. 25, 31-46
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Celebriamo la festa di Gesù Re dell’ universo, ma che cosa significa celebrare questa festa e dire che Gesù è Re, come è Re Gesù?

È importante capirlo. Gesù è un Re che non sta lontano, ma che si fa vicino, svestendosi della sua grandezza di Dio.

Non so se tutti conoscano e abbiano letto questo il libro di Mark Twain il principe e il povero. Molti l’ hanno letto in chiave sociologica, ma a me è venuto subito in mente di fare una lettura diversa, in chiave religiosa soprattutto in questa festa, quando mi chiedevo, come faccio a spiegare ai mie bimbi, ai ragazzi che tipo di Re è Gesù.

A questo proposito cerco di riassumere questa storia.

La vicenda del principe Edoardo VI e del povero Tom Canty e’ ambientata a Londra al tempo in cui regnava Enrico VIII Tudor che è ammalato, sta morendo e il Regno sta attraversando un momento di buio e di tristezza, la popolazione è oppressa da coloro che si approfittano di questa condizione. Mercenari, luci rapaci che si vogliono sostituire al Re. Continue reading

Anche a me, Signore, hai consegnato i tuoi talenti … (33 Domenica ordinario A/2017)

Anche a me Signore hai consegnato i tuoi talenti. Mi hai dato un cuore per amare, una mente per riflettere ed imparare, una volontà per costruire qualcosa di buono, delle braccia per lavorare, una fede da trasmettere agli altri, una famiglia con la quale vivere e tanti altri ancora.
Come hai ordinato alla pianta di crescere e di dare i suoi frutti in abbondanza, così vuoi che faccia fruttare tutto ciò che mi hai dato per utilità personale e per utilità comune.  Continue reading

Demoni

” Caratteristica dei demoni è di essere somigliantissimi agli angeli. Prima ancora di cacciarli, l’ apostolo deve chiedere il dono di saperli distinguere. Sono angeli decaduti, conservano in sé molte tracce dell’antica nobiltà e hanno molti parenti in Paradiso. Il demone dell’orgoglio è fratello dell’angelo della fierezza e del rispetto di sé. quello dell’individualismo anarchico e sobillatore rischia di essere scambiato per il suo gemello, l’ angelo dell’originalità e dell’indipendenza, che pure è un buon soldato del Regno. Quello del collettivismo soverchiatore e massificatore è uno zio arteriosclerotico dell’angelo della solidarietà. Il demone della lussuria è un ottuso e intristito cugino dell’angelo della gioia senza complicazioni. (…) Continue reading