Nell’ imminenza del Natale, le letture, e in particolare il Vangelo, che ci riporta all’ Annunciazione, vogliono ricordarci che Dio è fedele e mantiene quello che dice. Quella dimensione dell’attesa che ha caratterizzato l’ Avvento giunge ormai al suo termine. Non vi sono più settimane, né giorni, ma ormai poche ore e colui che è stato annunciato verrà. Il nostro cuore dovrebbe cominciare a battere più in fretta, dovremmo cominciare a provare una sana inquietudine mista a gioia proprio come Saint Euxpery descrive nel secondo incontro fra la volpe il principe “…dalle tre comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità’. Quando saranno le quattro, incomincerò’ ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò’ il prezzo della felicità…” aggiungendo che “bisogna prepararsi il cuore”.
E il nostro cuore è pronto per incontrare Gesù che viene? E come l’abbiamo preparato? Nella vita tutti noi facciamo dei progetti e può darsi che abbiamo sperimentato almeno qualche volta il fallimento di quello che avevano sognato, progettato, programmato. A volte può accadere non per nostra responsabilità, per imprevisti o fattori esterni, a volte, però, per nostra imperizia, imprudenza o per la nostra mancanza di determinazione nel perseguire quanto ci eravamo prefissati. Continue reading