Non sono uguali … Islam, ebraismo e cristianesimo.

 

Religioni diverse ma con un elemento in comune: la violenza, messa letteralmente “nero su bianco” “ nei loro libri sacri. Questo diffuso luogo comune è stato splendidamente smontato da Billy Warner, studioso americano esperto in calcoli matematici, fondatore del Center for the Study of Political Islam.

Esaminando “matematicamente” il Corano, la Sira (il libro musulmano sulla vita di Maometto) e gli Hadith (aneddoti della vita di Maometto, utilizzati per comprendere il Corano), Warner ha contato la bellezza ( si fa per dire!) di 328.000 parole inerenti ad atti di violenza “politica”, destinata – e predicata – contro gli infedeli, i seguaci di altri religioni, mentre nell’ Antico Testamento ( libro sacro per Ebrei e Cristiani) le stesse sono molto meno ( 34.000) e riguardano l’ avversione degli ebrei nei confronti dei gentili).    Continue reading

Musulmani a Messa: un atto insensato.

 

Dai media nazionali e internazionali apprendiamo dei fatti – in una certa misura indiscutibili nella loro fattualità – ma ascoltiamo anche un accavallarsi di opinioni, molte delle quali presentate a loro volta come fatti; si tratta però di fatti di secondo livello, ossia di notizie riguardanti le “reazioni” delle istituzioni (Chiesa cattolica, rappresentanti delle altre comunità religiose, parlamenti nazionali, capi di Stato e di governo) ai fatti di primo livello. Questa breve premessa massmediologica serve per ragionare da cattolici sull’evento tragico dell’irruzione di due terroristi islamici nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen, e dell’assassinio brutale dell’abbé Jacques Hamel che stava celebrando la Santa Messa.

Le “reazioni” a questo fatto sono state tante, e alcune corrispondono in pieno alla logica della coscienza cristiana: esecrazione di fronte a un sacrilegio così orribile (profanazione di un luogo sacro e aggressione di una persona sacra nel momento stesso in cui svolgeva il rito più sacro), preghiera e opere di riparazione e al sentimento di venerazione di fronte alla vittima innocente della violenza anticristiana. Il professor Roberto de Mattei, per esempio, ha subito pubblicato un editoriale nella sua agenzia “Corrispondenza romana” onorando «il primo martire dell’islam in Europa».    Continue reading

Il dialogo non basta. Se non vuole soccombere, l’Occidente deve «rientrare in se stesso»

 

«La guerra c’è perché l’Occidente ha tradito la sua identità. Ha rinunciato alle radici cristiane, che avevano segnato la storia d’Europa, sostituendole con un barcone di burocrazia e di ideologia dominante; coloro che dicono che l’Occidente sta perdendo la sua battaglia non possono essere facilmente smentiti». Così monsignor Luigi Negri risponde alle domande di Libero sul parroco sgozzato durante la messa in Normandia.

«SERVE UNA RIFLESSIONE». Anche il cardinale Angelo Bagnasco si sofferma sull’Occidente: «L’Europa e l’Occidente non mi sembra abbiano compiuto la debita ed essenziale riflessione, quella culturale. Il nostro Continente dovrebbe riappropriarsi della propria cultura che ha, nelle radici, una visione antropologica e ideale cristiana, e lo dico senza voler offendere nessuno e senza aver paura di nessuno. L’Europa dovrebbe riproporre ai propri cittadini una visione alta e personalistica della società, dove la persona sia davvero al centro di una precisa visione antropologica, non nel segno dell’individualismo ma della solidarietà. È un approccio intrinsecamente cristiano», dice al Corriere della Sera.   Continue reading

Neanche un prete sgozzato in chiesa dagli islamisti risveglia politici e vescovi dal sonno della ragione

 

Come ogni mattina da quando, per ragioni di età, non era più parroco, don Jacques Hamel celebrava la messa feriale del mattino, alle 9, nella “sua” chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, parrocchia di 20mila anime della diocesi di Rouen, nel cuore della Normandia. Con lui, come ogni mattina, tre suore e altri due fedeli. Ma ieri qualcosa non è andato come le altre mattine: due giovani islamici armati di coltello hanno fatto irruzione durante la messa e hanno bloccato i presenti. Poi hanno costretto l’84enne don Jacques a mettersi in ginocchio.

E mentre si preparavano a sgozzarlo davanti a quell’altare dove si stava rinnovando il sacrificio di Cristo in croce, uno di loro ha preso il posto del prete e si è lanciato in un sermone in arabo, ha testimoniato suor Danielle, una delle religiose presenti riuscita a fuggire un attimo prima che i criminali infilassero il coltello nella gola di don Jacques. «È stato orribile», ha detto suor Danielle, e insieme al prete anche un altro fedele è stato colpito ed è in gravissime condizioni. La religiosa ha anche detto che i due, evidentemente fieri della loro azione, hanno ripreso tutta la scena, immagini che sicuramente ora sono nelle mani della polizia che ha ucciso i due non appena hanno messo la testa fuori dalla chiesa.  Continue reading

La profezia di de Foucauld: «Così l’islam ci dominerà»

 

Forse nessun europeo è stato così vicino ai musulmani d’Africa come il beato Charles de Foucauld (1858-1916), che a loro ha dedicato la vita fino al martirio. A distanza di quasi cent’anni, una sua lettera a René Bazin, scritta due mesi prima della morte, suona come una vera profezia che fa riflettere. Eccola

Ritengo che se, lentamente, dolcemente, i musulmani del nostro impero coloniale del Nord Africa non si convertono, sorgerà un movimento nazionalista simile a quello della Turchia. Si formerà un’élite intellettuale nelle grandi città, educata in Francia, ma senza lo spirito né il cuore francese, un’élite che avrà perso la fede islamica, ma che ne conserverà il nome per influenzare attraverso di essa le masse.

D’altra parte, la massa dei nomadi e dei contadini resterà ignorante e distante da noi, fermamente maomettana, portata all’odio e al disprezzo contro i francesi, contro la nostra religione, contro il nostro dominio, non sempre benevolo. Il sentimento nazionalista e barbaresco crescerà nell’élite colta. Quando troverà l’occasione, per esempio durante qualche situazione difficile per la Francia, interna o esterna, utilizzerà l’islam come una leva per sobillare le masse ignoranti e così cercare di creare un impero musulmano indipendente in Africa.     Continue reading

In Francia e Belgio vige già la dhimmitudine scolastica

 

Tempi duri per la scuola in Europa. In Francia e Belgio nuovi, inquietanti campanelli d’allarme stanno trillando all’impazzata. La notizia, partita da Novopress, è subito rimbalzata su blog e agenzie d’informazione: in molte scuole pubbliche francesi la famiglie musulmane, durante il Ramadan, possono esigere il rimborso dei buoni-mensa, oltre tutto senza alcun obbligo di provare le mancate consumazioni. Così, a prescindere, si va in fiducia.

I servizi di tutela dell’infanzia, in genere tanto solerti e rigorosi nel garantire uno sviluppo armonico e completo del fanciullo, sempre pronti a suggerire ed a correggere, sono incredibilmente muti di fronte a ragazzini lasciati senza cibo e senz’acqua nei lunghi e caldi giorni di giugno fino ai primi di luglio, per poi lasciarli abbuffare di notte di tutto quanto possano trovare di più grasso e dolce. In questo caso si chiude un occhio, anzi due.     Continue reading

Dopo l’ attentato in Bangladesh, ecco cosa dice il Corano a proposito degli infedeli.

 

Dopo il massacro islamista in Bangladesh forse è bene ricordare che il Corano codifica la violenza e l’ uccisione dell’ infedele che non si sottomette.

Ecco alcuni testi:

Sura 2, La vacca: Combattete per la causa di Dio quelli che vi combattono [ ma non aggredite per primi: Dio non ama gli aggressori. ] Uccideteli quindi ovunque li troviate e scacciateli da dove hanno scacciato voi, poiché la sovversione è peggiore dell’ uccisione. Non combatteteli presso il Sacro Tempio, a meno che non vi attacchino per primi: in tal caso uccideteli. Ecco la ricompensa dei miscredenti. Ma se desistono, sappiate che Dio è indulgente e misericordioso. Combatteteli dunque finché non ci sia più sovversione, e la religione sia quella di Dio . Se desistono, sappiate, non si siano più ostilità se non contro gli iniqui. (versetti 190-193)   Continue reading

I Versetti del Corano sull’ omosessualità

 

Dopo i fatti di Orlando e il dibattito che si è aperto sul rapporto fra
l’ Islam, il Corano e l’ omosessualità ecco i versetti del Corano che vi riferiscono:

80 E quando Lot disse al suo popolo: « Vorreste commettere un’infamità che mai nessuna creatura
ha mai commesso?Vi accostate con desiderio agli uomini piuttosto che alle donne. Sì, siete un popolo di trasgressori». 82 E in tutta risposta il suo popolo disse: « Cacciateli dalla vostra città!
Sono persone che vogliono esser pure! ». ( Sura 7)

Fra tante creature, volete proprio unirvi ai maschi? Volete abbandonare le mogli che il vostro Signore ha creato per voi. Siete davvero un popolo di trasgressori ( Sura 26,165)

Vi accosterete per lussuria agli uomini anziché alle donne? Sete davvero un popolo di ignoranti. ( Sura 27,55)

Ricorda Lot quando disse al suo popolo: “ In verità, voi commettete una turpitudine che nessuno ha mai commesso prima di voi. Vi accostate infatti ai maschi, tendete agguati ai viandanti e nelle vostre riunioni commettete turpitudine” ( Sura 29, 28-29)

Se alcune delle vostre donne commettono turpitudini, portate quattro di voi a testimoniare conto di loro, e se questi testimoniano sulla verità del fatto rinchiudete le colpevoli in casa finché le colga la morte e Dio offra loro una via di salvezza. ( Sura 4,15)*    Continue reading

Una riflessione sul velo Islamico

 

Coloro che sono nati nei paesi democratici non possono sapere a che punto i diritti che a loro sembrano del tutto naturali sono inimmaginabili per altri che vivono nelle teocrazie islamiche. Avrei meritato, come qualsiasi essere umano, di essere nata in un Paese democratico, non ho avuto questa fortuna, allora sono nata ribelle. Ma che cos’è portare il velo, abitare un corpo velato? Cosa significa venire condannata a essere chiusa in un corpo velato perché femminile? Chi ha il diritto di parlarne?

Avevo tredici anni quando la legge islamica si è imposta in Iran sotto la ferula di Khomeini rientrato dalla Francia con la benedizione di molti intellettuali francesi. (…)     Continue reading

La donna nell’ Islam

 

La posizione della donna nell’ Islam, codificata dal Corano, è di netta inferiorità e subordinazione all’ uomo, per questo diventa difficile comprendere l’ enfasi con cui le donne italiane che si convertono ne parlano.
A questo proposito basterebbe citare la Sura 4:

“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele*. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”

Nella Sura 2 si legge:

“ Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono a loro superiori”

A commento riprendo un articolo che apparve a suo tempo, (2012), su : Basta Bugie n° 262

L‘AFFERMAZIONE SULLA INFERIORITÀ DELLA DONNA RISPETTO ALL’UOMO, HA CONSEGUENZE IMPORTANTI PER LA VITA DI TUTTI I GIORNI
Non ci si riferisce qui alle disuguaglianze che possono esistere a livello sociologico tra uomo e donna, queste sono purtroppo diffuse in tutte le società, nel mondo musulmano come in altre culture o civiltà. È necessario parlare della disuguaglianza giuridica, che ha delle conseguenze durature perché è normativa, spesso impedendo o comunque ritardando qualunque adeguamento alla mentalità dei musulmani e delle musulmane di oggi. […]   Continue reading