Nonostante le condanne degli organismi che rappresentano il mondo islamico, il terzo attentato che colpisce, in due mesi, la Gran Bretagna conferma tutte le criticità dei Paesi europei alle prese con un terrorismo che, inevitabilmente, gode di ampi appoggi nell’estremismo islamico, sostenuto dalle monarchie sunnite del Golfo e ormai diffuso in modo capillare in Europa e quasi mai contrastato con efficacia dagli Stati che hanno persino rinunciato a incarcerare i foreign fighters di ritorno da Iraq e Siria e a perseguire i tanti predicatori e imam che inneggiano a violenza e sharia. Continue reading
Islam
Il partito musulmano vuole un posto in RAI
“Hamza Piccardo, fondatore della costituente islamica, cioè l’ organismo che si propone di dare una rappresentanza eletta ai fedeli islamici italiani e che organizza da qualche settimana congressi sul territorio italiano, onde mobilitare i potenziali aderenti.
Piccardo si sforza di dire che : “non sono un partito, fanno di tutto per sembrarlo”. Per esempio hanno già puntato la preda che fa gola a tutti gli schieramenti politici, ovvero la televisione. Sì avete capito bene. I musulmani vogliono un posto in RAI. (…) Continue reading
Condannato per blasfemia finisce in prigione il governatore cristiano di Jakarta, Indonesia
L’Indonesia, il paese musulmano più popoloso al mondo, sta scivolando sempre di più verso il fondamentalismo. E la condanna per blasfemia di Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama a due anni di carcere purtroppo lo conferma. Ahok è cristiano ed è il governatore uscente di Jakarta. L’accusa di blasfemia, del tutto infondata, gli ha fatto perdere le elezioni ad aprile a danno del candidato musulmano Anies Rasyid Baswedan, appoggiato dagli estremisti islamici.
L’ACCUSA DI BLASFEMIA. Nel settembre del 2016, in campagna elettorale, Ahok disse durante un comizio che chi usa il versetto coranico Al-Maidah 51 («O voi che credete, non prendete come alleati ebrei e cristiani») per sostenere che i musulmani non possono votare un cristiano alle elezioni «travia l’islam». In effetti, gruppi di estremisti islamici da mesi continuavano a dire che un paese musulmano non può essere guidato da un cristiano. Ahok, ricordando che l’Indonesia è una nazione laica dal punto di vista della Costituzione, invitava invece a non usare la religione per scopi politici. Continue reading
Parlano alcuni delle centinaia di musulmani che si battezzano ogni anno in Europa – “In Gesù abbiamo trovato amore e pace”
L’affluenza di immigrati e rifugiati dal Medio Oriente in Europa, che fuggono da guerra e povertà, ha provocato un effetto che nessuno si aspettava: un’ondata di conversioni al cristianesimo.
In Francia lo scorso anno sono stati battezzati nella fede cattolica 200 musulmani, il doppio rispetto agli anni precedenti. In Germania, nell’ultima Pasqua solo ad Amburgo hanno ricevuto il Battesimo 196 ex musulmani. In Danimarca sono stati 100… E le cifre aumenterebbero se si considerassero i Battesimo degli adulti nelle Chiese protestanti.
Provengono da Iran, Siria, Afghanistan… La maggior parte di loro ha iniziato a interessarsi al cristianesimo nel suo periplo verso l’Europa, dopo il passaggio per la Grecia o i Paesi dell’Est, entrando in contatto con organizzazioni e volontari di ispirazione cristiana o trovandosi improvvisamente in un continente con un innegabile sfondo culturale cristiano. Altri hanno avuto i primi contatti con la fede in Gesù nel loro Paese, attraverso Internet.
Ce ne siamo dovuti andare Continue reading
L’ Islam prima degli Illuministi
“Maometto, non predetto; Gesù Cristo, predetto. Maometto, che uccide; Gesù Cristo che lascia uccidere i suoi. Maometto che vieta di leggere; gli apostoli che comandano di leggere. Infine, il contrasto è tale che, se Maometto ha scelto la via del successo umano, Gesù Cristo scelse quella di perire umanamente; e, invece di concludere che siccome Maometto è riuscito, Gesù Cristo doveva fare altrettanto, bisogna dire che, siccome Maometto riuscì, Gesù Cristo doveva perire”.
Blaise Pascal, filosofo, matematico, fisico, pensiero n° 365 citato da Francesco Agnoli in: La nuova Bussola Quotidiana
Islam, mentre papa Francesco si avvicina all’Egitto, Benedetto XVI rilancia la lezione di Ratisbona
È certo una coincidenza dovuta alla ricorrenza del compleanno e a un conseguente simposio, ma non può essere casuale il potente messaggio di Benedetto XVI a pochi giorni dall’importante visita di papa Francesco in Egitto. Succede infatti che in occasione del 90esimo compleanno del papa emerito, caduto il giorno di Pasqua, si sia tenuto a Varsavia il 19 arile, nella sede della Conferenza episcopale polacca, un Simposio dedicato a “Il concetto di Stato nella prospettiva dell’insegnamento del cardinale Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”.
Per l’occasione, lo stesso Ratzinger ha inviato un messaggio che, pur breve, afferma un concetto fondamentale, anzi un giudizio esplosivo che ancora una volta fa a fette il politicamente corretto riguardo ai rapporti tra Occidente e islam. Nel messaggio Benedetto XVI parla di «una questione essenziale per il futuro del nostro Continente». E spiega: «Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello Stato e il sorgere di uno Stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici, conduce il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello Stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle». Continue reading
Al Azhar e i diritti dei cristiani nel mondo islamico
A poche settimane dal viaggio di Papa Francesco in Egitto, la più autorevole università sunnita ha difeso diritti uguali per cristiani e musulmani. Ma nel mondo arabo-islamico, le minoranze religiose soffrono. Tutte le Costituzioni impongono restrizioni: divieto di raduni comunitari; a cambiare religione; ad assumere alte cariche di governo. L’emarginazione sta portando alla fuga dei cristiani dal Medio oriente.
Milano (AsiaNews) – Il riconoscimento della piena eguaglianza dei diritti verso ogni cittadino, a qualunque fede egli appartenga, è certo una delle proposte più coraggiose e suggestive uscite dal congresso svoltosi all’università Al Azhar del Cairo lo scorso mese. Continue reading
Magdi Allam: “Il rettore del Cairo è un losco figuro, ma il Papa lo omaggia”
I prossimi 28 e 29 aprile il Papa sarà in Egitto per un viaggio che si annuncia molto impegnativo. Incontrerà infatti, il rettore dell’ ateneo sunnita del Cairo e il presidente della repubblica di Egitto. Il rettore è la massima autorità religiosa musulmana sunnita. Sul significato del viaggio, la Fede Quotidiana ha intervistato il noto giornalista Magdi Cristiano Allam.
Allam, che cosa pensa di questo viaggio?
” Certamente è una tappa importante, ma non penso che si approderà a nulla di concreto o grandi risultati”.
Perchè?
” Perché il problema islam è senza soluzione. Bisogna saggiamente prenderne atto. L’ islam è una realtà immutabile nel tempo e nello spazio, punto e basta”.
Eppure negli ambienti musulmani moderati si parla di dialogo con il mondo cattolico… Continue reading
L’avanzata politica dell’Islam in Italia e in Europa
Lo scorso 1 febbraio il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha presentato soddisfatto la firma del Patto nazionale per un Islam italiano, siglato con i rappresentanti delle associazioni e della comunità islamiche del nostro Paese, definendolo «un atto particolarmente importante, un documento che riguarda il presente e il futuro dell’Italia attraverso il dialogo interreligioso».
Un patto che, secondo le parole dello stesso ministro, rappresenta un «passaggio cruciale» che predispone le parti «ad un percorso per arrivare all’intesa con lo Stato». Presupposto dell’accordo, spiega infatti Minniti, «è quello di dire con grande chiarezza che tutti i firmatari si impegnano a ripudiare qualunque forma di violenza e terrorismo».
Il ministro dell’Interno ha quindi illustrato i principali punti del Patto, che impegnano rispettivamente le associazioni islamiche e le nostre istituzioni, mettendo in guardia dal non commettere il “marchiano” errore di assimilare immigrazione e terrorismo: «è un grave errore l’equazione tra immigrazione e terrorismo, l’ho ripetuto più volte (…) è un grave errore dire che non c’è nessun rapporto tra integrazione e terrorismo, come dimostrato in maniera evidente da Charlie Hebdo in poi». Continue reading
Basta fumo negli occhi: il terrorismo è islamico Così l’Europa cova i suoi piccoli califfati
Ancora una volta ci troviamo a commentare un attentato terroristico di matrice islamica. Molto è già stato detto, ma c’è un aspetto grottesco che è bene mettere in luce: la gara in corso tra istituzionI, autorità pubbliche e media per sminuire o addirittura nascondere il collegamento tra gli atti terroristici e la loro natura islamica. Come era già successo per gli ultimi attentati in Germania, Belgio e Francia, è successo anche questa volta. Continue reading