La famiglia comunità della memoria – incontro con i genitori dei bambini che hanno celebrato la prima Comunione.

I vostri bambini hanno partecipato per la prima volta pienamente all’ Eucaristia ricevendo Gesù realmente presente nel Pane Eucaristico.
Con loro nell’ itinerario che percorreremo quest’anno cercheremo di fare “memoria” di questo incontro/ evento che si rinnova in ogni Messa, in ogni comunione che riceviamo cercando di trasmettere che tutto deve poi trovare concretezza nella vita.
In una frase potremmo dire così: “ Portare la vita nella Messa, ma per portare la Messa nella vita”.

Fare memoria non è poi solamente ricordare in modo asettico, ma diventa un prendere consapevolezza, con una modalità che noi oggi abbiamo perso, di realtà, valori, che porteranno poi a creare un’ identità. In altre parole ad avere coscienza di ciò che siamo. Vorrei sottolineare molto queste piccole parole: “ ciò che siamo”. È, importantissimo sapere chi sei. Oggi ciò è molto insidiato in un contesto di relativismo in cui si mette in discussione la stessa identità della persona umana con tutto ciò che ne consegue: etica, valori,. Anche i sentimenti sono accantonati per lasciare spazio all’ emozionalità.

In un contesto del genere è importante invece recuperare il senso della memoria e il far memoria!

“Nella vita metropolitana dei nostri giorni stentano assai a prodursi quei processi di tradizione da una generazione all’altra, ai quali era un tempo legata l’iniziazione dei figli alla fede, e più in generale ai significati elementari del vivere.”

È quindi importante che la famiglia
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Figli a cosa educare e come?

Qualcuno un po’ di tempo fa’ qualcuno mi chiedeva a cosa educare i figli e come mantenere vivo il loro interesse.
Premesso che la ricetta non è sempre la stessa, perché ogni figlio non è la fotocopia dell’ altro,
tutt‘altro, ho pensato e con molta umiltà vorrei proporre …

Educare a cosa/ o a che cosa …:

La vita è un dono da accogliere,
stupirsi, più che stupire,
scoprire i pregi degli altri, più che i difetti,
dare è più che ricevere,
ascoltare, più che parlare,
saper attendere per apprezzare il valore delle cose,
guardare il “cielo”, con i piedi piantati in terra,
prima dei diritti vi sono i doveri,
dopo un temporale, viene l’ arcobaleno,
le persone valgono più delle cose,
essere umili e miti non è essere deboli,
essere violenti non è essere forti,
servire non è servilismo,
tenerezza fa rima con dolcezza,
sconfitte e sofferenze fanno parte della vita,
perdonare non vuol dire non chiamare male ciò che è male,
che l’ amore non si “fa”, ma si vive,
che non vi è amore più grande che dare la vita … per chi si ama…
che Gesù ha dato la sua vita per noi,
che Dio è amore!

E, mentre fai tutto questo … PREGA!

dqy

Lettera ai genitori dei Cresimandi.

 

Cari genitori

Domenica prossima sarà un giorno importante per i vostri figli, ma anche per tutti noi, che li abbiamo seguiti in questi anni con l’affetto e la fiducia che, con l’aiuto del Signore, crescendo riusciranno a fare del bene nella loro vita ed essere un po’ “ benedizione” per gli altri!

In questa fiducia noi li affidiamo al Signore! Proprio come qualcuno che parte per un viaggio. Gli sono state fatte le ultime raccomandazioni, lo abbiamo aiutato a mettere lo zaino sulle spalle e lo guardiamo allontanarsi mentre gli occhi si fanno umidi e viene un nodo in gola e lo stomaco si chiude.
Affidati al Signore Gesù e allo Spirito Santo, continueremo a pregare per loro, ma anche per voi perché non pensiate che tutto sia finito.

L’età in cui stanno entrando è complessa, anche se sembra prevalere la superficialità, l’ essere a volte un po’ fuori, il prendere tutto con approssimazione, oppure il rinchiudersi in se contestando tutto e tutti, cercando di fuggire una realtà che sentono difficile e non riescono a decifrare nella sua complessità!
Hanno necessità di punti di riferimento credibili. È qui, dove voi non potete mancare, non trascurando l’aspetto spirituale. È bello che i nostri ragazzi sappiano fare tante cose, avere tante competenze, ma se noi non offriamo loro nient’altro, se neghiamo l’aspetto spirituale, ci occupiamo dei dettagli dell’esistenza.
In talune culture, il processo di questo centro spirituale è semplicemente chiamato: “Imparare a essere umani”. Per noi questo centro è una persona: Gesù Cristo e il Vangelo, noi abbiamo cercato di farglielo scoprire, ma ora tocca a voi continuare quello che abbiamo iniziato!
Tocca a voi continuare a riempire di significato quelle parole che loro hanno sentito in questi anni di cammino. Parole come: Dio, Padre, Gesù, Amore, Perdono, Attesa, Speranza, Perdono, Messa, Spezzare il pane, Sacrificio, Dono, Risurrezione, Vita Eterna.

Sì caro genitore tocca proprio a te, anche se hai dei dubbi riguardo alla fede, se in fondo non credi mica tanto, se sei in una situazione familiare che è quella che è … devi continuare ad accompagnare tuo figlio, spetta a te perché sei genitore … alla fine ci sei tu, non puoi delegare, ma sempre chiedere aiuto!

Anche per voi la nostra preghiera! Possiate con l’aiuto del Signore, guidati dallo Spirito Santo far scoprire la bellezza di credere in Gesù!
Con tanti di voi abbiamo fatto un pezzo di strada assieme, vi sono grato, vi affido tutti al Signore della Misericordia, della vita e della Speranza, vi benedico con affetto e … grazie della vostra pazienza!

qy diac.

Ricevete lo Spirito Santo. (Gv 20,22 ) – seconda parte

“ Coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio” ( Rm 8,14 ). Il problema, più che rivendicare per me la presenza di questa guida estrosa e infallibile, è di lasciarmi da lui effettivamente condurre. Nel mio cuore devo chiedere ogni giorno la docilità ai suoi impulsi, senza vantarlo di fronte ai miei fratelli come
l’ ispiratore e il garante dei miei atti. Troppe volte mi sono avveduto che molto ciò che nel passato ho detto e fatto con aria ispirata e sicurezza carismatica era in realtà più frutto della mia ostinata insipienza che
dell’ illuminazione di Dio. Uno ha il dovere di essere stupido in proprio, senza rischiare di coinvolgervi la terza persona divina.         Continue reading

Ricevete lo Spirito Santo ( Giovanni 20,22 ) – parte prima.

L’ Spirito Santo anima tutta la vita ecclesiale: il battesimo, l’ eucaristia, la remissione dei peccati, la testimonianza cristiana, la custodia della Rivelazione e la sua comprensione sempre nuova e crescente, la vita di carità, la tensione verso il mondo futuro.
Ogni evento salvifico trova in lui il segreto protagonista. È il vincolo tenace e silenzioso che ci connette con il Risorto. “ Ricevete lo Spirito santo”, è parola eterna che il Signore Gesù dalla destra del Padre non finisce di pronunciare e proprio da questa Pentecoste perenne nasce, sussiste e vive la Chiesa.

“ Ricevete”       Continue reading

Io vado avanti come un asino … dedicato a tutti i catechisti .. in crisi

Io vado avanti come un asino…
Sì, proprio come quell’animale che un dizionario biblico così descrive: “L’asino della Palestina è molto vigoroso, sopporta il caldo, si nutre di cardi; ha una forma di zoccoli che rende molto sicuro il suo incedere, costa poco il mantenerlo. I suoi soli difetti sono la caparbietà e la pigrizia”.
Io vado avanti come quell’asino
di Gerusalemme,
che, in quel giorno della festa degli ulivi,
divenne la cavalcatura regale e pacifica del Messia.
Io non sono sapiente,
ma una cosa so:   Continue reading

Preparazione al Battesimo – Scheda n 3: La preghiera

Dopo i riti esplicativi vi è la consegna del Padre Nostro, la preghiera con cui noi  ci rivolgiamo a Dio chiamandolo Padre. È la preghiera che ci insegnato Gesù stesso.

CHE COS’E’ LA PREGHIERA?

« Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo, è un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia” ».( S. Teresa di Gesù bambino)

« La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni convenienti ». Da dove partiamo pregando? Dall’altezza del nostro orgoglio e della nostra volontà o « dal profondo » (Sal 130,1) di un cuore umile e contrito? È colui che si umilia ad essere esaltato. L’umiltà è il fondamento della preghiera. « Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare » (Rm 8,26). L’umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: l’uomo è un mendicante di Dio.

Possiamo invocare Dio come « Padre » perché ci è rivelato dal Figlio suo fatto uomo e perché il suo Spirito ce lo fa conoscere.

Quando preghiamo il Padre, siamo in comunione con lui e con il Figlio suo Gesù Cristo.26 È allora che lo conosciamo e lo riconosciamo in uno stupore sempre nuovo. La prima parola della Preghiera del Signore è una benedizione di adorazione, prima di essere un’implorazione. Questa è infatti la gloria di Dio: che noi lo riconosciamo come « Padre », Dio vero. Gli rendiamo grazie per averci rivelato il suo Nome, per averci fatto il dono di credere in esso e di essere inabitati dalla sua presenza.

Possiamo adorare il Padre perché egli ci ha fatti rinascere alla sua vita adottandoci come suoi figli nel suo Figlio unigenito: per mezzo del Battesimo, ci incorpora al corpo del suo Cristo, e, per mezzo dell’unzione del suo Spirito che scende dal Capo nelle membra, fa di noi dei « cristi » (unti).

Questo dono gratuito dell’adozione esige da parte nostra una conversione continua e una vita nuova. Pregare il Padre nostro deve sviluppare in noi due disposizioni fondamentali: il desiderio e la volontà di somigliargli. Creati a sua immagine, per grazia ci è restituita la somiglianza e noi dobbiamo corrispondervi.

« Bisogna che, quando chiamiamo Dio “Padre nostro”, ci ricordiamo del dovere di comportarci come figli di Dio ».*

 

« Non potete chiamare vostro Padre il Dio di ogni bontà, se conservate un cuore crudele e disumano; in tal caso, infatti, non avete più in voi l’impronta della bontà del Padre celeste ».*

« È necessario contemplare incessantemente la bellezza del Padre e impregnarne l’anima ».* ( note 30,31,32 al n° 2784 del CCC)

« Padre nostro: questo nome suscita in noi, contemporaneamente, l’amore, il fervore nella preghiera, […] ed anche la speranza di ottenere ciò che stiamo per chiedere […]. Che cosa infatti può Dio negare alla preghiera dei suoi figli, dal momento che ha loro concesso, prima di tutto, di essere suoi figli? ».( nota 34 n°2785 del CCC)

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In sintesi dal CCC

 L’iniziazione cristiana si compie attraverso l’insieme di tre sacramenti: il Battesimo, che è l’inizio della vita nuova; la Confermazione, che ne è il rafforzamento; e l’Eucaristia, che nutre il discepolo con il Corpo e il Sangue di Cristo in vista della sua trasformazione in lui.

 

1276 « Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato » (Mt 28,19-20).

 

1277 Il Battesimo costituisce la nascita alla vita nuova in Cristo. Secondo la volontà del Signore esso è necessario per la salvezza, come la Chiesa stessa, nella quale il Battesimo introduce.

 

1278 Il rito essenziale del Battesimo consiste nell’immergere nell’acqua il candidato o nel versargli dell’acqua sul capo, mentre si pronuncia l’invocazione della Santissima Trinità, ossia del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

1279 Il frutto del Battesimo o grazia battesimale è una realtà ricca che comporta: la remissione del peccato originale e di tutti i peccati personali; la nascita alla vita nuova mediante la quale l’uomo diventa figlio adottivo del Padre, membro di Cristo, tempio dello Spirito Santo. Per ciò stesso il battezzato è incorporato alla Chiesa, corpo di Cristo, e reso partecipe del sacerdozio di Cristo.

 

1280 Il Battesimo imprime nell’anima un segno spirituale indelebile, il carattere, il quale consacra il battezzato al culto della religione cristiana. A motivo del carattere che imprime, il Battesimo non può essere ripetuto.86

 

1281 Coloro che subiscono la morte a causa della fede, i catecumeni e tutti gli uomini che, sotto l’impulso della grazia, senza conoscere la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà, possono essere salvati anche se non hanno ricevuto il Battesimo.87

 

1282 Fin dai tempi più antichi, il Battesimo viene amministrato ai bambini, essendo una grazia e un dono di Dio che non presuppongono meriti umani; i bambini sono battezzati nella fede della Chiesa. L’ingresso nella vita cristiana introduce nella vera libertà.

 

1283 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la liturgia della Chiesa ci invita a confidare nella misericordia di Dio, e a pregare per la loro salvezza.

 

1284 In caso di necessità, chiunque può battezzare, a condizione che intenda fare ciò che fa la Chiesa, e che versi dell’acqua sul capo del candidato dicendo: « Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ».

 

Affidamento dei figli a Maria e Giuseppe

Beata Vergine Maria,  volgi il tuo sguardo materno su questi bimbi

che saranno rigenerati alla vita soprannaturale mediante il Battesimo, e diventeranno figli di Dio ed eredi del Cielo; ma ricordati che nello stesso tempo sono anche figli tuoi, Maria.

In questo momento Gesù ti ripete quelle memorabili parole: “Madre, ecco tuo figlio”!. Accettali  perciò sotto la tua speciale protezione totalmente e per sempre. Custodiscili e difendili come tua proprietà , e compi verso di loro la tua missione di Madre, affinché per mezzo tuo crescano  buoni e santi.

Difendili da tutti i pericoli dell’anima e del corpo e possano un giorno essere partecipi della vita eterna nella gloria del cielo.

E tu, Giuseppe, unisciti alla tua dilettissima sposa nel prenderti cura di questi nostri figli, come un giorno facesti con il Figlio di Dio. Amen.

(qydiacdon)

 

 

 

Preparazione al Battesimo – Scheda 2: il rito

Dopo la Risurrezione dei morti Gesù chiede esplicitamente ai discepoli di annunciare il Vangelo a tutte le nazioni e di battezzare chi aderisce alla predicazione, (…) il Battesimo è l’ unico modo che gli uomini e le donne hanno di diventare discepoli del Signore, di appartenere alla Chiesa, di diventare concittadini dei santi.

È il sacramento che ci introduce alla vita intima con Dio, in Gesù, nello Spirito.

 Il Battesimo dei bambini manifesta il desiderio dei genitori di trasmettere ai propri figli il dono più prezioso che essi hanno ricevuto: la vita di Dio. (…), la fede.

È bello che due genitori cristiani   Continue reading

Preparazione al Battesimo -Scheda 1: La fede.

Perché chiedete il Battesimo di vostro Figlio/a?

È una domanda un po’provocatoria, ma non scontata! La faccio per  cercare di vedere assieme a voi le motivazioni di una scelta, che sono importanti.

Il Battesimo è un Sacramento, vuol dire quindi la comunicazione e la partecipazione ad una realtà che va al di là dell’ ordinario che noi viviamo!

Non tutti sono battezzati, non tutti sono credenti, non tutti sono cristiani …   Continue reading

L’ Eucaristia e la famiglia, Chiesa domestica. Incontro con i genitori dei bambini della 1 Comunione.

In questo nostro percorso, nel quale  abbiamo riflettuto assieme su alcuni aspetti che riguardano la famiglia, come: La famiglia chiesa domestica, La famiglia e la preparazione alla Pasqua vorrei dedicare questa mia riflessione al rapporto che c’è fra l’ Eucaristia, la Messa e la vita famigliare. Questo non solo perché i vostri bimbi celebreranno il sacramento dell’ Eucaristia per la prima volta, ma perché  vi è davvero una forte relazione fra ciò che è la famiglia e ciò che vive la famiglia e la Messa.

Voi tutti sapete che è in corso il Sinodo sulle famiglie, che si occupa delle “Sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della Evangelizzazione”,  ma che non si esaurisce, come intendono farci credere i media solo sull’ ammissione dei divorziati risposati o conviventi alla comunione eucaristica, anche se questo è uno dei temi, certamente difficile e delicato che i padri sinodali si troveranno ad affrontare, ma perché, oggettivamente la famiglia si trova in un momento difficile. Da varie parti l’ istituzione familiare è attaccata e ancora di più la famiglia come è proposta nella tradizione biblica cristiana. Le varie risoluzioni che vengono proposte in ambito europeo, nelle legislazioni nazionali, un contesto culturale giorno dopo giorno stanno tentando di sgretolare quello che è uno dei fondamenti della società.

In questo panorama i cristiani sono chiamati alla testimonianza della famiglia fondata sul sacramento del matrimonio, indissolubile, fedele, fecondo, sacramento del vincolo che unisce Cristo alla Chiesa.

“ Ecco perché la famiglia trova nell’ Eucaristia il cibo che la sostiene, la forza per rimanere uniti, per affrontare le difficoltà e i problemi quotidiani alimentati dalla fede e dalla preghiera assieme” e dalla forza che viene dall’ unione sacramentale con il Signore Gesù nella S. Comunione.

L’ Eucaristia, la Messa è difficile da comprendere, specialmente per i bimbi …

È una frase che ho sentito dire spesso, anche da parte dei catechisti. Allora si tenta di moltiplicare, di inventare anche segni per mediare, per spiegare.

Tutti aiuti, che possono andare bene, ma che spesso vengono posti a prescindere da quello che è il fatto fondamentale: la Messa è un esperienza di un incontro di fede e d’ amore!

Se è un esperienza di fede non tutto potrà essere riportato e ricondotto alle nostre categorie. Non sarà possibile spiegarla attraverso un ragionamento logico/ deduttivo perché la fede, in quanto tale va oltre l’ umanamente percepibile, anche se ciò che è tipicamente umano non viene annullato ma proiettato e inserito in una dimensione oltre, ulteriore, quella soprannaturale, quella divina.

Spesso non si prende in considerazione quella che è l’ esperienza che si vive in famiglia con  gli atteggiamenti e i segni che l’ accompagnano. Cercherò, quindi di stabilire un parallelismo fra questi atteggiamenti e segni e la celebrazione Eucaristica.

Ritrovarsi

Avviene ancora prima dell’inizio della celebrazione. Persone che vengono da contesti e situazioni diverse, da luoghi diversi, diversi per età e per estradizione sociale, per idee e professione, eppure tutti

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