Dialogare nella “diversità”: accade in alcune parrocchie di Reggio-Emilia

Sull’ultimo mensile parrocchiale “Insieme”, a cura dell’Unità Pastorale di Santa Maria degli Angeli in Reggio-Emilia che contiene al suo interno ben cinque, è stato pubblicato un articolo a firma di Giovanni Dazzi, dall’eloquente titolo “In parrocchia a Reggio vogliamo pregare insieme nella ‘diversità’ “.

Da notare è che l’articolo in questione è stato rilanciato anche da alcuni portali LGBT che trattano di Fede e omosessualità; ma prima di passare ai contenuti di esso apriamo una brevissima parentesi sull’autore di esso, tale Giovanni Dazzi.

Giovanni Dazzi, reggiano, è un infermiere ma è pure un insegnate di religione, e ha insegnato qualche anno all’Istituto Superiore Bus Pascal di R.E.; pubblicamente favorevole all’omosessualità e a tutto ciò che ne consegue. Sul suo profilo Facebook ( e proprio per questo ci sentiamo di affermare che non diciamo nulla di segreto od indicibile ) manifesta tranquillamente il suo appoggio alle c.d. “unioni civili”, criticando aspramente la visione che la Chiesa “dottrinale” ha di esse, servendosi poi di pensatori e presbiteri scomunicati, o comunque assolutamente lontani dall’insegnamento della Chiesa.     Continue reading

La Pontificia Accademia per la Vita introduce il “gender” nel proprio statuto

La Pontificia Accademia per la Vita (PAV) adotta il linguaggio “gender” nel proprio statuto scrivendo come sia suo compito studiare “il rispetto reciproco fra generi e generazioni”. Tale sorprendente ed incomprensibile rivoluzione linguistica, difficilmente imputabile ad una svista, è stata resa nota lo scorso 4 novembre, in occasione della pubblicazione del nuovo regolamento del più importante organismo pro-life vaticano, istituito nel 1994 da Giovanni Paolo II.

“GENDER MAINSTREAM”
L’adozione delle categorie “genderiste” all’interno dello statuto vaticano è un fatto clamoroso ed emblematico di quanto il “gender mainistream” sia riuscito a penetrare ovunque, finanche all’interno delle stesse strutture ecclesiastiche.

La revisione dello statuto in “salsa gender”, messa in atto dal suo neopresidente, monsignor Vincenzo Paglia, fresco di nomina di Papa Francesco, ha per oggetto il paragrafo § 3 completamente revisionato, dell’articolo 1, all’interno del “Titolo I – Natura e finalità”, dove si legge:    Continue reading

Solidarietà a padre Cavalcoli: la lettera dei 223

Gentile direttore,
siamo un gruppo di persone accomunate dalla fede cattolica e desiderose di manifestare solidarietà a padre Giovanni Cavalcoli per gli attacchi subiti in questi giorni, dopo la sua risposta a un ascoltatore di Radio Maria sul corretto modo di inquadrare teologicamente i disastri naturali.

Riteniamo che si tratti di attacchi ingiusti, che si sarebbero potuti evitare con un po’ di buonsenso: sarebbe bastato leggere il discorso integrale fatto da padre Cavalcoli. Molti media hanno preferito ignorare quel discorso, deformandone il senso per vendere più facilmente “la notizia” al pubblico. Padre Cavalcoli non ha collegato il terremoto alle unioni civili (una legge che riteniamo comunque ingiusta, perché va contro quell’ineliminabile pilastro della vera uguaglianza che si chiama diritto naturale), rispetto a cui si è limitato a dire che “creano molta difficoltà a noi credenti”.

Ha invece ricordato che i disastri naturali “sono una conseguenza del peccato originale”, chiarendo inoltre che quello che chiamiamo “castigo divino” (il cui significato teologico è già stato approfondito su questo quotidiano dal domenicano padre Giorgio Carbone, che invitiamo a leggere perché spiega il concetto con semplicità) non va inteso “nel senso afflittivo, ma nel senso di richiamo alle coscienze”.      Continue reading

Si richiama alla Bibbia: pesanti sanzioni ad una deputata francese

Incredibile! L’on. Christine Boutin, presidentessa del Partito Cristiano Democratico, già deputata dell’Assemblea Nazionale in Francia ed ex-ministro per l’Abitazione col governo Fillon I, è stata condannata ad una sanzione di 5 mila euro semplicemente per aver definito le relazioni omosessuali ricorrendo alle parole della Sacra Scrittura. Non solo: dovrà anche indennizzare con altri 2 mila euro le associazioni Mousse e Il Rifugio, entrambe appartenenti all’orbita Lgbt, presentatesi al processo come parte lesa.    Continue reading

Spagna, è ormai gendercrazia: studenti delatori e liste di proscrizione se il prof non applica la legge

Fra le elezioni negli Stati Uniti per ii nuovo presidente, il referendum in Italia, e, purtroppo, l’ emergenza terremoto si rischia di abbassare la guardia sulla sistematica diffusione dell’ ideologia gender nelle scuole, fra i nostri giovani, nell’ etica e nel tessuto culturale attuale. Non abbassiamo la guardia! Facciamo ciò che è possibile perchè non accada quello che sta avvenendo in Spagna (dqy)

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La gendercrazia che si è instaurata in Spagna sta procedendo a larghe falcate verso la sua piena applicazione. Presto nelle scuole di ogni ordine e grado avremo studenti delatori nei confronti degli insegnanti che non applicheranno le nuove direttive dettate dall’assemblea di Madrid attraverso la cosiddetta legge Cifuentes, dal nome del governatore dell’assemblea autonoma madrileña, che ha licenziato una legge che sta già mietendo numerose vittime.

Il mese scorso all’apertura della scuola era finito nel mirino il Collegio Juan Pablo II, il cui preside aveva commesso l’imperdonabile errore nel corso di una comunicazione scuola-famiglia di denunciare la legge Cifuentes che avrebbe limitato la libertà di educazione delle scuole e dei genitori. Erano insorte molte associazioni Lgbt che aveva chiesto alla presidenta di applicare le sanzioni previste dalla legge.    Continue reading

Cavalcoli querelato per diffamazione. (dalle associazioni LGBTI)

L’Associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale pubblica un comunicato stampa in merito alle famose frasi di Padre Cavalcoli pronunciate a Radio Maria: “La frase pronunciata ai microfoni di Radio Maria, secondo la quale il terremoto sarebbe un castigo divino per le unioni civili, ha suscitato imbarazzo e dissenso da parte del Vaticano. In molti, tra vescovi e cardinali, si sono precipitati a sconfessare l’idea del Dio vendicativo e a chiedere scusa ai terremotati. Nessuno, tuttavia, ha voluto affrontare il punto nodale della questione, chiedendo scusa anche alle persone LGBTI.   Continue reading

Terremoti e castighi divini

A partire dal 24 agosto di quest’anno l’Italia è stata colta da una serie di violente scosse sismiche, che dopo due mesi, non accennano a diminuire. Le scosse, secondo i sismologi, sono state migliaia, di intensità e magnitudine diversa. Fino ad oggi hanno provocato un numero limitato di vittime, ma gravi danni alle chiese e agli edifici pubblici e privati, privando dei loro beni e delle loro case decine di migliaia di italiani.

La scossa del 30 ottobre, la più grave dopo quella del 24 agosto, si è avvertita in tutta Italia, da Bari a Bolzano e ha avuto il suo simbolo nel crollo della cattedrale di Norcia. La notizia della distruzione della Basilica ha fatto il giro del mondo. Della chiesa sorta sulla casa natale di san Benedetto rimane solo una fragile facciata. Tutto il resto è scomparso in una nuvola di polvere. Molti mass media, come l’americana Cnn, hanno sottolineato il carattere simbolico dell’evento, scegliendo, l’immagine della cattedrale crollata per l’homepage dei loro siti.    Continue reading

Dio perdona, il Vaticano no: terremoto e castigo divino, fulmini su Radio Maria (Chiarezza a proposito di “castigo divino e terremoto”)

E alla fine toccò anche a Radio Maria entrare nel mirino dei nuovi giudici implacabili che puniscono inesorabilmente quanti non si sottomettono alla dura legge della Misericordia. Fatto senza precedenti, è stato addirittura il numero 2 della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, a intervenire pesantemente per ammonire Radio Maria a «correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco specie nell’anno giubilare». Parole che sono pietre per una emittente che, pur di dimostrare fedeltà agli indirizzi pastorali di papa Francesco, ha eliminato dalla conduzione diversi collaboratori di peso. Ma cosa avrà combinato il buon padre Livio Fanzaga per meritare questa reprimenda?

In realtà padre Livio c’entra poco, il “crimine” è stato commesso da padre Giovanni Cavalcoli, teologo domenicano, durante la sua trasmissione lo scorso 30 ottobre. Secondo l’Espresso, che per primo ne ha dato notizia, padre Cavalcoli avrebbe detto che il recente terremoto è conseguenza dell’approvazione della legge sulle unioni civili. Da qui lo scatenarsi della bagarre, l’intervento di monsignor Becciu e a ruota altri vescovi, e controreplica di Cavalcoli che invita tutti a ripassare il catechismo. Ma ricostruiamo tutta la vicenda.

PADRE CAVALCOLI    Continue reading

Lutero: in ginocchio 500 anni dopo

Lo diciamo con profondo dolore. Sembra una nuova religione quella che è affiorata il 31 ottobre a Lund nel corso dell’incontro ecumenico tra papa Francesco e i rappresentanti della Federazione Luterana Mondiale. Una religione di cui sono chiari i punti di partenza, ma è oscuro e inquietante il traguardo.

Lo slogan che più è risuonato nella cattedrale di Lund è quello della necessità di un “cammino comune” che porti cattolici e luterani “dal conflitto alla comunione”. Sia papa Francesco che il pastore Martin Junge, segretario della Federazione Luterana, hanno fatto riferimento nei loro sermoni alla parabola evangelica della vite e dei tralci. Cattolici e luterani sarebbero “rami secchi” di un unico albero che non porta frutti a causa della separazione del 1517. Ma nessuno sa quali sarebbero questi “frutti” . Ciò che per ora cattolici e luterani sembrano avere in comune è solo una situazione di profonda crisi, anche se per cause diverse.     Continue reading

Educazione gay di massa. Lo vuole l’Unesco

Il disegno di legge sul cyberbullismo attualmente all’esame in Parlamento ricomprende anche gli atti cosiddetti omofobici). Questo disegno di legge risponde in modo esatto alle indicazioni fornite dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). Infatti nel maggio di quest’anno l’Unesco ha pubblicato un report dal titolo “Fuori all’aria aperta. Le risposte del settore educazione alla violenza basata sull’orientamento sessuale e sull’identità ed espressione di genere”.

Secondo l’Unesco questo report rappresenta ad oggi la più approfondita indagine a livello mondiale su “omofobia” e “transfobia”, soprattutto in seno alle scuole, che mai sia stata realizzata. Le fonti sono una revisione di articoli scientifici, precedenti indagini territoriali promosse sempre dall’Unesco e interviste agli operatori di settore. C’è da appuntare a tal proposito che alcune indagini demoscopiche sono state realizzate tramite supporti on line e con anonimato dell’intervistato. Insomma in questi casi i dati sono poco verificabili. Inoltre è da tenere in considerazione che denunciare un atto “omofobico” non significa sempre che quell’atto ci sia stato veramente. Ciò a dire che la percezione soggettiva di essere stato vittima di “omofobia” non corrisponde necessariamente all’esistenza di una reale aggressione fisica o psicologica motivata da odio “omofobico”.     Continue reading