“IO, EX ALLIEVA DI VERONESI, OGGI DICO NO ALL’EUTANASIA”

Ci sono esperienze nella vita che cambiano radicalmente la nostra prospettiva. Quelle che prima consideravamo granitiche certezze, possono sciogliersi come neve dinanzi all’insorgere di una malattia. È ciò che è successo a Sylvie Menard, classe ’47, ricercatrice oncologica francese trapiantata in Italia. Da tre anni è in pensione, dopo aver lavorato all’Istituto dei tumori di Milano ed esser stata direttrice del Dipartimento di oncologia sperimentale.

Allieva del prof. Umberto Veronesi, era favorevole all’eutanasia, poiché era convinta che la vita, in determinate condizioni debilitanti, non fosse degna di essere vissuta. “Poi improvvisamente ho incontrato la morte, ci siamo guardate negli occhi e solo allora ho capito quanto prezioso fosse ogni singolo istante della vita”, rivela a In Terris.   Continue reading

A Ferrara Vescovo il pasdaran dell’”invasione silenziosa”

Per i fedeli dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio l’attenzione riposta da mons. Luigi Negri, loro pastore emerito, su famiglia, vita, Dottrina Sociale della Chiesa, sarà solo un ricordo: presto, a guidarli, sarà il loro Arcivescovo eletto, mons. Gian Carlo Perego, il “pasdaran” dell’immigrazione senza se e senza ma, per tutti: profughi, rifugiati, richiedenti asilo, rom, sinti, camminanti, fieranti, circensi, lunaparchisti, chiunque.

Da sempre, dell’”invasione silenziosa” o «accoglienza diffusa», come la chiama, lui è un convinto assertore: più di vent’anni fa fondò una cooperativa di servizi per l’accoglienza dei richiedenti asilo e su questi presupposti ha centrato la propria attività prima come responsabile dell’area nazionale di Caritas Italiana, poi come direttore generale di Fondazione Migrantes nazionale (dal 2009 ad oggi), infine, dal 2012, come consultore del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.    Continue reading

Il ricatto dell’obbedienza

In tempi più felici di quelli in cui viviamo, si soleva dire che Roma locuta est, causa finita est, Roma ha parlato, dunque la causa è conclusa. Da un cinquantennio a questa parte, questo lemma, degno dei migliori spiriti cattolici, non tiene più. Spesso pare addirittura rovesciato: se Roma parla, la causa inizia, in una voragine di confusione indescrivibile, che getta i fedeli in atroci dubbi di coscienza. Da cui nasce il problema dell’obbedienza.

Il nuovo magistero inaugurato col Vaticano II, col pretesto di una mai abbastanza decantata pastoralità, ha introdotto una legislazione rivoluzionaria che ha la caratteristica di essere sfuggente, ondeggiante e, soprattutto, abilissima nel tacere e sfuggire quella verità che dovrebbe proclamare. Questa legislazione fatta, oltre che di norme, di fatti, veicolati opportunamente ed importunamente dai media, non contenendo in genere in sé alcun aggancio alla Tradizione precedente, è stata – ed è – imposta in nome dell’obbedienza. È sempre l’argomento di autorità che viene adoperato per imporre una legislazione rivoluzionaria. Per orientarsi in questo dilemma che attanaglia i cristiani, occorre rispolverare il principio e la virtù dell’obbedienza secondo il perenne insegnamento della Chiesa.     Continue reading

L’“effetto Francesco”

Si era agli inizi del Pontificato del Papa latino-americano e sociologi, psicologi e operatori pastorali vari si affaccendavano a spiegare, statistiche alla mano, quello che si impose come «effetto Francesco». Cioè, si tentava di dimostrare che non solo il cambio di pontificato era completamente in continuità con quello di Benedetto XVI, ma che addirittura cresceva la domanda circa i sacramenti e la partecipazione alle Messe domenicali.

Si poteva star sereni perché la Chiesa andava a gonfie vele. Non sappiamo quanto gonfie fossero già allora quelle vele, ma sta di fatto che quel cosiddetto «effetto Francesco» finì presto col significare tutt’altro. Gli analisti della prima ora ci dicevano che Francesco era un gesuita conservatore e che nella sua Argentina peronista aveva alzato più volte la voce per domare sentimenti e aperture da teologia della liberazione. Fu certamente anche così, ma sicuramente non per dire che la teologia della liberazione fosse intrinsecamente sbagliata e fuorviante, ma per riportare quegli sconsiderati gesuiti ribelli a un pensiero più moderato, meno progressista.

Per Francesco, infatti, esistono due teologie della liberazione, una buona e una cattiva. Quella cattiva sarebbe l’applicazione del marxismo alla teologia, che finisce inesorabilmente nel conflitto armato e nella lotta di classe; quella buona, invece, una genuina “teologia del popolo”, che prende quanto di meglio vi è dalla teologia della liberazione, per esprimere il desiderio di stare dalla parte dei deboli e di lottare con loro, contro ogni forma di schiavitù e di predominio.     Continue reading

Burke a Guam, Negri a casa: il messaggio è chiaro

Il cardinale Raymond Burke spedito nell’isola di Guam, monsignor Luigi Negri a casa per limiti di età ma sostituito da un monsignor Giancarlo Perego che viene da tutti descritto come il suo opposto.

Decisioni di routine, scelte annunciate, coincidenze: tutto quel che si vuole, ma con l’aria che tira a Roma e con quanto sta avvenendo nella Chiesa, non sorprende certo che sui giornali online e sui social sia stata accreditata una interpretazione “punitiva” delle ultime decisioni.

Prendiamo il cardinale Burke: dopo essere stato silurato due anni fa dalla carica di prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, è stato appena esautorato dal suo ruolo di cardinale patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, per i ben noti eventi. Formalmente riveste ancora quel ruolo, ma nei fatti è stato sostituito da monsignor Angelo Becciu, numero 2 della segreteria di Stato, che il Papa ha nominato Delegato pontificio per riportare sotto controllo l’Ordine di Malta. Burke è l’unico “non pensionato” dei cardinali che hanno presentato i Dubia a papa Francesco sull’Amoris Laetitia, e – vista la durissima campagna stampa che è stata montata contro di lui – nei giorni scorsi ci si chiedeva quale sarebbe stata la sua sorte. Ieri una prima, parziale, risposta.   Continue reading

Immigrazione Niente Dottrina se non c’è ordine

Oggi alle 17 a Roma nella sala Marconi della Radio Vaticana in Piazza Pia 3, verrà presentato l‘VIII Rapporto sulla Dottrina sciale della Chiesa nel mondo dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân. Quest’anno il Rapporto è dedicato a “Il caos delle migrazioni, le migrazioni nel caos” . Saranno presenti l‘economista Ettore Gotti Tedeschi, lo spagnolo Rafael Rodríguez-Ponga, l‘Arcivescovo Giampaolo Crepaldi, il presidente del Movimento cristiano lavoratori Carlo Costalli che organizza l‘evento. I lavori sanno coordinati da Andrea Galli, giornalista di Avvenire.

Il grande problema delle migrazioni non viene sempre ben collegato con la Dottrina sociale della Chiesa e i cattolici, quando se ne occupano, lo fanno senza tenere conto di tutto il quadro del corpus dottrinale che dovrebbe stare alle loro spalle. Fa bene quindi l‘Osservatorio Cardinale Van Thuân a fare il punto su un rapporto difficile come è quello tra immigrazioni e Dottrina sociale della Chiesa.  Continue reading

Regno Unito: i nuovi biglietti LGBT per San Valentino

 

 

 

 

Siamo alle porte della festa-business che tutte le coppie aspettano con ansia, quella di San Valentino: i negozi specializzati e non nella vendita di piccoli regali pullulano di biglietti per ogni forma e gusto, al punto che trovare quello più gradito risulta cosa assai facile, visto che ne esistono davvero per tutti i gusti.

Proprio per questo fino ad oggi nessuno si era mai posto il problema legato al fatto che gli omosessuali si potessero sentire “discriminati” persino per i bigliettini di San Valentino, poiché magari la maggior parte delle coppie gay si erano per una buona volta accontentate del bigliettino a cuore che non fa differenze di alcun tipo.

E invece no, ci ha pensato il Regno Unito, dove l’industria della cartolina ha un valore stimato di 1,7 miliardi di sterline di cui 40,2 milioni derivano dalla festa di San Valentino, calcolando che i cittadini acquistano in media 31 bigliettini all’anno.
Ora una famosissima catena di supermercati inglesi, “Saisbury”, ha pensato di aumentare il business di bigliettini per la c.d. “festa degli innamorati” con immagini stilizzate rappresentanti coppie del medesimo sesso, come nell’immagine posta sopra.
Queste cartoline sono disponibili in quasi 500 punti vendita di tutto il Regno Unito, al prezzo di due sterline circa.
Ancora una volta possiamo dunque concludere che l’omosessualismo imperante dilaga in ogni parte del suolo mondiale, contraendo, ogni giorno di più, risultati inaspettati e quanto mai inquietanti.

Nel caso sopra scritto non vi è però, in fondo, granché di cui meravigliarsi: d’altronde “Love is Love“.
Cristiano Lugli in Corrispondenza Romana

«Così, con Dante, ho mandato la Boschi “al diavolo”»

Con una sola frase ha demolito un ex Ministro e oggi Sottosegretario. Fino a due giorni fa Gianni Fochi era un ricercatore e docente alla Scuola Normale di Pisa conosciuto agli addetti ai lavori e a noi che ci occupiamo di difesa della vita. In poche ore il suo nome è diventato virale. E’ lui il professore che con una sola battuta ha “mandato al diavolo” il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, squarciando il velo di ipocrisia di una politica che si nutre di parole mantra come diritti e desideri, senza conoscere il vero bene della persona.

La frase era questa, ed è stata pronunciata nel corso di un incontro pubblico tra l’eponente renziana e i docenti dell’ateneo pisano:    Continue reading

AL, tensioni nella trincea del confessionale

Secondo il cardinale Reinhard Marx in Amoris Laetitia è tutto chiaro e in questa sua sicurezza riesce a trovare i codici per autorizzare ai sacerdoti tedeschi la comunione ai divorziati risposati. Ma ci sono anche vescovi che nutrono molti più dubbi sull’esortazione. Segno che il documento è continuamente sottoposto a continue interpretazioni. Per altri AL delinea un’ambiguità di fondo dagli effetti potenzialmente devastatanti per l’unità della Chiesa. Già un segnale di allarme viene dal fatto che sia possibile interpretare le norme in maniera radicalmente opposta, come accade a vescovi e conferenze episcopali. Ma c’è poi un altro pericolo: che tutte le tensioni e la non chiarezza si scarichino in ultima analisi sulla gente in trincea, cioè sui scaerdoti nei confessionali.

Il vescovo ausiliare di Salisburgo, Andreas Laun, ha pubblicato su Kath.Net un commento e una lettera. Il commento riguarda, appunto, le contraddizioni possibili percepite da molti circa il documento. La lettera è scritta da un sacerdote tedesco, amico del presule, che lavora in America Latina.    Continue reading

Sanremo violenta l’innocenza dei bambini

Cosa c’entra la musica italiana con una sfilata di gente che si è comprata i figli affittando gli uteri da cui sono stati strappati? E cosa ci fa sul palco dell’Ariston Diletta Leotta, la giornalista diventata famosa non tanto per le sue performance professionali ma piuttosto per quelle pornografiche girate in rete a sua insaputa? E perché lanciare una campagna contro il bullismo, anziché concentrarsi sugli astri nascenti della canzone? Ma soprattutto come motivare il lancio di un film che giustifica il divorzio e l’egoismo degli adulti? Propaganda, propaganda, propaganda. Non serve la dietrologia, e c’è poco da essere fissati con il gender, per riconoscere che la riposta può essere solo questa. Perché ormai ciò che importa al palcoscenico della musica nostrana è tutto tranne che la musica, appunto.

E’ evidente da qualche anno ormai che il Festival di Sanremo funge da acceleratore al potere che, mirando a fare dell’uomo una sua marionetta, culla l’edonismo istintivo e ribelle dal limite e dalla dipendenza dal suo Creatore. Ad accorgersi, alla vigilia di questa edizione, e ad opporsi ad un’asticella ormai superata da tempo, sono state le Sentinelle in Piedi (Sip) che sabato prossimo alle 15 veglieranno in protesta (in Corso Imperatrice), data la partecipazione in chiave promozionale di Ricky Martin (vive con un uomo che si illude di poter “sposare”, con dei bambini pagati profumatamente e strappati dal seno e dall’utero materni e ha annunciato di volerne altri così).     Continue reading