Manifesto degli insegnanti contro il gender

L’Associazione Non si tocca la famiglia in collaborazione con il Comitato Difendiamo i nostri figli lancia un Manifesto degli insegnanti per contrastare la diffusione dell’ideologia gender nelle scuole.

Questo il testo del Manifesto.

“Come docenti dei vari ordini della scuola pubblica, coinvolti con competenze diversificate nell’ambito educativo, sentiamo l’urgenza di esprimere la nostra posizione e offrire un contributo al dibattito in corso sull’educazione di genere e su tutte quelle tematiche etiche e sensibili per le quali è necessario definire con chiarezza la corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia.

Riteniamo di avere deontologicamente il dovere di proporre ai nostri discenti contenuti della cui esattezza scientifica non abbiamo dubbi e secondo modalità didattico – educative ampiamente validate; e ribadiamo che l’affermazione della nostra libertà di insegnamento (art- 33 della Costituzione) si coniuga con il rispetto e la considerazione dei diritti delle altre Componenti la Comunità Scolastica in particolare della Componente Genitori e Alunni, così come afferma:    Continue reading

È scritto Dat, ma la sostanza è eutanasia

Si legge “disposizioni anticipate di trattamento”, la sostanza è “eutanasia”. Si riassume così l’appello – che riportiamo a seguire – promosso dal Centro Studi Livatino (info@centrostudilivatino.it – www.centrostudilivatino.it), sottoscritto da oltre 250 giuristi, che è stato inviato a tutti i parlamentari alla vigilia dell’esame nell’aula della Camera della legge c.d. sul fine vita.

L’appello fa seguito a una serie di workshop di approfondimento sul tema che il Centro studi ha tenuto nelle settimane passate. Reca come prima la firma del prof. Mauro Ronco, presidente del Centro studi Livatino, cui si affiancano quelle di giudici emeriti della Corte costituzionale come Paolo Maddalena e Fernando Santosuosso, di magistrati impegnati in ogni settore della giurisdizione, dalla Cassazione ai vari gradi del merito, dal penale al civile, al minorile, di notai e avvocati con competenze, provenienze geografiche ed esperienze diverse.

Nell’appello si sottolinea come, rispetto al testo sul “fine vita” approvato nella 16^ Legislatura solo dalla Camera dei Deputati, nella proposta di legge in discussione siano scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio. La nutrizione e l’idratazione artificiali sono qualificati trattamenti sanitari: quella che è una forma – anche temporanea – di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa così causa della interruzione della somministrazione, e quindi di morte.    Continue reading

Caro D’Agostino, sulle Dat non mi rappresenti Marco Ferraresi*

In un articolo pubblicato su Avvenire il 30 marzo, il Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, Francesco D’Agostino, ritiene che la proposta di legge sul fine vita “non è in alcun modo finalizzata a introdurre in Italia una normativa che legalizzi l’eutanasia”. Chi ritiene il contrario leggerebbe il testo “in modo forzato”, analogamente a quanto farebbe un interprete “subdolo e malevolo”.

Quale membro del Consiglio centrale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani mi dissocio dalle considerazioni del Presidente, che dimostra a mio avviso di non aver compreso il testo della proposta di legge. Esso introdurrebbe, eccome, l’eutanasia nel nostro ordinamento. Lo argomenta bene l’appello del Centro Studi Livatino firmato da oltre 250 giuristi. Tra i profili critici delle riflessioni di D’Agostino, ne sottolineo tre.   Continue reading

SETTE E OCCULTISMO, I NUMERI DELLA PIAGA

Il caso scioccante del sedicente mago di Torino, che insieme a due complici avrebbe drogato e sottoposto decine di donne a violenze di gruppo spacciandole per riti purificatori, ha riacceso i riflettori sul fenomeno dell’occultismo e delle sette. Una realtà che in Italia continua a coinvolgere un numero impressionante di persone che si lasciano ingannare da presunti maghi e santoni, come dimostrano le cifre del numero verde AntiSette dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, che affidò questo settore della comunità a don Aldo Buonaiuto.

I risultati del monitoraggio

Nel 2016 si sono rivolte al Servizio AntiSette 3.813 persone. Di queste, 2.855 hanno chiesto aiuto, consulenza o informazioni. I casi effettivamente trattati in seguito alle segnalazioni sono stati 1.616. Un numero in costante aumento: si è passati da 43 nel 2002 (dato riferito solo all’ultimo trimestre) a 1.583 nel 2015. Lo scorso anno l’incremento, rispetto al precedente, è stato di 33 casi. In totale le richieste di aiuto dall’avvio del Servizio sono state 13.115, con un’impennata a partire dal 2007 grazie alla collaborazione con la Squadra AntiSette della Polizia.    Continue reading

Il vescovo Reig Pla: comunione ai divorziati risposati solo per chi vive in continenza

Mons. Juan Antonio Reig Pla (nella foto a fianco), vescovo della diocesi di Alcalà di Henares (Spagna), ha deciso di pubblicare criteri e disposizioni per l’accompagnamento delle persone divorziate risposate. La pubblicazione avviene in seguito ad un incontro intitolato “La famiglia cristiana e la scuola cattolica, minoranze creative per il rinnovamento della società”, tenutosi al palazzo vescovile nei giorni 10, 11 e 12 di marzo.

Riportiamo di seguito il passaggio riferito al possibile accesso ai sacramenti per i divorziati risposati
«La meta di questo cammino [di accompagnamento, ndr] sarà che questi battezzati possano vivere in accordo con la parola di Gesù. Solo quando essi sono disposti a fare questo passo potranno ricevere l’assoluzione sacramentale e la santa Eucaristia. Continue reading

Spagna: la Sinistra vuole eliminare la S. Messa in tv

In Spagna, oltre 300 mila persone seguono ogni domenica in tv la S. Messa, trasmessa dall’emittente pubblica La 2 (6,6% dello share, ben superiore allo share medio nella medesima fascia oraria, pari al 2,6%). Lo scorso 5 marzo l’audience raggiunse addirittura quota 327 mila. Non solo: da 50 a 60 mila persone seguono la S. Messa quotidiana su 13Tv.

Eppure la coalizione socialcomunista Unidos Podemos non ne vuol più sapere di questa programmazione così “confessionale”; per questo, ha presentato al Congresso dei Deputati un progetto di legge, con cui pretende che la Rte-Radio Televisión Española,– semplicemente – la abolisca: «Una tv pubblica non è il luogo più opportuno per i riti religiosi», si legge nel testo, che propone, riscaldato, il solito minestrone sociologico: «In Spagna – si legge – vivono persone di diverse ideologie e fedi religiose: cattolici, musulmani, evangelici, ortodossi, atei, agnostici e giudei».    Continue reading

Papa Francesco quattro anni dopo

Il quarto anniversario della elezione di Papa Francesco vede la Chiesa cattolica lacerata da profonde divisioni. «È una pagina inedita nella storia della Chiesa – mi dice con tono preoccupato un alto prelato vaticano – e nessuno può dire quale sarà l’esito di questa crisi senza precedenti».

I mass media, che fin dall’inizio avevano espresso un massiccio appoggio a papa Bergoglio, cominciano a manifestare qualche perplessità. «Mai si sono viste tante opposizioni al Papa, nemmeno ai tempi di Paolo VI», ammette lo storico Andrea Riccardi, secondo cui, tuttavia, «la leadership papale è forte» (Corriere della Sera, 13 marzo 2017). Troppo forte per molti che accusano il Papa di autoritarismo e che vedono la conferma del clima di paura che regna in Vaticano nelle contestazioni anonime espresse da manifesti, epigrammi, video che girano sul web. Sarcasmo e anonimato sono le caratteristiche del dissenso che si produce nei regimi totalitari, quando nessuno osa uscire allo scoperto per timore delle ritorsioni del potere.

E oggi nella Chiesa la resistenza a papa Bergoglio cresce. Il sito LifeSiteNews ha pubblicato una lista dei vescovi e cardinali che hanno pubblicamente espresso il loro appoggio o la loro opposizione ai “dubia” presentati il 16 settembre 2016 al Papa da quattro cardinali. Non sono pochi, e ad essi si deve aggiungere la voce di chi, come il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, critica il pontificato bergogliano per la sua politica in favore del governo comunista cinese, che definisce «dialogo con Erode».     Continue reading

Ora la Turchia parla di “guerre tra islam e Cristianesimo”

Pretende di entrare in quell’Europa, che tanto disprezza: l’improbabile comportamento del presidente turco Recep Tayyip Erdogan non cessa di sconcertare, con buona pace di quanti in un recente passato lo avrebbero voluto a pieno titolo nell’Ue.

Non ha proprio digerito il fatto che l’Europa abbia respinto la propaganda propinata dai suoi ministri e che con una sentenza abbia bandito il velo dall’Unione: secondo lui, questo segnerebbe l’inizio di uno «scontro tra la mezzaluna e la Croce». Una dichiarazione sconsiderata, che va oltre la semplice interruzione dei colloqui bilaterali con Amsterdam, l’espulsione del suo ambasciatore in Turchia e la chiusura dello spazio aereo ai suoi diplomatici, anzi alza i toni al di là di ogni ragionevole livello di guardia: non può candidarsi a far parte dell’Ue chi, contro di essa, utilizzi l’immigrazione come arma di ricatto.     Continue reading

Bagnasco boccia il testo sulle Dat: «Inaccettabile»

Nell’attesa che la prossima Assemblea generale elegga la terna relativa alla nomina del nuovo Presidente, il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto i lavori del Consiglio permanente della Cei che si svolge a Roma dal 20 al 22 marzo.

L’attuale presidente dei vescovi italiani, prorogato nel ruolo da Papa Francesco fino al maggio prossimo, ha aperto i lavori ieri pomeriggio con la consueta prolusione. Molti i temi toccati e che riguardano l’attualità del dibattito sociale e politico.

UTERO IN AFFITTO: DOPPIA INGIUSTIZIA

Il cardinale ribadisce un concetto semplice e ripetuto più volte dal mondo pro family, ossia «il diritto dei figli ad essere allevati da papà e mamma, nella differenza dei generi che, come l’esperienza universale testimonia, completa l’identità fisica e psichica del bambino. (…) Tale diritto», sottolinea Bagnasco, «non può essere schiacciato dagli adulti, neppure in nome dei propri desideri. Essere genitore è una cosa buona e naturale, ma non a qualunque condizione e a qualunque costo». La questione incrocia direttamente le recenti sentenze della Corte d’Appello di Trento e del Tribunale dei minori di Firenze che, con un deciso uno-due, hanno messo al tappeto il legame biologico parentale e persino la stepchild adoption .    Continue reading

Insulti ai cardinali e “nuova Chiesa del popolo”

C’è un’aria sempre più pesante nella Chiesa: chiunque osi soltanto mostrare qualche perplessità su alcuni interventi di papa Francesco o semplicemente ribadisca le verità di fede che la Chiesa ha sempre annunciato, finisce nel mirino dei nuovi giacobini. L’ultimo in ordine di tempo a fare le spese di questo clima è il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Muller, che sarà questa sera a Trieste per un incontro nel quadro dell’iniziativa della cattedra di san Giusto.

Ebbene il suo arrivo è stato preceduto da una lettera di protesta del solito gruppetto catto-comunista, a cui ha fatto da sponda il quotidiano locale (laicista) Il Piccolo: “Raccolta firme contro l’arrivo del cardinale anti-Bergoglio”, titolava il giornale. Inutile ribadire che mai il cardinale Muller si è voluto porre contro il Papa, ma ormai basta affermare la centralità della dottrina nell’appartenenza alla Chiesa per scatenare la caccia alle streghe. E siccome non lo si può dire apertamente, si usa come pretesto la questione pedofilia: in questo caso Muller è diventato il capro espiatorio per le rumorose dimissioni di una vittima di abusi sessuali dalla commissione ad hoc istituita dal Papa (e ci sarebbe da riflettere sull’uso che si sta facendo di un dramma come la pedofilia per regolare i conti con vescovi non proprio in linea con l’attuale pontificato).     Continue reading