È una mostra fotografica, in una città italiana come potrebbero essercene tante, si intitola “Ma dove sono finito? Frontiere tra visibile e invisibile”. Ci si sono messi in tanti per realizzarla: un comune, una cooperativa che si occupa di immigrati illegali, lo Sprar, che è il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, il GEC, Gruppo di educazione alla cittadinanza, formato da richiedenti asilo seguiti dalla cooperativa di cui sopra, e gli animatori di una associazione. Dopo quattro mesi di incontri settimanali la mostra era pronta ed è stata presentata al pubblico. Consiste in 18 fotografie scattate in vari punti della città: “Non una mostra per raccontare i migranti – spiega il testo di presentazione dell’evento – non una mostra per parlare ‘di loro’, ma una mostra fatta ‘da loro’. Una mostra per poter entrare in contatto con la cittadinanza, uscire così dalla dimensione di oggetto della discussione, ed assumere quella propria di essere umano, ovvero di soggetto sovrano della propria esistenza”. Continue reading
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Cristiani perseguitati: perdonano ma non cedono
Laddove sono discriminati non solo sono capaci di rimanere fedeli al proprio credo, ma sono pronti a servire il paese vivendo un ecumenismo reale che abbraccia senza scendere a patti sulla verità. I cristiani sono la categoria più perseguita nel mondo, ha confermato un recente rapporto intitolato “Sotto la spada di Cesare”. A stilarlo è stata l’università americana di Notre Dame che, oltre a fare un calcolo percentuale, ha analizzato la risposta delle comunità cristiane alle persecuzioni.
LA REAZIONE DEI FEDELI – La prima reazione, nei paesi in cui è possibile, è il tentativo dell’integrazione nella società, vivendo la carità e l’ecumenismo: un esempio sono i cristiani copti uccisi e martoriati dagli estremisti islamici, ma che grazie anche alla tolleranza del governo possono vivere alla luce del sole contribuendo al benessere della nazione, sacrificandosi per essa senza scappare e persino solidarizzando con quella fetta della popolazione musulmana che li tollera. Diversa la reazione dei cristiani cinesi, iraniani o nordcoreani che non potendo vivere la loro fede alla luce del sole sono costretti alla clandestinità, rischiando, se scoperti, il carcere o la vita. Anche in Pakistan, sebbene la condanna delle autorità non sia formale, esistono leggi, come quelle sulla blasfemia, usate per mettere i cristiani in serie condizioni di pericolo, accusandoli senza ragioni: per questo vengono spesso denuncianti senza prove e condannati a morte, come Asia Bibi in carcere dal 2009 perché si rifiuta di rinnegare la sua fede. Qui i cristiani provano comunque a lavorare e vivere normalmente senza nascondersi, nonostante le conversioni forzate delle loro donne, i rapimenti, le condanne e i linciaggi da parte della popolazione islamica. In Iraq e Siria, invece, i fedeli rispondono rimanendo nei paesi dove è nato il cristianesimo, rischiando la vita, affinché la Chiesa non scompaia. Continue reading
UNA LEGGE PER MORIRE DI FAME E DI SETE ( Le DAT)
Il testo sul biotestamento approvato (ieri) dall’aula della Camera, è atteso ora al Senato per la seconda lettura. La nuova legge qualora sia approvata definitivamente prevede che ogni persona maggiorenne in previsione di una futura malattia che la renda incapace di autodeterminarsi possa, attraverso le Dat, ovvero le disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie preferenze sui trattamenti sanitari, accettare o rifiutare terapie e trattamenti, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Proviamo a fare una prima lettura descrittiva sul contenuto di questa legge tanto discussa e oggetto di non poche polemiche e strumentalizzazioni.
La legge
La legge stabilisce che nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. Il consenso informato tra medico e paziente è espresso in forma scritta o, nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare. Il consenso informato può essere revocato anche quando la revoca comporti l’interruzione del trattamento, incluse la nutrizione e l’idratazione artificiali che, viene specificato nel testo, “sono trattamenti sanitari”, in quanto “somministrati su prescrizione medica di nutrienti mediante dispositivi sanitari”. Continue reading
Abolita la parola madre: dal gender ai vaccini, i nemici della ragione sono sempre al lavoro
Non chiamate una donna incinta futura mamma. Potreste offendere un transgender che mamma non può essere, ma forse mammo. O un omosessuale potenzialmente mammo, dopo un intervento futuro, o grazie all’utero affittato da qualche essere dotato naturalmente di ovuli fecondabili, se si può dire.
Non è lo sketch grottesco di qualche comico da cabaret, è la premurosa prescrizione della British Medical Association, a tutti i suoi 160mila membri (si può dire membri? Non è sessista come termine e offensivo per le persone che il sopraddetto non hanno?). E’ il principale sindacato dei medici inglesi, che diffonde una guida ad hoc per una comunicazione efficace, cui ha dato voce il Daily Mirror. Continue reading
Santo Sepolcro: gli archeologi dicono che gli evangelisti avevano ragione – Cos’ha rivelato l’apertura della lastra di marmo dell’Edicola
20 ottobre 2016 ha avuto luogo uno degli eventi più straordinari degli ultimi secoli: l’apertura della lastra di marmo che custodiva il luogo in cui secondo la tradizione si trovava la tomba di Gesù, all’interno della basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Sotto la lastra ce n’era un’altra, anch’essa di marmo grigio, con una fessura sul lato e una croce di Lorena. Molto probabilmente risale all’epoca delle Crociate, dall’inizio del XII secolo.
Rimossa la seconda lastra è emersa la sorpresa, in base a testimonianze raccolte da varie fonti. Proprio sotto questa lastra è stato infatti scoperto un elemento fondamentale del sito: una panca di pietra scavata nella roccia e collegata direttamente alla parete verticale, sempre scavata nella roccia dietro di essa. Continue reading
Se una bimba di una coppia gay cerca la mamma
John Hart, blogger e scrittore gay di Toronto, ha adottato insieme al compagnao qualche anno fa una bambina che ora ha tre anni. Hart ha raccontato su gaywithkids.com, un sito per genitori maschi gay, che alla bambina è stato insegnato a chiamare entrambi i partner “papà”.
Però la piccola, come rivela lo stesso Hart, nei momenti di rabbia o quando è dispiaciuta, chiama la mamma. La piccola cerca la mamma quando vuole «conforto e rassicurazione». Ad esempio una volta la bambina in un negozio voleva del pane che le è stato negato e lei, tutta risentita, ha iniziato a chiamare la mamma. Continue reading
Immigrazione alcune certezze
Circa il 95% degli stranieri che sbarcano in Italia non sono profughi: non sono persone stremate da povertà estrema, non sono persone scampate a minacce di morte, torture, privazione dei diritti umani. Arrivano dal sud della Nigeria, dal Senegal, dalla Costa d’Avorio… sono emigranti illegali. Nel 2016 ne sono arrivati 181.045, 123.482 dei quali hanno chiesto asilo. Le commissioni territoriali hanno esaminato 90.473 richieste accogliendone 4.940, pari al 5,4% delle domande esaminate, al 3,9% di quelle presentate e al 2,7% del totale degli sbarchi. Continue reading
Quei concerti per Lutero sono una nota decisamente stonata
Che a cento anni dalle apparizioni di Fatima, in una chiesa cattolica, quella del Redentore a Modena, non si trovi di meglio che festeggiare il quinto centenario della riforma luterana con un ciclo di cinque concerti, promossi dal locale Consiglio delle chiese cristiane, è veramente sconcertante.
Ma ancor più sconcertante è la modalità, con cui si è cercato di giustificare tale scelta. In un’intervista al settimanale diocesano Nostro Tempo, l’Arcivescovo, mons. Erio Castellucci (oggi dato come outsider per la Presidenza della Cei, benché semplice parroco a Forlì sino a due anni fa), ha parlato, tra l’altro, della «possibilità di utilizzare le chiese per iniziative non legate al culto», dicendola «regolata da norme e da prassi ormai collaudate». Esatto. Norme e prassi, che tuttavia dicono altro. Continue reading
Sei proprietario? Devi affittare ai gay
Una coppia gay sta cercando una casa in affitto nella provincia di Pisa. «Qualche giorno fa — racconta uno dei due — dopo aver visto qualche alloggio con una grossa agenzia di Pontedera, abbiamo trovato sul loro sito un appartamento in una frazione di Vicopisano. Ho quindi chiamato chiedendo di poterlo vedere. Ma mi è stato risposto che i proprietari volevano affittarlo solo a famiglie tradizionali. Ho quindi chiesto esplicitamente se il problema fosse il fatto che siamo una coppia omosessuale e mi è stato risposto di sì. Ho replicato dicendo che non mi sembrava una motivazione valida, al che mi è stato detto di lasciar perdere». Continue reading
Doppio libretto trans anche per l’università di Modena
Anche l’Università di Modena e Reggio Emilia si adegua: doppio libretto per quegli studenti che, in attesa dell’iter burocratico per la rettificazione sessuale, vogliono due libretti. Un primo che certifica il vecchio sesso però non ancora dismesso e un altro per quello futuro. Il doppio libretto interessa quindi quegli studenti che vogliono diventare transessuali. Continue reading