Abbiamo fatto di Gesù l’icona di un buonismo melenso e dolciastro che non ha fondamento nel Vangelo. E questa “macchietta” la spacciamo come ultima scoperta di una Chiesa che ha finalmente compreso il motivo per cui Cristo l’ha fondata: creare una società migliore, aperta, accogliente, inclusiva. Sarò franco: a me non risulta! Continue reading
articoli
Trump, niente mese dell’orgoglio gay
In controtendenza con l’amministrazione Obama, Donald Trump ha deciso che non proclamerà giugno come il mese dell’orgoglio gay. Appena insediatosi aveva fatto togliere dal portale della Casa Bianca la sezione dedicata alle rivendicazioni del mondo omosessualista. Ora questo nuovo segnale.
Ovviamente la comunità LGBT ha gridato allo scandalo, accusandolo di attacchi discriminatori, etc., il solito copione visto centinaia di volte. La figlia Ivanka, sostenitrice delle rivendicazioni arcobaleno, in tweet ha invece reso noto il suo appoggio al mese dell’orgoglio gay.
L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ
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Meno male che qualcuno comincia a dire che non vi è nessun motivo di orgoglio ad essere gay.
Non farebbero male anche i vescovi, che hanno come ministero il servizio alla verità a riprendere i documenti magisteriali che si occupano di questa condizione, che condannano il comportamento e gli atti omosessuali, non compatibili con la fede cattolica, pur nella vicinanza alle persone che vivono questa situazione, per le quali non vi è altra via che l’astinenza, a far sentire la loro voce autorevole. Siamo tutti in attesa …
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Gay pride, quei bambini dentro il carrello della spesa
Un carrello della spesa e dentro tre bambini in costume da bagno. Sorridono e accanto a loro ci sono degli adulti, forse sono i loro genitori? O forse, chissa? Però sono in posa, tutti allegramente sorridenti davanti ai flash dei fotografi che ieri a Reggio Emilia hanno documentato il ReEmilia pride, il primo gay pride reggiano. I lettori della Nuova BQ conoscono la storia. E qui non si farà altro che dare conto non tanto del suo svolgimento, d’altra parte i gay pride sono tutti uguali, si gioca a chi è più trasgressivo. Ma di questo simbolo.
E ieri a sfilare lungo le vie della città del tricolore di trasgressivo c’era molto, ma soprattutto appartenente alla letteratura gaia: striscioni, qualche donna vestita da suora, molti cartelli sui diritti, sull’uguaglianza nella diversità, i soliti “smutandati” con borchie e short in latex. Insomma: il solito catalogo dei pride, ai quali anche qui hanno preso parte le istituzioni pubbliche cittadine e regionali. Continue reading
Se lo “ius soli” diventa legge ci alleveremo il terrore in casa
Ricevo da un lettore il testo che segue, che sottoscrivo e condivido con voi integrandolo con le mie considerazioni. Umanamente siamo impotenti, se non attraverso il nostro impegno civile che ha i suoi limiti, anche se gutta incidit lapidem… Come cittadini non faremo mancare le nostre ‘gocce’; come credenti abbiamo l’arma potente del Santo Rosario, che vi invito a recitare – da oggi, fino al 15 giugno, data in cui il ddl sullo ius soli dovrebbe essere discusso in Senato – uniti nell’intenzione di un aiuto speciale per questa ennesima minaccia alla nostra Patria così vilipesa.
Scrive il lettore: Continue reading
I MIGRANTI, POVERINI, CHE USANO GESU’ COME WATER Succede in un campo di migranti e nessuno dice nulla
Ecco, una notizia del genere fa torcere le budella dall’indignazione. E non solo ai credenti; vale per ogni persona di medio buonsenso. Cristo non è soltanto addirittura Dio per i cristiani, ma è anche – e dai tempi di Costantino – il simbolo stesso dell’Occidente. Venire a sapere che qualcuno ci defeca sopra sdegna e dovrebbe sdegnare tutti. Lo fanno in quel di Ventimiglia, indovinate chi? «Profughi», poverini. Se ne è accorto qualche giorno fa l’assessore regionale all’agricoltura ligure, Stefano Mai, che ha compiuto un sopralluogo lungo le sponde del fiume Roja.
Perché il sopralluogo? Per vedere che succede nella specie di tendopoli organizzata (da chi?) per dare riparo agli immigrati che rifiutano di andare nel centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa a Ventimiglia. Perché non ci vogliono andare? «Queste persone vivono in situazioni borderline e di clandestinità, sfuggendo ai controlli per entrare più facilmente in contatto con i passeurs, che quasi quotidianamente orbitano proprio in quell’area per prelevarli ed accompagnarli al di là del confine». Continue reading
Grazie vescovo Negri, con te abbiamo capito la realtà
Non è vero che mons. Luigi Negri è solo. La sua lettera ai giovani dopo la strage di Manchester ha provocato durissime reazioni soprattutto di un certo mondo che ha voluto equivocare le parole accorate di un pastore ad una generazione senza punti di riferimento che non sa più perchè vive e quindi non sa nemmeno perché muore. Il vescovo di Ferrara-Comacchio è stato accusato delle peggiori nefandezze. Ma a torto. A ringraziare Negri invece c’è un esercito di testimoni. Che sono soprattutto giovani, come dimostra questa lettera inviata al prelato da alcuni giovani della diocesi dalla quale domani si congeda come vescovo titolare.
Eccellenza Reverendissima, siamo giovani e desideriamo manifestarLe affetto e gratitudine al termine di questi anni di cammino insieme.
La ringraziamo per essere giunto nella nostra Diocesi con grande umiltà e disponibilità, con l’apertura e la fiducia di un vero padre. Grazie per aver voluto incontrarci e conoscerci sin dal suo arrivo, per aver creato occasioni per ascoltare e comprendere le nostre problematiche, per aver posto l’urgenza educativa tra le Sue priorità e aver dato voce al nostro bisogno di valori, di famiglia, di verità, di Dio, di senso nella vita.
Grazie perché in questa difficile epoca di relativismo, disordine morale e mancanza di certezze, Lei è stato il nostro punto di riferimento. Grazie per averci aiutati a comprendere noi stessi, la nostra umanità e la nostra spiritualità. Per averci fatto conoscere e amare la Chiesa e il Santo Padre, per averci sempre orientati verso la meta che è Cristo senza aggiunte e senza sconti al Vangelo. Continue reading
Immigrazione, l’Italia rischia di uscire da Schengen
Una disfatta su tutta la linea quella subita dal governo italiano sul fronte dell’immigrazione al vertice del G7 di Taormina. Paolo Gentiloni sperava di ottenere il plauso di Washington per il continuo salvataggio in mare di immigrati illegali poi accolti nel Belpaese, e il via libera degli europei alla “condivisione” nella gestione dei flussi e nella distribuzione dei clandestini. Un successo su cui Palazzo Chigi contava molto, specie nel giorno in cui il Viminale rendeva noto che dall’inizio dell’anno sulle coste italiane sono sbarcati 54.395 migranti illegali, il 34,35% in più dello stesso periodo dell’anno scorso (40.488).
Di questi in 10mila sono arrivati in soli 4 giorni, dal 23 al 26 maggio. Un flusso in continuo incremento (grazie all’accoglienza che Roma accorda a chiunque paghi criminali per venire in Europa) proveniente soprattutto da Nigeria (7.060), Bangladesh (6.033), Guinea (4.992), Costa D’Avorio (4.667), Gambia (3.422), Senegal (3.296), Marocco (3.111), Mali (2.3859), Pakistan (1.709) e Sudan (1.680). Continue reading
Spagna, gaystapo scatenata: vescovo sotto scorta E da noi Avvenire sdogana tutti i gusti sessuali
La dittatura Lgbt non conosce più freni anche nel mondo cattolico, due episodi lo mostrano chiaramente nel disinteresse di pastori e mondo cattolico.
In Spagna la persecuzione sta diventando violenta. Il vescovo Xavier Novall è stato attaccato da un collettivo Lgbt: aveva detto che dietro l’omosessualità c’è un problema con la figura del padre rifacendosi alle teorie di Nicolosi. Domenica, dopo aver impartito una cresima ai ragazzini di una parrocchia della sua diocesi per farlo uscire dalla chiesa è intervenuta la polizia che lo ha scortato mentre la folla cercava di linciarlo. A sostenere l’agguato anche un’associazione di gay cristiani che lo ha pesantemente bollato come omofobo e ha giustificato l’aggressione, mentre un sindaco della sua diocesi dichiara il suo ingresso sgradito. I tristi prodromi di una guerra civile che non vogliamo riconoscere.
La nuova Bussola Quotidiana
Le Filippine bandiscono rosari e immagini sacre dalle macchine
Le autorità filippine hanno bandito i rosari pendenti dagli specchietti retrovisori e le icone sul cruscotto delle automobili per motivi di sicurezza, provocando una protesta da parte della Chiesa cattolica, che insiste sul fatto che questi oggetti favoriscono un intervento divino nelle strade caotiche della Nazione. Il bando, che diventerà effettivo venerdì 26 maggio, fa parte di una legge più ampia volta a eliminare le distrazioni per i guidatori.
Tra queste, parlare o inviare messaggi con il cellulare, truccarsi, mangiare o bere caffè mentre si guida, ha spiegato Aileen Lizada, portavoce dell’agenzia nazionale per la regolamentazione dei trasporti. Continue reading
“Poveri figli della società che non riconosce il Male”
Carissimi figli,
mi sento di chiamarvi così anche se non vi conosco. Ma nelle lunghe ore di insonnia che hanno seguito l’annuncio di questo terribile attentato, in cui molti di voi hanno perso la vita e molti sono rimasti feriti, vi ho sentiti legati a me in un modo speciale.
Siete venuti al mondo, molte volte neanche desiderati, e nessuno vi ha dato delle «ragioni adeguate per vivere», come chiedeva il grande Bernanos alla generazione dei suoi adulti. Vi hanno messo nella società con due grandi princìpi: che potete fare quello che volete perché ogni vostro desiderio è un diritto; e l’importanza di avere il maggior numero di beni di consumo. Continue reading