Chiarimento sui “Dubia” formulati lo scorso settembre, ed esposizione della situazione di confusione e smarrimento che vanno crescendo nella Chiesa a causa delle opposte interpretazioni dell’Amoris Laetitia, soprattutto riguardo l’accesso alla comunione per i divorziati risposati. Sono questi i motivi che hanno spinto il cardinale Carlo Caffarra a scrivere lo scorso 25 aprile a papa Francesco a nome di tutti i cardinali che hanno resi noti i “Dubia”, per chiedere un’udienza chiarificatrice. Ma ancora una volta nessuna risposta è arrivata ai cardinali. Ecco il testo della lettera. Continue reading
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Varese, preghiera di riparazione sfrattata
A Varese, come in altre città di Italia, alcune associazioni hanno voluto pregare il rosario in riparazione del gay pride che nella cittadina lombarda si è svolto il 17 giugno scorso. Gli organizzatori hanno chiesto tutti i permessi per stazionare sul sagrato del Duomo. Ma non è stato concesso loro e si sono dovuti rifugiare sul vicino Sacro Monte. Perché, secondo l’ideologia dominante, sono più pericolose 50 persone che recitano il rosario che centinaia a petto nudo che strepitano per le vie della città. I cristiani sono ghettizzati, discriminati, ai gay invece vengono assegnati i posti d’onore.
in GWN
Cosa sta succedendo nella Chiesa Cattolica? dqy
L’omoeresia è nella Chiesa: “Ecco da dove nasce, dove si nasconde e come si combatte
Il mese scorso, a ridosso della Marcia per la Vita che si è svolta a Roma, Matthew McCusker, membro e supervisore della Society for the Protection of Unborn Children, è intervenuto in un convegno dell’attivismo pro life internazionale per denunciare la diffusione dell’eresia omosessualista nella Chiesa che, non di rado, contraddice non solo il suo magistero ma avalla il pensiero dominante che mira a distruggere la creazione divina. Matthew McCusker fa parte della nuova generazioni di giovani pro life americani che rifiutano il compromesso perché consapevoli di combattere una battaglia escatologica, non innanzitutto politica. Ed ha avuto il merito di mostrare le scorrettezze avvenute durante il sinodo della famiglia, tanto che il cardinal Burke ha elogiato il suo lavoro perché dimostra che “non serve essere dei cospirazionisti per costatare le manipolazioni”. Continue reading
“SE IL GENDER NON ESCE DALLA SCUOLA, FAREMO UN ALTRO FAMILY DAY”
Domani, sabato 17 giugno, le associazioni promotrici degli ultimi Family Day torneranno in piazza. La scuola è appena finita, ma i genitori italiani volgono già lo sguardo al prossimo anno accademico, perché la battaglia contro il dilagare dell’ideologia gender nelle aule scolastiche non va in vacanza.
L’appuntamento è in largo Bernardino da Feltre, a Roma, nei pressi del Ministero dell’Istruzione. Il neurochirurgo Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, spiega a In Terris che il presidio ha lo scopo si sollecitare il ministro Valeria Fedeli “affinché accolga due richieste”. Continue reading
Nemis e i baby drag queen, strappati all’infanzia per combattere la guerra Lgbt
Il prossimo step delle legislazioni occidentali sarà la legalizzazione della pedofilia, perché se ognuno è libero di fare ciò che vuole cosa vieta di usare anche un bambino per il proprio piacere? Un’affermazione esagerata, catastrofista, da cassandre?
Don Fortunato Di Noto, il sacerdote che da vent’anni lotta conto la pedofilia, intervistato dalla nuovabq.it in merito ai corsi di educazione sessuale nelle scuole aveva risposto a chi obietta che tutto è lecito sì ma solo fra due volontà in accordo, che l’ipersessualizzazione della società contemporanea serve proprio a rendere i bambini consenzienti al sesso, come dichiarano le stesse lobby pedofile. Continue reading
Il parroco spiega perchè il capo scout gay non può fare l’educatore
Don Francesco Fragiacomo torna a parlare o ancor meglio a chiarire la sua posizione di parroco nella vicenda di cui abbiamo parlato pochi giorni fa a proposito del capo scout, nella provincia di Gorizia, che si è unito civilmente con il suo compagno, e che il parroco ha definito non idoneo ad essere un educatore in parrocchia. A raccogliere la sua versione dei fatti Famiglia Cristiana, che lo intervista e di cui vi offriamo uno stralcio. Nel frattempo, pur chiamata in causa, la diocesi non ha rilasciato una dichiarazione formale anche se il responsabile dell’ ufficio stampa della Curia Mauro Ungaro ribadisce che «Sulle unioni civili la posizione della Chiesa è chiarissima: siamo contrari. Su questo caso in particolare non siamo intervenuti perché riguarda un educatore dell’ Agesci e deve essere l’ Agesci a intervenire in prima battuta, anche previa verifica interna. Come diocesi non abbiamo voluto alimentare polemiche che rischiano di essere irrispettose nei confronti delle persone coinvolte. Credo che molto presto ci sarà un confronto tra mons. Redaelli e i vertici nazionali dell’ Agesci tramite l’ assistente diocesano degli scout». Nel frattempo è tutto fermo, e appare dunque che il rimpallo di responsabilità abbia preso il sopravvento. Continue reading
OLANDA: LA CHIESA “BENEDICE” IL GAY PRIDE
Den Bosch si appresta ad accogliere il gay pride. Come al solito in molti saranno i mascherati, travestiti, seminudi, agghindati con lustrini e paillettes, a riversarsi nelle strade della città olandese il prossimo 24 giugno per il cosiddetto “Roze Zaterdag” (sabato rosa). Ma a fare notizia non è la presenza del corteo nella libertina Olanda, Paese portabandiera delle istanze gay, il primo a legalizzare il matrimonio omosessuale nel 2001. Ciò che desta perplessità è che quest’anno l’evento clou degli lgbt sembra che riceverà il supporto della locale Chiesa cattolica.
Porte aperte Continue reading
La svolta gay di Avvenire e i trucchetti rivoltanti
Caro direttore,
la politica di Avvenire su Amoris laetitia e sullo sdoganamento dei gay sta diventando sempre più subdola e non disdegna trucchetti rivoltanti.
Un esempio lampante nella “botta e risposta” relativo all’inserto mensile “Noi famiglia&vita” del 26 maggio 2017, in cui vi è l’affermazione di Moia che tra le innovazioni proposte al popolo cristiano dal documento ci sarebbe «la pari dignità di fronte a Dio di ogni orientamento sessuale»
Avvenire ha preso, tra le tante, una lettera del sig. Lucio Bergamaschi contraria a quest’affermazione, e una favorevole del teologo gesuita padre Pino Piva. La risposta di Moia, ovviamente forte dell’ “autorevole teologo”, sbeffeggia il sig. Bergamaschi: Continue reading
«Papà, anche tu lo fai così?». Il sesso spiegato in classe tra violenza verbale e “pornografia didattica”
A questo punto fateli assistere direttamente ad un amplesso completo e non ne parliamo più. Ma senza la sigaretta post coitale che fa tanto Hollywood anni ’80, però non è in linea con i dettami salutisti. Educazione sessuale o educazione all’affettività? A Modena hanno fatto prima: hanno esibito in faccia a bambini di appena dieci anni disegni di rapporto sessuale e descrizioni falsamente scientifiche, ma che si avvicinano di più alla pornolalia, l’esibizione di un linguaggio pornografico.
LINGUAGGIO PORNOGRAFICO – O meglio: Pornolalia che secondo la definizione che ne dà la Treccani è: “Si può definire come l’espressione di un’aggressività verbale. Tale forma di linguaggio ha infatti enormemente dilatato i propri confini, contestualmente al graduale ridursi degli eufemismi, dei tabu terminologici, delle metafore”.
Ebbene. Vediamo che cosa è stato offerto nel penultimo giorno di scuola ai bambini della classe V dell’elementare Sant’Agnese di Modena dove in queste ore non si parla d’altro, almeno stando ai titoli dei giornali come “Modena, compiti sul sesso ai bimbi: a scuola scoppia il caso”. Continue reading
“Papà, il sesso lo fai così?”, lezioni choc a scuola Di Noto: «L’ipersessualizzazione piace ai pedofili»
E’ la sessualizzazione precoce il fine subdolo di quasi tutti i corsi di educazione sessuale che si propinano nelle scuole. A Modena i genitori sono infuriati: ai loro figli di 10 anni è stato fatto fare un corso di educazione sessuale con immagini esplicite e frasi di amplesso dalla violenza verbale inequivocabile. La preside dà la colpa alla scarsa attenzione dei genitori e si difende, ma rischia un procedimento disciplinare. Ma ciò che viene nascosto è che esporre ai figli una sessualità esclusivamente genitale con la scusa che sono già bombardati dai media è quanto di più violento gli si possa fare. Invece la vera educazione è all’affettitivà, come dimostra l’esperienza della Fondazione Incendo, che in pochi anni ha già incontrato 2.500 studenti. Continue reading