Charlie Gard – Il tribunale svela la sua maschera di morte

Più passano i giorni e più viene giù la maschera di coloro che intendono dare la morte al piccolo Charlie Gard. “Non ha nessuna qualità di vita e nessuna reale possibilità di qualità di vita”. Così recita un documento consegnato dal Great Ormond Street Hospital durante l’udienza di ieri presso l’Alta Corte di Londra, chiamata a valutare le nuove evidenze di cui si parla nel protocollo sperimentale predisposto da sette esperti di patologie mitocondriali, coordinati dal Bambin Gesù. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa e le parti si ritroveranno oggi alle 14 (le 15 in Italia) per una seduta interlocutoria in cui si fisserà una prossima riunione multidisciplinare che avrà luogo, secondo il giudice Nicholas Francis, “nel giro di giorni”.

Ma l’udienza fiume di ieri, che si è protratta per otto ore al lordo della pausa pranzo e di qualche altra breve interruzione, conferma l’abisso morale in cui è precipitata la nostra civiltà, la quale si è ridotta a disputare in un’aula di giustizia se la circonferenza cranica di un bambino bisognoso di cure sia due centimetri in più o in meno: e, da un’informazione come questa, fa dipendere una sentenza che potrà essere di vita o di morte. Da sacra qual è, la vita è perciò diventata un bene a disposizione dell’arbitrio umano, secondo sottigliezze mediche e giuridiche che potranno colpire chiunque. Continue reading

Il caso di Charlie ci ricorda a quali aberrazioni porta una legge sul testamento biologico

In attesa dell’ennesimo pronunciamento dei tribunali inglesi – previsto per oggi o domani – è chiaro quello che è avvenuto finora: non c’è mai stato nulla di oggettivo nella decisione dei medici, degli avvocati e dei giudici, che si stanno battendo per la sospensione dei mezzi di sostentamento vitale (ventilazione, nutrizione ed idratazione) di Charlie Gard così da provocarne la morte immediata per soffocamento.

A generare la confusione sulla vicenda è la presenza di norme e di opinioni ideologiche per cui non è più l’oggettività della legge naturale (unica reale protezione dell’uomo contro ogni potere) a dettare i procedimenti clinici, giuridici e umani in generale ma i criteri fluttuanti dell’Occidente individualista. Basti pensare che Victoria Butler-Cole, uno dei legali del GOSH, l’ospedale che ha negato ai genitori del piccolo inglese di portare il figlio in America, dove un équipe di medici si era offerta di tentare una terapia che ha già aiutato altri pazienti affetti dalla stessa patologia, in un altro caso in cui le parti erano ribaltate aveva difeso i familiari di un uomo in stato di minima coscienza che lo volevano morto. Grazie all’avvocato la moglie del malato ne ha recentemente ottenuto la morte per fame e sete, privandolo di cibo e acqua contro il parere medico. Ugualmente Butler-Cole, sta difendendo una donna che vuole la morte della figlia ormai da 20 anni alimentata con il sondino sempre in opposizione ai medici. Continue reading

COSA CI HA INSEGNATO CHARLIE GARD? Ormai la maschera è stata gettata: lo Stato, il Leviatano ”democratico”, è padrone della vita delle persone

La condanna a morte, tramite sospensione delle cure, di Charlie Gard, decretata, con il pretesto dell’incurabilità del male, dal governo britannico e ratificata sia dalla Corte Suprema che dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), segna un evento epocale, una ghigliottina del prima e del poi.
Il cambiamento epocale consiste in breve in questo: lo Stato, Leviatano ormai realizzato (guarda caso proprio con le “democrazie compiute”, che ogni giorno di più divengono l’altra faccia della medaglia dei totalitarismi vecchio stampo), è il nuovo padrone della vita e della morte degli esseri umani. Padrone quindi anche dei nostri corpi. Il che comporta che non esiste più un diritto alla vita, se non in rapporto all’utilità che ne deriva al Leviatano: infatti, il governo britannico ha perfino – senza vergogna alcuna – accennato, fra le cause della decisione, quella delle spese da affrontare. Neanche il nazismo era mai arrivato a tale smargiassa spudoratezza.

CHARLIE È INUTILE Continue reading

L’Osservatore Romano: «I bimbi di coppie gay rischiano di essere più fragili»

«E’ davvero difficile sostenere che non esista alcuna differenza tra i figli di famiglie eterosessuali e quelli di famiglie omosessuali». Fragilità maggiori, strategie adattative, minor identificazione eterosessualie La crescita dei bambini nelle coppie gay presenta un quadro complesso e variegato, non immune da problemi. In questi anni è stato studiato attentamente dalla psicologia e dalla psichiatria anche se resta un argomento sfuggente e ancora poco trattato dal punto di vista psicologico.

A rompere il silenzio è l’Osservatore Romano … Continue reading

Charlie, condannato da una società senza etica

Gli ultimi aggiornamenti che provengono dal Great Ormond Street Hospital suggeriscono alcune considerazioni sul caso drammatico di Charlie Gard e sulla sentenza della Corte Europea dei diritti umani.

“Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo”.

È il tweet diffuso da Papa Francesco in cui, senza citarla esplicitamente, fa chiaro riferimento alla vicenda del piccolo Charlie Gard.

Ma sono arrivate anche grida più forti da parte di Cardinali e Vescovi, forse tardivi ma ancora in grado di sospendere e, forse, di fermare l’esecuzione della sentenza di morte della Corte Europea dei diritti umani. Continue reading

CHARLIE, TUTTE LE CAMPANE D’EUROPA SUONINO PER TE

Vorrei rivolgere un appello ai sacerdoti, ricordando loro che muore un nostro figlio, il piccolo Charlie, figlio di tutti noi e di tutta la nostra umanità.

È figlio di Dio e figlio anche di noi sacerdoti, consacrati chiamati ad annunciare sempre la bellezza dell’esistenza e la sua dignità anche quando la vita è appesa ad una Croce.

Possiamo non lasciare alla morte questa creatura ne’ abbandonare questa vita dalla cecità dei potenti ai loro lacci di morte. Continue reading

Bufera sul sindaco di Verona che difende la famiglia

Nel programma del nuovo primo cittadino Federico Sboarina (nella foto) si può leggere che si attueranno iniziative volte a contrastare “la diffusione delle teorie del gender nelle scuole” e si provvederà al e “ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate (nidi compresi) dei libri e delle pubblicazioni, che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso”. Continue reading

ABBATTERE I MURI E COSTRUIRE PONTI? SI, MA A CASA DEGLI ALTRI (AD ES. I MILANESI HANNO CHIUSO LE PORTE)

Succede a Milano, da sempre nota per l’apertura e la generosità dei suoi abitanti. Virtù che io stesso posso confermare, avendovi abitato e lavorato per un decennio. La giunta di sinistra che governa la città è molto attenta alle esortazioni di Francesco, cui guarda come a un maestro, pur essendo miscredente per la maggioranza di assessori e consiglieri comunali. Ma si sa quale amicizia ci sia anche tra il Papa argentino e quei “centri sociali” fondati e diretti dall’ultrasinistra e frequentati spesso da estremisti e da nostalgici dei regimi comunisti, magari anche nella loro fase leninista e stalinista.

SPALANCARE A TUTTI LE PORTE? Continue reading

Card. Sgreccia: i 10 punti critici sul caso del piccolo Charlie Gard

In queste ore drammatiche, assistiamo, dolenti ed impotenti, agli sviluppi ultimi e agli esiziali contorni che sta assumendo la vicenda del piccolo Charlie Gard, il neonato inglese di 10 mesi affetto da Sindrome dell’encefalomiopatia mitocondriale ad esordio infantile, il quale, sulla base di distinte statuizioni giudiziarie emesse da tre differenti Corti inglesi, di diverso grado, e da ultimo dalla stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dovrebbe essere accompagnato alla morte per mezzo del distacco dalla macchina che ne assicura la ventilazione meccanica e della contestuale interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiali, non prima di avergli procurato uno stato di sedazione profonda.

Nei differenti gradi di giudizio, le Corti inglesi hanno ribadito che il processo di decadimento generale delle condizioni cliniche di Charlie e, con esso, il deterioramento progressivo ed inarrestabile della funzionalità degli organi che presiedono alle funzioni vitali, primi tra tutti quelli respiratori, inducono a credere che qualsiasi decisione relativa ad ulteriori azioni che prolungassero simili condizioni di vita, sarebbe da giudicare illegittima, dacché non assunta nell’effettivo, migliore interesse del piccolo, ma piuttosto volta ad aumentare, nel tempo e nell’intensità, il dolore e le sofferenze dello stesso. Quello che più sorprende è che la stessa idea di sottoporre Charlie ad un protocollo sperimentale di terapie nucleosidiche che si sta mettendo a punto negli Stati Uniti, proposta a più riprese avanzata dai genitori, è stata considerata inattuabile, meglio ancora “futile”, dai consulenti medici interpellati dai giudici, a fronte dell’esigenza, questa sì impellente, di voler dare un’esecuzione immediata e definitiva ai dispositivi unanimi delle sentenze fin qui pronunciate. Continue reading

Porta chiusa in faccia a Charlie Gard: l’Inghilterra conferma il “no” al trasferimento in Italia

Dopo il “no” dei medici inglesi arriva quello del ministro degli Esteri. Un ultimo filo di speranza resta nelle parole del premier May

La storia di Charlie Gard ci insegna ancora una volta che oltre al danno esiste anche la beffa. Perché è spuntato l’ennesimo ostacolo per spianare la strada ad un trasferimento del piccolo dall’Inghilterra.

Motivi legali impediscono, infatti, lo spostamento del piccolo Charlie dal Great Ormond Street Hospital di Londra al Bambino Gesù di Roma, che aveva ventilato l’ipotesi di accoglierlo. «L’ospedale ci ha detto che, per motivi legali, non può trasferire il bambino da noi. Questa è un’ulteriore nota triste», ha detto Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (L’Huffington Post, 4 luglio).

IL “NIET” DEL MINISTRO Continue reading