E’ un delitto perfetto, un capolavoro mastodontico del diavolo: Charlie Gard viene messo a morte con il consenso dei suoi genitori che ormai nell’immaginario mondiale sono due guerrieri pro life. Passerà così l’idea che, “se hanno mollato loro”, è giusto ad un certo punto privare una persona dei sostegni vitali. Invece Chris e Connie hanno ragionato esattamente come i medici contro cui fino a ieri si scagliavano solo perché convinti che le terapie andavano tentate prima. Mentre ora, hanno dichiarato ieri, date le condizioni attuali non c’è più speranza di una qualità di vita come quella che avevano immaginato. Continue reading
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Gay Pride, i fedeli riparano e ricevono insulti: “Votatevi a San Giovese”
Il Comitato “Beata Giovanna Scopelli” aveva indetto una processione a Reggio Emilia, in riparazione del Gay pride cittadino. Ripeterà simile iniziativa anche a Rimini. Ecco il suo comunicato stampa: “Il prossimo 29 luglio si consumerà nella città di Rimini una gravissima offesa al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, con una pubblica esaltazione del peccato di sodomia. A Reggio – prosegue la nota dell’associazione – risuona ancora il tintinnio di quel turibolo ondeggiante fra le vie delle città, per mondare e riparare, per pregare ed elevare la giusta lode riparatoria a Dio, ma anche in diverse altre città che, sulla sequela di quanto accaduto lì, si sono rimboccate le maniche per organizzare eventi analoghi. Tutti siamo chiamati a consolare pubblicamente quel Sacro Cuore trafitto e quella Vergine Santa che piange lagrime amare. Lo dobbiamo come Figli di Dio, lo dobbiamo come membra del Mistico Corpo, lo dobbiamo come cattolici fedeli alla Santa Chiesa”. Continue reading
La guest house non accetta gay e finisce nei guai
Una coppia omosessuale vuole trascorrere una vacanza insieme a Santa Maria, vicino a Tropea. Individuano una guest house, telefonano e parlano con il titolare. Dopo la chiamata ad uno dei due arriva un messaggio su WhatsApp da parte del titolare che ringrazia per la scelta ma aggiunge: “importante e mi scuso se posso sembrare troglodita: non accettiamo gay ed animali. Mi perdoni ancora”. Continue reading
La commissione che restringe il nostro spazio (Commissione voluta dalla Boldrini)
Caro direttore,
stavo per scriverti una seconda lettera per commentare altre pagine del grande Chesterton, quando ho letto una notizia molto preoccupante, per la quale, probabilmente, sarebbe stato il Chesterton vivente a scriverti. Accetta questo mio piccolo contributo e dalla prossima settimana riprenderò a parlare del nostro amico.
La notizia che mi lascia sbalordito è questa: la presidenta della Camera, tale Laura Boldrini, ha istituito una commissione contro l’odio (la denominazione ufficiale è “commissione sull’intolleranza,la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio” (sic!), che in questi giorni ha terminato i propri lavori, svolti, immagino, in un clima di grande amore e tolleranza. Come frutto di tale tenero lavoro, è stata depositata una relazione che non può non far inorridire tutti coloro che hanno a cuore l’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di opinione e l’articolo 33 che tutela la libertà delle arti e della scienza e quella del loro insegnamento.
Infatti, il quotidiano La Verità ha pubblicato alcune delle raccomandazioni contenute in detta relazione. Enumero e commento. Continue reading
Più immigrati: la predica in chiesa la fa la Bonino
Entrerà in chiesa e parlerà direttamente dall’ambone come una sacerdotessa. Musica e parole di Emma Bonino, la donna probabilmente più nemica del cristianesimo che l’Italia conosca. Il piccolo miracolo si compirà il 26 luglio prossimo a Biella. Precisamente a Ronco di Cossato nella chiesa di San Defendente. Prima di raccontare questa storia di ordinaria apostasia di provincia occorre andare al santo protettore di quella chiesa. San Defendente è un martire della Chiesa. Da soldato romano, per intenderci come San Martino, venne ucciso perché si rifiutava di sacrificare al culto dell’imperatore rinnegando il Cristianesimo.
Il povero santo avrà di che turarsi le orecchie la prossima settimana quando nella chiesa a lui dedicata sentirà risuonare dall’ambone le parole della Bonino, che non avendo bisogno di presentazione, conoscerà di sicuro: abortista, antinatalista, immigrazionista, antiproibizionista etc… Continue reading
“I miei dubia al vescovo sui gay”. Così scrive un parroco
A Staranzano c’è un parroco che non viene incensato dai giornali, ma che potrebbe insegnare a molti suoi confratelli qualche cosa sull’amore alla Chiesa e alle anime. Questo parroco si chiama don Francesco Fragiacomo ed è il parroco del comune il cui locale capo scout si è unito civilmente con il suo compagno, che è anche consigliere comunale del Pd. Senza di lui non ci sarebbe stato nessun caso educatore scout per il semplice fatto che a nessuno sarebbe mai venuto in mente di polemizzare con il capo Agesci, il cappellano dell’associazione e tutta la combriccola festante che li ha celebrati in sala consiliare al canto di Dio è morto. Continue reading
QUANDO LA SINISTRA ERA POCO ACCOGLIENTE CON I PROFUGHI (NONOSTANTE FOSSERO ITALIANI) Tanto più che scappavano da una feroce persecuzione… ma avevano il difetto di essere sì italiani, ma non comunisti
Ogni giorno, a proposito della marea migratoria, da Sinistra arrivano sermoni moraleggianti sul dovere dell’accoglienza generalizzata e incondizionata degli stranieri.
Peraltro danno spesso, tacitamente, ad intendere che tutti siano “profughi” (quando – in realtà – solo una piccola percentuale è costituita da profughi).
Eppure se, nella nostra storia nazionale, qualcuno ha da fare un “mea culpa” sull’accoglienza dei profughi, è proprio la Sinistra, almeno quella comunista.
La vicenda – perlopiù cancellata dalla storiografia ufficiale – riguarda addirittura dei profughi italiani, verso i quali avevamo dunque un doppio dovere di accoglienza e di solidarietà.
Accadde nel secondo dopoguerra. Sto parlando degli italiani del Quarnaro e della Dalmazia, di Zara, Pola e Fiume. Continue reading
Regno Unito: la “fluidità di genere” si diffonde nelle scuole
In Gran Bretagna la “fluidità di genere” entra a grandi passi nelle scuole. Sono ormai diversi infatti gli istituti scolastici che in ossequio all’odierno diktat etico in materia di sessualità hanno deciso di abolire la tradizionale dicotomia maschio/femmina per lasciare i loro giovani allievi liberi di esprimere liberamente la propria identità di genere.
A tale proposito, Caroline Jordan, presidente della Girls’ Schools Association, ha dichiarato: “Io non voglio che nessuno dei miei alunni, maschi o femmine, pensino che siano obbligati ad essere ragazzi o ragazze”. Continue reading
Omosessualità, il vescovo Chaput contro padre Martin
È polemica crescente intorno al libro che James Martin, S.J. ha scritto – “Building a bridge, Costruire un ponte – in tema di comunità LGBT. Il sacerdote gesuita, recentemente nominato consultore per le Comunicazioni Sociali della Santa Sede, sembra considerare le pratiche omosessuali non peccaminose, e senza tenere conto di quanto scrive al riguardo il Catechismo della Chiesa cattolica. Gli ha risposto l’arcivescovo di Filadelfia, Charles Chaput, che gli ha ricordato quello che scrive San Paolo nella lettera ai Romani, 1:21-27, in cui si condannano le pratiche omosessuali, ha ribadito che “Gesù non è venuto a confermarci nei nostri peccati e comportamenti distruttivi, qualunque essi siano, ma a redimerci. Se la Lettera ai Romani dice la verità – scrive ancora Chaput – le persone che mantengono relazioni impure (e siano omosessuali o eterosessuali) hanno bisogno di conversione, non semplicemente di un appoggio. Se la Lettera ai Romani è falsa, allora l’insegnamento cristiani non solo è sbagliato, ma è una menzogna malvagia. Affrontare questo con franchezza è l’unico modo di avere una discussione onesta”. Continue reading
Avanti cattogay, a colpi di menzogne
Non ci sono soltanto i gay praticanti a far parte di quella lobby che – come dicevamo pochi giorni fa citando l’allora cardinale Ratzinger – ha l’obiettivo di sovvertire l’insegnamento della Chiesa in materia di sessualità. Ci sono anche tanti vescovi e laici che in nome del discernimento e del “non giudicare” favoriscono e favoreggiano i rapporti omosessuali, facendo finta di non approvarli. Di esempi ce ne sono molti anche in Italia, ma in questi giorni ce ne è stato offerto uno dall’arcivescovo di Gorizia, Carlo Alberto Maria Redaelli, spalleggiato dal quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire, nella persona dell’ormai irrefrenabile Luciano Moia.
Tutto nasce da quanto accaduto a Staranzano, paesone di 7mila abitanti nella diocesi di Gorizia, dove un educatore scout (Agesci) convola in unione civile con il suo convivente; il parroco lo invita opportunamente a lasciare il suo ruolo di educatore in parrocchia, ma il vice parroco – che è anche l’assistente scout – non è d’accordo e partecipa anche all’unione civile del suddetto. Dopo averci pensato ben 20 giorni, interviene finalmente il vescovo che, dice compiaciuto Avvenire, «spiazza tutti». Continue reading