Sacrilegio Lgbt: chiesa violata diventa set per i diritti trans

Il trans in chiesa vestito da sposa, il modello a far da marito, l’altare con le candele e i fiori di contorno. E’ la blasfema immagine che compare nella copertina di un nuovo calendario prodotto dal transessuale Manila Gorio a capo dell’esordiente Anti, Associazione Nazionale Transessuali Italiani, nata poche settimane fa ma che già si fregia del titolo di Onlus. Una provocazione – la chiama lui, che però si fa chiamare rigorosamente lei. Una profanazione invece, perché quegli scatti, fatti per rivendicare il diritto dei transgender a sposarsi e adottare figli, sono stati rubati in una chiesa italiana. A insaputa del parroco, o forse a parroco gabbato, questo lo dovrà stabilire la magistratura.

Comunque un sacrilegio che getta un’ombra molto tetra tanto sulla buona fede delle campagne di rivendicazione dei diritti Lgbt quanto sull’uso improprio delle chiese.

Che la chiesa diventi un set fotografico è forse l’ultimo affronto che si può fare al tempio riservato esclusivamente al culto di Dio. Che poi questo set diventi luogo di messa in posa di transessuali vestiti in abiti provocanti è l’attuale frontiera del cattivo gusto e dell’odio che i pasdaran dell’omosessualismo riversano prima di tutto contro Dio e in secondo luogo contro la sensibilità religiosa dei fedeli. Un’immagine rivelatrice che spiega in un solo scatto di come il fumo di Satana sia entrato in chiesa per distruggere, è la lotta finale evocata da suor Lucia a Caffarra, il matrimonio. Con la scusa dei diritti degli Lgbt, nuova “emergenza” che molti esponenti ecclesiastici non disedegnano di fare propria. Continue reading

Quel prete sociologo che apre all’adozione gay

Paul Sulins, sacerdote e sociologo che insegna alla Catholic University of America, intervistato da Avvenire dichiara: “occorre distinguere tra l’adozione da parte di due genitori – in cui due persone, nessuna delle quali legata al bambino da rapporti di parentela, chiedono allo stesso tempo di diventare legalmente genitori di un minore – e l’adozione da parte di un solo genitore, in cui il partner di uno dei genitori biologici del bambino chiede di poterlo adottare. Posso immaginare casi in cui permettere questo secondo caso (l’adozione da parte di un genitore) possa rappresentare l’interesse del bambino, ad esempio quando non è possibile ottenere supporto materiale e morale da parte dell’altro genitore naturale”.
Eppure la Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1992 ha emanato il documento “Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali”, in cui si legge: «Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido”

GENDER WATCH

Pranzo in San Petronio, è solo la punta dell’iceberg

Mentre la polemica sul pranzo nella Basilica di San Petronio a Bologna tiene ancora banco, viene documentato un altro clamoroso caso di profanazione, questa volta in Spagna, nel contesto della battaglia politica per l’indipendenza della Catalogna da Madrid. Domenica nella chiesa di Vila-rodona, diocesi di Tarragona, gremita di fedeli, si è svolta una strana liturgia (il prete è vestito con i paramenti sacri) in cui preghiere e canti hanno accompagnato lo spoglio delle schede che avveniva proprio davanti all’altare. Video mostrano anche il grande applauso della folla all’ingresso dell’urna che conteneva le schede votate.

Scene francamente sconcertanti, ma quel che qui si vuole sottolineare è che ormai non si tratta più di episodiche trasgressioni compiute da sacerdoti o vescovi border-line, ma di una chiara linea di tendenza che investe la Chiesa intera e che, con il pretesto di avvicinare Dio all’uomo, abolisce il confine tra sacro e profano. Continue reading

Correctio filialis un primo bilancio

Il 25 settembre, all’indomani della pubblicazione della Correctio filialis a papa Francesco, il portavoce della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke, ha smentito con ironica sufficienza la notizia diffusa dall’Ansa, secondo la quale l’accesso al sito della Correctio sarebbe stato bloccato dalla Santa Sede: «Figurarsi se facciamo questo per una lettera con 60 nomi». Il direttore della Sala Stampa, che giudica le iniziative in base al numero dei “followers”, può essere interessato a sapere che www.correctiofilialis.org, a otto giorni dalla sua messa on-line, ha avuto oltre 180mila singoli visitatori e 330 mila pagine visitate. Le visite vengono da 200 diversi paesi dei cinque continenti. L’Italia e gli Stati Uniti guidano il numero degli accessi. Inoltre, la lettera di correzione indirizzata a papa Francesco da 62 studiosi, è stata condivisa, al 3 ottobre, da 216 teologi, pastori, professori, studiosi di tutte le nazionalità, le cui firme sono visibili sul sito. Ad essi vanno aggiunti decine di migliaia di aderenti, che hanno apposto le loro firme sul sito ufficiale o su altri siti cattolici, che sostengono attivamente l’iniziativa quali onepeterfive.com, lifesitenews.com, katholisches.Info. Continue reading

Un muro di persone reciterà il Rosario sui confini polacchi

E’ fra le inziative più potenti per la pace che siano mai state indette da una Nazione, insieme a quella della consacrazione della Polonia al Cuore Immacolato di Maria secondo quanto richiesto dalla Vergine durante le apparizioni di Fatima. Si tratta di un “Rosario alle frontiere”, ossia di una catena umana di un milione di persone attese, che si raduneranno sabato 7 ottobre, giorno della Madonna del Rosario e della vittoria dei cristiani contro i musulmani a Lepanto, a formare un muro di protezione intorno ai confini del Paese per chiedere alla Madonna di salvare la Polonia e l’Europa dal nichilismo islamista e dal rinnegamento della fede cristiana.
Ad aderire, patrocinandola, l’intera Conferenza episcopale polacca che ha messo a disposizione tutte le chiese sul confine del paese per permettere a chi vorrà di partecipare in mattinata alla celebrazione dall’Eucaristia e all’adorazione del Santissimo Sacramento prima della recita del Rosario, che comincerà alle 14 lasciando così tempo a tutti di disporsi sui confini per la preghiera mariana. Continue reading

La deriva del giornale dei Vescovi: “Avvenire” arruola il presidente degli atei.

In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito ateo. Avvenire, il quotidiano dei vescovi, ha un nuovo prestigioso collaboratore: è il presidente dell’associazione dei mangiapreti. Ma sì, proprio loro, quelli

dell’ Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), quelli che organizzano le campagne “Scrocifiggi l’Italia, quelli che vogliono togliere Gesù da scuole e ospedali, quelli che vogliono proibire il battesimo, tassare le scuole cattoliche, abolire l’8×1000 e persino abbattere le campane “retaggio di un epoca in cui il cristianesimo era l’unico orizzonte culturale”. Continue reading

Pranzo in Basilica, i buchi di Tornielli. (Bologna)

Avevo voluto scrivere al Direttore una semplice lettera nella quale si chiedeva di rivedere questa prassi di usare le chiese per finalità diverse da quelle per cui sono state dedicate, e nella quale si tentava di far riflettere sulle conseguenze nefaste circa l’eliminazione della distinzione tra sacro e profano, che un atto come quello avvenuto domenica, nella basilica di san Petronio a Bologna, avrebbe provocato. Ma già porre la questione ha fatto saltare i nervi a qualcuno, al punto che si è messa in moto la contraerea, nella persona di Andrea Tornielli su La Stampa (vedi qui). Intendo sorvolare sui soliti toni usati, che ovviamente cercano di banalizzare fin dall’inizio la questione, come una cosa di qualche stupido che non conosce la storia della Chiesa e di squalificare come “tradizionalista” che deve cercare la sua quotidiana accusa contro il Papa chi ha dissentito dall’iniziativa di monsignor Matteo Zuppi.

Veniamo però alle argomentazioni, che sono fondamentalmente racchiuse nell’affermazione di Tornielli di dimenticare e ignorare la storia della Chiesa.

Gesù ha mangiato con i peccatori, destando scandalo, e san Giovanni Crisostomo esorta a servire prima Cristo nei bisognosi e poi ad ornare l’altare. Questa osservazione, riportata da Tornielli, non avrebbe bisogno di commenti, perché la nostra critica non sta nel fatto di mangiare con i poveri e neppure nel fatto di soccorrerli nei loro bisogni, quanto piuttosto nell’opportunità di mangiare dentro la Basilica. Ma mi ci soffermo perché questa prima argomentazione di Tornielli ricalca la motivazione data da mons. Zuppi al clero di Bologna, che era in gran parte contrario all’iniziativa. Di fronte all’opposizione del suo clero, sia in sede di confronto pubblico che privato, Sua Eccellenza ha motivato l’opportunità di mangiare in Basilica ricorrendo alla sacramentalità dei poveri; in altre parole, nei poveri è presente Cristo, quindi i poveri possono stare in Basilica. Ma questa motivazione, a mio avviso, sposta la questione su un terreno che non è il suo. Nessuno contesta il fatto che i poveri possano entrare in san Petronio e nemmeno che servire il nostro prossimo significhi servire Cristo, ma l’obiezione che continuo a muovere sta nel fatto che si voglia mangiare in Basilica e non in altre strutture che alla diocesi di Bologna, grazie a Dio, non mancano. Continue reading

Correzione Filiale: quasi quadruplicate le adesioni. Migliaia di firme popolari. Parolin : dialogare

Si sono quasi quadruplicate, a partire dalle quaranta iniziali le adesioni di studiosi, professori teologi e religiosi alla “Correzione Filiale” consegnata al Pontefice l’11 agosto a Santa Marta e resa nota domenica scorsa, dopo che non era stata ricevuta nessuna risposta agli organizzatori. Attualmente hanno aderito in 156 studiosi. A fianco dell’iniziativa, che come sappiamo è riservata a persone di un certo livello accademico o teologico, se ne sono sviluppate altre, di appoggio. Quella di Life Site News ha raggiunto, a ieri, oltre le cinquemila adesioni (5025, per l’esattezza).

Mentre quella lanciata da One Peter Five, di Steve Skojec, ieri aveva raccolto più di diecimila adesioni (10624, per la precisione). So dell’esistenza di altre raccolte di firme in appoggio popolare alla “Correzione Filiale”, ma non sono in grado in questo momento di fornire dati più precisi. È da ricordare comunque che nei mesi scorsi una “Supplica filiale” al Pontefice, sempre su questo tema, aveva raccolto centinaia di migliaia di firme in tutto il mondo. Si tratta comunque di iniziative totalmente staccate e indipendenti rispetto ai “Dubia” avanzati al Papa e alla Congregazione per la Dottrina della Fede da quattro cardinali, di cui al momento sono in vita Brandmüller e Burke. E non è improbabile che a breve periodo ci possano essere novità di rilievo anche su quel fronte. Continue reading

La Correctio filialis sotto la materna protezione di Maria

La Correctio filialis de haeresibus propagatis nasce dalla Fede, dall’amore per la Chiesa e per il Papa e ciò si evince, oltre che dai contenuti, anche dalle date. Il documento, infatti, reca quella del 16 luglio, Festa della Madonna del Carmine e, non essendo giunta alcuna risposta dal Pontefice, la Correctio è stata pubblicata il 24 settembre, giorno in cui si celebrano due feste mariane: la Madonna della Mercede e Nostra Signora di Walsingham.

L’anno è il 2017, centenario delle apparizioni di Nostra Signora di Fatima, alla quale il Vicario di Cristo ha rivolto questa preghiera, durante il suo pellegrinaggio il 12 maggio scorso: «Salve Madre di Misericordia, Signora dalla veste bianca! In questo luogo, da cui cent’anni or sono a tutti hai manifestato i disegni della misericordia di Dio, guardo la tua veste di luce e, come vescovo vestito di bianco, ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace. […] Unito ai miei fratelli, nella Fede, nella Speranza e nell’Amore, a Te mi affido. Unito ai miei fratelli, mediante Te, a Dio mi consacro, o Vergine del Rosario di Fatima». A Lei, uniti a Papa Francesco, ci consacriamo affinché illumini la Chiesa per porla al servizio delle anime. Continue reading

L’impatto mondiale e il significato della Correctio filialis

La “correzione filiale” indirizzata a papa Francesco da oltre 60 studiosi cattolici e pastori della Chiesa ha avuto in tutto il mondo uno straordinario impatto. Non è mancato chi ha cercato di minimizzare l’iniziativa affermando che il numero dei firmatari «è limitato e marginale».

Ma se l’iniziativa è irrilevante, perché le ripercussioni sono state tanto ampie, su tutti i media dei cinque continenti, compresi paesi come la Russia e la Cina? Una ricerca su Google News, ricorda Steve Skojec su One peter five ha dato il risultato di oltre 5.000 notizie, mentre oltre 100.000 sono le visite sul sito www.correctiofilialis.org in 48 ore.

L’adesione su questo sito è ancora aperta, anche se solo alcune firme saranno rese visibili. È necessario ammettere che la ragione di questa eco mondiale è una sola: la verità può essere ignorata o repressa, ma quando si manifesta con chiarezza ha una sua forza intrinseca ed è destinata a diffondersi. Il principale nemico della verità non è l’errore, ma l’ambiguità. La causa della diffusione di errori ed eresie nella Chiesa non è dovuta alla forza di questi errori, ma al colpevole silenzio di chi dovrebbe difendere a viso aperto la verità del Vangelo. Continue reading