Dolcetto (di Santa Ildegarda) o scherzetto (di San Giovanni Bosco)? – “E ora cosa metto nelle loro zucche … ehm… teste?”. Da mamma cristiana ecco cosa offrirò aprendo la porta a piccoli mostri e streghe

 

Puntuale come il raffreddore autunnale arriva la polemica di Halloween. In realtà non è più un virus stagionale, ma una pandemia annuale.

Festa a vuoto
Cioé: quello che mi dà fastidio per la Festa di Ognissanti, mi dà fastidio anche a Natale e Pasqua; c’è un’occasione di festa, tutti si entusiasmano, ma nessuno sa più perché si fa festa. È triste, come ballare senza musica; si può fare, ma non è la stessa cosa. Il walzer ha un ritmo, il boogie un altro, il tango un altro ancora. Non si fa festa quando ci si rimpinza di dolci, ma quando c’è un motivo per essere lieti.

Che sia Halloween, Natale o Pasqua, la festività ha perso il suo ritmo e guadagnato un sacco di calorie: adesso al supermercato siamo invasi da corsie strapiene di zucche e caramelle, tra un mese – forse prima – lo saremo di panettoni e pandori, a primavera verremo assaliti da uova di cioccolato. In tutti questi casi, ci sono gli addobbi e manca l’invitato principale. A Natale si trabocca di ogni specie di decorazione, tranne quella di una capanna su cui brilla una stella; a Pasqua siamo circondati da conigli e gallinelle, ma neanche l’ombra del Risorto. In queste settimane alcuni entreranno nel merito dell’annosa questione se Halloween sia l’anticamera delle tenebre o una celebrazione santa, non so chi vincerà ma so chi ci guadagna sempre: la logica gaudente e spietata del commercio. Continue reading

PINEROLO Colpo alla dottrina: “messa” ecumenica di precetto

Gira su internet un volantino della parrocchia di Pinerolo che annuncia una funzione ecumenica coi valdesi. E il vescovo Oliviero stabilisce che assolverà il precetto domenicale. Alla Nuova BQ il segretario parrocchiale conferma: “Sì, chi vuole può fare la comunione”. Eppure lo Ius divinum è chiaro: la messa è cattolica e coloro che deliberatamente non ottemperano l’obbligo domenicale commettono un peccato grave. 

Come si soddisfa il cosiddetto precetto domenicale? Partecipando alla S. Messa ed astenendosi dai lavori servili. Questo è il minimo sindacale per prendere almeno un sei a catechismo… Capita ormai ovunque di constatare che la seconda parte del precetto venga praticamente disattesa anche da coloro che partecipano alla Messa: si taglia la siepe, si va a lavare l’auto, si compra e si vende, senza reale necessità, ci si inventa qualunque cosa, pur di non dedicare il proprio tempo al buon Dio, alla famiglia, al riposo. Anche sulla prima parte, c’è senz’altro da lavorare; è piuttosto diffusa la convinzione che non sia poi così obbligatorio partecipare alla Messa proprio tutte le domeniche e le feste comandate: l’importante è comportarsi bene…

Ma, se la notizia fosse vera , come pare, allora bisogna riconoscere che al peggio non c’è fine. Sembra che un Vescovo si sia inventato una soddisfazione ecumenica del precetto. Stiamo parlando di una “celebrazione ecumenica della Parola di Dio”, domenica prossima 28 ottobre, alle ore 10 nella Cattedrale di Pinerolo, presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Olivero Derio e dal pastore valdese Gianni Genre. Ma la ciliegina sulla torta, è la seguente indicazione presente sul foglietto degli avvisi: “Dopo la sua conclusione, i cattolici presenti in chiesa potranno comunque fermarsi per ricevere la comunione. La funzione è valida per il soddisfacimento del precetto festivo” (grassetto nel testo). Continue reading

Il papa, i giovani e la ferula biforcuta

Per la Santa Messa di apertura del sinodo dei giovani papa Francesco ha usato una ferula che gli era stata donata durante l’incontro con i giovani al Circo Massimo. È un bastone che termina con due punte, attraverso le quali passa un grosso chiodo.

Guardando la ferula più da vicino, si vede che alla confluenza dei due rami c’è una protuberanza, una specie di naso. Vuol forse dire che essi sono, o dovrebbero essere, due braccia, ovvero quelle di Gesù in croce? Ma il chiodo messo in quel modo?

Sui social media ovviamente sono fioccati i commenti. Francesco è stato paragonato a Harry Potter che va a un incontro di Quidditch, a Gandalf del Signore degli anelli, al Simon mago degli Atti degli apostoli. Continue reading

BURKE: NELLA CHIESA C’È CHI VUOLE UNA “COESISTENZA” FATALE FINO AD APPROVARE IL PECCATO.

Questa mattina sono capitato abbastanza casualmente verso le 9 nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, vicino a Campo de’ Fiori, e ho trovato una chiesa piena di gente, e all’altare il cardinale Raymond Leo Burke. Nella sua omelia il porporato ha citato varie volte un religioso, Dom Prosper Guèranger, un benedettino francese dell’800, abate di Solesmes.

Il cardinale Burke ha accennato a un incontro di giovani che si è svolto in questi giorni. Non al Sinodo dei Giovani in corso di svolgimento a Roma. Ci siamo occupati poco del Sinodo, lo faremo nelle prossime ore; l’impressione è che si tratti di uno dei sinodi – e degli eventi ecclesiali – più manipolati e diretti da una regia superiore degli ultimi decenni. A cominciare dalla “manina” misteriosa che ha inserito il tema LGBT nel Sinodo stesso, senza che nessuno ne avesse parlato nella fase preparatoria, obbligando il segretario, card. Baldisseri, o a fare la figura dello scemo, o a mentire. Una manina ben più abile di quelle che secondo alcuni aleggerebbero in Consiglio dei Ministri; e di cui subito ha approfittato il card. Cupich (non votato dai vescovi americani, ma invitato, a dispetto delle ascendenze McCarricckiane – o forse proprio per queste benemerenze – dal Pontefice regnante) per fare le sue dichiarazioni inclusive, attive e passive dei giorni scorsi. Continue reading

DISPACCI DALLA CINA. LIBERTÀ DI STAMPA, CONTROLLO SUBLIMINALE, LE NOMINE E IL NODO DELL’INGERENZA

Aurelio Porfiri nei suoi dispacci di oggi si dedica in maniera particolare al tema della libertà, di stampa e di pensiero, in Cina. Con qualche annotazione personale di grande interesse, perché dimostra che la libertà di coscienza e di fede proclamata sulla carta dal governo comunista nella realtà è ampiamente disattesa. Niente di nuovo, direte voi, e avete ragione; ma c’è chi a questa controparte, con un accordo segreto, affida la scelta dei vescovi. Vi pare normale e ragionevole? 

Il controllo subliminale di Pechino

Mi viene da riflettere sul tema della libertà di opinione nella Cina. Papa Francesco nel suo Messaggio ai Cattolici Cinesi dopo la firma dell’accordo provvisorio parlava della “fatica di dire una parola critica”. Per la mia esperienza posso rassicurare sul fatto che il governo cinese quella fatica la fa risparmiare. Nel senso che subliminalmente sa come scoraggiare ogni possibilità di critica. Qui da noi, abbiamo stampa di regime e stampa contro il regime. Le due coesistono legalmente. Ma in Cina? Vediamo due esempi personali da Macao e Hong Kong.

Anni fa sono stato incoraggiato a mandare il curriculum per collaborare con un’università non cattolica. Mi ha risposto un mio ex collega che mi ha riferito che non potevo essere considerato per via del mio background cattolico (ma non c’è libertà di professare la propria religione?).

Hong Kong: ho chiesto ad un media di Hong Kong di fare una recensione di un libro che parla di Cina e Vaticano. Mi hanno detto che erano interessati ma che dovevano leggerlo in quanto questo media era sostenuto dal governo e che quel tema era un poco “sensitive” (ma non c’è libertà di opinione?). Continue reading

SUL SINODO AVANZA A PICCOLI PASSI LA NORMALIZZAZIONE DEI RAPPORTI OMOSESSUALI. LOVE IS LOVE…

La pressione affinché dal Sinodo 2018 sui Giovani parta lo sdoganamento dei rapporti omosessuali esiste, ed è documentata dal fatto che alcune organizzazioni LGBT “cattoliche”, fra cui New Ways Ministry, The Global Networks of Rainbow Catholics e Quest si sono alleate con Human Rights Campaign per fare azioni di lobbying sui vescovi al Sinodo dei giovani, come scrive un attento osservatore del mondo LGBT, Joseph Sciambra.

Che questa operazione abbia alleati potenti lo dimostra il fatto che nell’Instrumentum Laboris vi sia questo passo: “Alcuni giovani LGBT, attraverso vari contributi pervenuti alla Segreteria del Sinodo, desiderano ‘beneficiare di una maggiore vicinanza’ e sperimentare una maggiore attenzione da parte della Chiesa, mentre alcune CE (conferenze Episcopali) chiedono cosa proporre ‘ai giovani che invece di formare una coppia eterosessuale decidono di formare una coppia omosessuale e, soprattutto, desiderano essere vicini alla Chiesa“. Continue reading

LETTERA APERTA «Cardinale Bassetti, non c’è un problema di razzismo»

Anche di fronte agli immigrati, il nostro primo compito è di evangelizzare non di dare risposte politiche. Anche nell’analisi del fenomeno la Chiesa si dimostra subalterna alla cultura dominante e inconsapevole davanti ai problemi posti da un’immigrazione fuori controllo e dalla presenza massiccia di islamici. Ecco il testo integrale della lettera che venti laici hanno scritto al presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Per aderire alla lettera inviare una mail a tiziano@tuseipietro.org.

Eccellenza Reverendissima Cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della CEI

Eccellenze Reverendissime, Vescovi della Chiesa Cattolica in Italia,

con rispetto assoluto e filiale, ci permettiamo di scrivere per esternare a Lei e ai Vescovi italiani della Chiesa Cattolica, le nostre perplessità e per dissipare i nostri dubbi in merito alla cosiddetta “questione dei migranti”.

Siamo rimasti molto colpiti da due testi che abbiamo letto negli scorsi mesi.

LA LETTERA CONTRO IL RAZZISMO

Il primo testo è del luglio del 2018, di un gruppo di presbiteri e laici, che chiedeva a tutti Voi d’intervenire “sul dilagare della cultura intollerante e razzista”, che a parere dei firmatari è presente nel nostro Paese. I firmatari chiedevano un Vostro intervento sul tema dell’«inconciliabilità profonda tra razzismo e Cristianesimo», a partire dal tema dell’accoglienza.

Il primo compito è evangelizzare

Colpisce che a questo proposito si usino le categorie mondane, dimostrando una totale subalternità culturale, ignorando ciò che la Chiesa ha maturato nel suo cammino storico. Diceva ad esempio Pio XI, in un discorso agli alunni di “De Propaganda Fide” il 28 luglio 1938: «Con l’universalità c’è l’essenza della Chiesa cattolica, ma con questa universalità stanno bene assieme – bene intese e al loro posto – l’idea di “razza”, stirpe, nazione e nazionalità (…). Non occorre essere troppo esigenti, come si dice nazione si può dire razza e si deve dire che gli uomini sono innanzitutto un solo e grande genere (…), una sola, universale, cattolica razza. Né si può negare che in questa razza universale non ci sia luogo per le razze speciali (…). Ecco che cos’è per la Chiesa il vero, il proprio, il sano razzismo».

Anche se il linguaggio di allora può essere considerato equivocabile nel nostro tempo, è chiaro però ciò che il papa intendeva: c’è una chiamata universale alla fede cattolica, perciò il nostro compito fondamentale è l’evangelizzazione. È esattamente questo il primo mandato di Cristo ai Suoi discepoli: “Andate e ammaestrate tutte le genti”.
Quante volte la Chiesa, negli ultimi anni, ha parlato di conversione a proposito dei migranti? Le “razze” esistono – come esistono le Nazioni, le Patrie, le Identità – e rappresentano una distinzione, non un motivo di prevaricazione o di odio. Continue reading

DISPACCI DALLA CINA. ACCORDO O NON ACCORDO, IL GOVERNO CONTINUA A PERSEGUITARE LA CHIESA CATTOLICA.

Il M° Aurelio Porfiri questa settimana è impegnato in un evento molto interessante nel Nord Italia, come potete leggere nel post precedente a questo, e ha anticipato l’invio dei suoi Dispacci, che oggi cominciano con una notizia tristemente prevedibile: e cioè che il regime comunista non ha cambiato di un millimetro il suo comportamento, dopo aver incassato la presenza al Sinodo di due suoi emissari in talare vescovile. Poche cose accecano come il desiderio di passare alla storia facendo pagare il conto gli altri.

La Chiesa sparita

In un articolo di Chao Mien dell’otto ottobre per “AsiaNews” si spiega come nel nuovo sito della Chiesa cattolica cinese non siano inclusi i membri della Chiesa sotterranea, cioè coloro che per fedeltà al Papa hanno subito persecuzioni, non poche finite con il martirio.

L’articolo dice verso la fine: “Fonti vicine al Vaticano e impegnate nei dialoghi hanno dichiarato che i prossimi incontri di dialogo fra Cina e Santa Sede avranno a tema proprio la situazione dei cattolici “sotterranei”.

I negoziatori vaticani sperano di convincere Pechino a riconoscere ufficialmente almeno 12 vescovi non ufficiali negli incontri che si dovrebbero tenere verso dicembre”. Mi sembra una situazione surreale. Sarebbe come se qualcuno fondasse una compagnia chiamata Coca Cola in opposizione a quella ufficiale, costringendo poi i dirigenti della Coca Cola vera a trattare con quella fasulla per avere approvati i propri dirigenti.

Non lo so, io spero vivamente che chi ha portato avanti questa cosa possa sapere cose che se rese pubbliche ci inviterebbero tutti all’ottimismo.

Voci dalla stampa di Macao Continue reading

DUE SITI AMERICANI PUBBLICANO RIVELAZIONI INQUIETANTI SUL CARD. COCCOPALMERIO. SMENTITA DI BECCIU

Non passa giorno senza che un nuovo scandalo dia un colpo alla traballante fiducia di chi segue con un minimo di attenzione le vicende della Chiesa. LifeSiteNews, un sito americano particolarmente ben informato, ha dato ieri sera la notizia che il card. Coccopalmerio era nell’appartamento del suo segretario quando la sicurezza vaticana ha fatto irruzione per arrestarlo durante un party omosessuale a base di droga. L’indiscrezione è stata confermata, sempre sulla base di fonti interne al Vaticano che vogliono mantenere l’anonimato per comprensibili ragioni, da un altro sito cattolico americano specializzato nel giornalismo di inchiesta, Church Miltant, con questo tweet che riproduciamo. Continue reading

Il Primato Romano sfigurato dal Successore di Pietro

L’impressionante rapidità con cui si susseguono gli eventi all’interno della Chiesa lascia pensare che ciò sia dovuto non solo a una dinamica di accelerazione storica, ma a una deliberata scelta degli agenti del caos per aumentare il disorientamento e paralizzare le forze di chi cerca di resistere alla marea che avanza.

Il 22 settembre la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese, in un comunicato congiunto, hanno reso noto di avere firmato un accordo “provvisorio” sulle modalità di nomina dei vescovi cattolici cinesi. Il testo però non è stato pubblicato e se ne ignora il contenuto.

Il vescovo emerito di Hong Kong, card. Joseph Zen, ha fatto pervenire ad AsiaNews la seguente dichiarazione: «Il comunicato, tanto atteso, della Santa Sede è un capolavoro di creatività nel dire niente con tante parole. Dice che l’accordo è provvisorio, senza dire la durata della sua validità; dice che prevede valutazioni periodiche, senza dire quando sarà la prima scadenza. Del resto qualunque accordo può dirsi provvisorio, perché una delle due parti può sempre aver ragione per chiedere una modifica od anche l’annullamento dell’accordo. Ma la cosa importante è che se nessuno chiede di modificare od annullare l’accordo, questo, anche se provvisorio, è un accordo in vigore. La parola “provvisorio” non dice niente. “L’accordo tratta della nomina dei Vescovi”. Questo la Santa Sede ha già detto tante volte, da tanto tempo. Allora qual è il risultato della lunga fatica. Qual è la risposta alla nostra lunga attesa? Non si dice niente! È segreto!? Tutto il comunicato si reduce a queste parole “C’è stata la firma di un accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi”. Tutto il resto sono parole senza senso. Allora quale messaggio la Santa Sede intende mandare ai fedeli in Cina con questo comunicato? “Abbiate fiducia in noi, accettate quel che abbiamo deciso”(?) E che cosa dirà il governo ai cattolici in Cina? “Obbedite a noi, la Santa Sede è già d’accordo con noi”(?) Accettare ed obbedire senza sapere che cosa si deve accettare, in che cosa si deve obbedire?» Continue reading