Ci arrabbiamo a più non posso
per innalzare il nostro potere di acquisto
perché – ce lo ripetono continuamente –
ogni problema si risolve comprando la cosa giusta.
E tu affermi: “Beati i poveri!”
Rimaniamo affascinati dalle immagini di persone
In perfetta forma fisica, dall’ aspetto seducente, dal sorriso smagliante
e coltiviamo il sogno di vivere sempre in perfetta salute.
E tu ci dici: “ Beati gli afflitti!”
Ci schieriamo dalla parte dei più forti,
di quelli che riescono a spazzare via ogni resistenza,
ogni opposizione, dei vincenti, insomma,
di quelli che riescono a far valere i propri diritti a muso duro.
E tu proclami: “Beati i miti!”
Ammiriamo le persone tutte d’un pezzo
che non scendono a patti, a compromessi,
che non sono mai arrendevoli
e sembrano estranee a qualsiasi debolezza e fragilità.
E tu affermi: “ Beati i misericordiosi!”.
Mostriamo la nostra considerazione
a quelli che raggiungono sempre i loro scopi,
percorrendo ogni strada, lecita o illecita,
praticando ogni astuzia e inganno.
E tu dici: “Beati i puri di cuore!”
E poi, come se tutto questo non bastasse, nella categoria dei beati
collochi anche i perseguitati per causa della giustizia,
gli operatori di pace, quelli che vengono insultati e calunniati
solo perché credono in te …
Queste tue parole buttano letteralmente all’aria
i principi della nostra vita,
fanno crollare a terra tanti castelli di sabbia
e ci ricordano che la felicità, quella vera,
tu l’ accorderai proprio a tutti quelli
che noi abbiamo compatito e considerato dei “poveretti”,
ma che per Dio, il Padre tuo, sono veri figli del Regno.
( R. Laurita in: A Servizio della Parola, 2002)