“…Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero… La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo all’ altro: dal marxismo al liberalismo, fino a libertinismo: dal collettivismo all’ individualismo radicale; dall’ ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’ agnosticismo al sincretismo e così via.
Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’ inganno degli uomini, sull’ astuzia che tende a trarre nell’ errore (cf Ef4,14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”:
Joseph Ratzinger, omelia Missa pro eligendo Romano Pontefice – vigilia del Conclave 2005, citato da A. M. Valli in 266