Preghiera per la settimana Santa

Porto anch’io in mano il mio
ramoscello di ulivo
e mi pare appartenere
a quella piccola Folla
che ti fece festa quel giorno,
mentre entravi in Gerusalemme.

Porto anch’io nel cuore
entusiasmo e gioia
nessuno ha mai parlato come te,
Gesù di Nazareth,
nessuno ha mai donato guarigione e perdono
come hai fatto tu. Continue reading

Adorazione al SS. Sacramento in preparazione alla Pasqua, (Quarant’ore) -meditazione 2021

MiL - Messainlatino.it: Dieci ragioni per adorare il SS. Sacramento

 

“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”
E’ il testo che sentiremo il Giovedì Santo nel brano del vangelo di Giovanni che riporta il gesto della Lavanda dei piedi.

“Li amò sino alla fine…”
Alla fine, all’ estremo. L’ estremo per un uomo è il dono della vita per qualcosa, magari un grande ideale, o per qualcuno che ama, come fa Gesù per noi sulla croce, per ciascuno di noi. Se per noi umanamente non è possibile andare oltre Gesù, nell’ istituire il Sacramento dell’Eucaristia, il Sacramento della sua Pasqua, ha voluto rimanere presente vivo, risorto in mezzo a noi che possiamo godere così della sua presenza.

S. Alfonso Maria de Liguori scrive: “Signor mio Gesù Cristo, che per l’amore che porti agli uomini, Te ne stai notte e giorno in questo Sacramento pieno di bontà e di amore, aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarti …”

Così noi possiamo godere della sua presenza affinché Egli possa guidarci, per accompagnarci nel cammino della vita. Oggi molti hanno la pretesa di guidarci, di guidare la nostra vita, di orientare la nostra storia e sentiamo tanti discorsi, ma in silenzio, davanti all’ Eucaristia la voce del Signore Gesù può risuonare nei nostri cuori anche quando il cammino della nostra esistenza si fa difficile, impegnativo tanto che vorremmo gridare come Giobbe! “Signore, ma quali sono i tuoi disegni?” Il Signore risponde: “Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie “ Continue reading

Domenica delle Palme 2021

Vangelo di Giovanni Mc 14,1 -15,47

 

Kairos: Domenica delle Palme 2018. Ambientale, commento al Vangelo e Lectio  Divina

Riflessione
Nella passione vi sono tanti personaggi oltre Gesù, ma questi personaggi ci invitano a riflettere quale sia il nostro rapporto di fede con il Signore.

Vediamo in breve.
Abbiamo un Ponzio Pilato, che non sa cosa fare. E’un indeciso, non sa prendere posizione, ma ha in mano il potere, può fare uccidere o assolvere. Di fronte alla folla non avrà il coraggio di prendere una posizione, se ne laverà le mani.

Pietro, anche lui. Indeciso, non ha il coraggio di dire che è uno dei discepoli, è un debole. Una debolezza pericolosa la sua perché è terreno fertile per il tradimento.

Giuda, orientato al male. Si lascia tentare dall’orgoglio, forse avrebbe voluto con il suo tradimento che Gesù smascherasse i suoi oppositori.

I sommi sacerdoti, esperti della Scrittura, ma che usavano anche la Bibbia per piegarla alle loro finalità, anziché convertirsi e piegarsi loro alla Parola di Dio.

Ma sotto la croce c’è anche Maria, lì ci vene fatta conoscere la grandezza di Maria, la credente che si fida di Dio anche se tutto sembra precipitare.

Potremmo, nella nostra riflessione chiederci in quale personaggio possiamo identificarci. Io credo che nella vicende della nostra vita, e della nostra vita di fede, noi possiamo identificarci con tutti questi personaggi. A volte siamo come Pilato, indifferenti pavidi a dire e a testimoniare che siamo cristiani. Di fronte a certe situazioni non abbiamo il coraggio di prendere una posizione, ce ne laviamo le mani.

Nel Battesimo noi siamo diventati figli di Dio, ma come Pietro quanto ancora le nostre indecisioni, la paura che il confessare di essere cristiani. Terreno fertile per misconoscere il Signore.

Cosa dire per Giuda, nostro fratello Giuda, come diceva don Mazzolari. Anche noi tante volte vendiamo Gesù alla nostra affermazione, al successo, al denaro, al potere, al sesso, e quanto altro.

Anche per noi che predichiamo a voi spesso vi è la tentazione di usare la Parola di Dio, anziché servirla con autenticità e verità, di questo peccato ci sarà chiesto conto.
Meria sotto la croce.
Lei dice ancora una volta sì a questa volontà di Dio, umanamente incomprensibile eppure è lì, con Gesù. Ma noi ci siamo con Gesù in ogni giorno della nostra vita? Anche quando dobbiamo stare non solo sotto la Croce, ma sulla Croce?

Conclusione

Come Maria seguiamo Gesù anche sulla strada del Calvario, l’unica strada che porta alla Risurrezione e Crediamoci!

Deo Gratias qydiacdon

 

Delizia - Buona Domenica delle Palme <3 | Facebook

 

 

V domenica di Quaresima anno B 2021- “Vogliamo vedere Gesù…” – 2021

Vangelo secondo Giovanni

 

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Parola del Signore

V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B) - Parrocchia S. Achille M. - Roma

Al cuore della riflessione che vorrei fare con voi voglio mettere la domanda che i greci pongono a Filippo: «Signore, vogliamo vedere Gesù».

Di fronte a questa domanda ci muoviamo su due prospettive. La prima ci coinvolge in modo diretto e personale. Vogliamo davvero vedere Gesù? Perché vogliamo vedere Gesù? Dove posso vederlo, dove incontrarlo? L’ altra è quella che se qualcuno venisse da noi e ci dicesse sei cristiano? Certo? Allora fammi vedere Gesù. In cui fammi vedere Gesù lo caliamo nell’oggi di questo tempo, di questo momento.

Partiamo dalla prima prospettiva! Per me cosa significa voglio vedere Gesù. Intanto dovrebbe esserci il desiderio dell’esperienza di un incontro per entrare in una relazione, oppure anche per respingerla nell’ insondabile mistero della libertà umana. Vedete Gesù nella storia ha incuriosito tanti pensatori, ma anche tanti scienziati, alcuni si sono fermati all’eccezionalità dell’uomo e del suo insegnamento, altri hanno cercato anche di denigrarlo e di renderlo ridicolo nel decantare i prodigi che l’uomo può conseguire attraverso la sua mente e la sua intelligenza, scordando che queste l’uomo non se le è date da solo.

Altri ancora vogliono vedere Gesù perché di fronte al grande mistero della vita umana, dove esiste anche la dimensione del dolore e della sofferenza vogliono risposte, guarigioni, miracoli.. risposte che la scienza non può dare. Pensiamo solo alla domanda: “Cosa accade dopo la morte?” è tutta la fine dell’uomo oppure …. Gesù se lo vado a cercare dov’è ho risposte. Continue reading

Preghiera per la IV settimana di Quaresima – “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’ uomo”

I dominatori avevano pensato alla croce
come ad un deterrente efficace:
una morte straziante,
una morte terribile,
sotto gli occhi di tutti.

Ma da quando il tuo Figlio
ha accettato la croce,
da quando le sue braccia spalancate
sono state inchiodate
 al legno del patibolo,
da quando il suo capo,
coronato di spine,
ha diretto uno sguardo di perdono
anche su coloro che lo insultavano,
da quando il suo costato aperto
ha bagnato la nostra terra
di sangue ed acqua,
tutto è cambiato. Continue reading

IV Domenica di Quaresima B- 2021: “Dio ha tanto amato il mondo …

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore

 

Gesù e Nicodemo - Bibbia, ragione e verità

Abbiamo pregato nella Colletta: “Concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina.” Ecco perché questa Domenica di Quaresima si chiama anche Laetare, che possiamo tradurre come Domenica del rallegrati, perché la Pasqua è ormai vicina, e nonostante tutte le difficoltà che ci sono, le paure, i dubbi, i timori il cristiano non deve mai dimenticarsi che la salvezza e la vita, in modo particolare la vita eterna che va oltre la vita fisica, che va oltre la morte vengono da Dio e dalla salvezza che il Signore risorto ci dona. Il testo del Vangelo è uno stralcio del colloquio che Gesù ha con Nicodemo, dottore della Legge, fariseo e membro del Sinedrio, fu, in base al racconto del Vangelo secondo Giovanni, uno dei discepoli di Gesù. Continue reading

Preghiera per la terza settimana di Quaresima 2021

Signore Gesù,
avevano trasformato la casa
di tuo Padre in un mercato,
hai dovuto usare la frusta per denudare questo peccato.

Ora sei tu la casa del Padre:
passato attraverso la morte,
sei risorto e vivi in eterno,
tempio aperto per noi.

Spesso vaghiamo cercando vita,
bussiamo a porte chiuse,
che nascondono il niente,
o aperte su illusioni di morte.

Tu che leggi nel nostro cuore
Il desiderio vero d’incontrare te,
prendici per mano e guidaci
al mattino di luce
della nostra Pasqua.

(Messalino Ldc o12)

 

Vangelo della Terza Domenica di Quaresima

3 Domenica di Quaresima (2021): 10 Parole e un nuovo Tempio

 

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Parola del Signore

____________________________________________

 

Commento (e immagini) al Vangelo di domenica 7 Marzo 2021 per bambini -  Fano -

La prima lettura ci presenta il testo delle 10 Parole, (decalogo), come ci viene trasmesso nel libro dell’Esodo. Se il testo dei comandamenti abbraccia tutta la vita umana, ma se noi uomini siamo in relazione con altri uomini, cioè sociali, non siamo delle isole, dei monoliti è anche vero che abbiamo una dimensione religiosa. Dovremmo, quindi, pensare ai comandamenti non solo in una dimensione sociale esterna, che regola i nostri comportamenti, anche quelli religiosi, ma come regole che ci introducono, attraverso una vita condotta secondo quanto essi ci indicano in una vita santa, ci portano all’ incontro con il Signore.

Anche se noi li troviamo nell’ Antico Testamento sono tuttora in vigore, validi, sono da osservare e hanno una validità universale. Sulla montagna delle beatitudini Gesù dice: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento”.
Questo avviene nella consegna del grande comandamento che Gesù lascia ai suoi.
Non è possibile nello spazio di un’omelia parlare di tutti i comandamenti considero il primo: “Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra.” Cerchiamo di comprendere meglio questo divieto. Vi è sempre un pericolo che noi corriamo, anche oggi, che è quello di farsi un’immagine di Dio che non corrisponde alla verità, ma che può essere una caricatura, un surrogato, insomma Dio come vorremmo che fosse secondo noi. Non è così Dio si fa conoscere attraverso Gesù e se noi vogliamo avere un’immagine di Dio secondo quello che è dobbiamo guardare a Gesù, altrimenti il rischio è quello che ognuno di noi si faccia il suo pupazzino di Dio. Attenzione che l’immagine può essere esteriore, ma anche interiore.
Qual è l’immagine di Dio che ho nel mio cuore, nella mia mente?

Così aveva fatto Israele e i vari gruppi religiosi che lo componevano del Messia. Chi lo considerava come un nuovo profeta, un liberatore dalla dominazione romana, colui che avrebbe riportato Israele alla grandezza del tempo di Davide.

A questo punto possiamo comprendere meglio perché quando Gesù dice: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere», non viene capito. I giudei sono legati alla loro concezione del rapporto con Dio basato sulla formalità, sui sacrifici esteriori e non sul Tempio luogo della presenza di Dio di cui Gesù parla con rispetto come della casa del Padre e che non può essere ridotto “ad un mercato”.

Gesù annuncia un nuovo tempio. Se ora voglio incontrare Dio devo entrare nel tempio che è Gesù stesso, solo in Lui e attraverso Lui possiamo adorare Dio in Spirito e verità”. Come allora anche tanti di noi continuano a non capire che è solo attraverso Gesù che possiamo incontrare Dio con buona pace e rispetto per altre esperienze religiose, ma, con il fatto che Dio si è fatto uomo, l’amore a Dio e il vedere Dio in Gesù si estende all’ uomo e se anche nella sua storia si sono scatenate le potenze del peccato, con la salvezza portata da Gesù ora possiamo vederlo e vederci con occhi nuovi.

Allora dobbiamo essere, credendo, obbedienti al Signore, così non ci faremo idoli. Modifichiamo i nostri comportamenti affinché diventino il nostro dire grazie sapendo che tutto è dono che viene dalla misericordia di Dio.

Deo gratias, amgD, qydiacdon

Cantalavita | vita… solo chi ne scopre il senso può cantarne la bellezza

Preghiera per la seconda settimana di Quaresima 2021

 

Signore Gesù,
hai annunciato ai tuoi amici
che ti aspettava una croce.
nel loro cuore sono scesi
il dubbio e la paura.
Non hanno capito
la morte non poteva vincere
e tu hai voluto dare un assaggio della tua vittoria.

Mosè ed Elia sono venuti
per renderti omaggio
ma il Padre su te ha messo
il suo sigillo: “Ascoltatelo!”
Vinci le mie paure e sciogli
i miei dubbi: voglio vivere ogni
tua Parola che attraverso la
croce porta anche me alla vita.

( Da messalino LDC 012)

 

Trasfigurazione - Grazie Al Cielo