Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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Immacolata … cosa significa questa parola. Prendiamo in mano un dizionario e andiamo a vedere. Significa: senza macchia, pulita, candida, intatta, incontaminata.
Anche fra i cristiani, purtroppo molti corrono il rischio di non capire fino in fondo certe feste. In questo periodo usciamo per le strade dove viviamo e vediamo luci ovunque, ma cosa significano queste luci? Per non dilungarmi troppo molti celebravano il culto al sole: presso Stonehenge in Gran Bretagna, e in Irlanda, in Francia, in Iran, e nella Val Camonica, in Italia. Oggi il Natale e il Capodanno rappresentano due differenti ricorrenze di cui la prima viene festeggiata il 25 Dicembre, l’altra il 1° Gennaio. Per i Romani le due date coincidevano, perché il Natale era il “NATALIS SOLIS INVICTI” che segnava il ciclo dell’anno nuovo.
Per noi cristiani vi è una luce più grande che viene ad illuminare la storia dell’uomo. Questa luce si accende a Betlemme con la nascita di un bambino apparentemente uguale agli altri, ma che nello stesso tempo non lo è. Perché questa luce inizi a brillare occorre una donna e il suo sì.
Se noi andiamo a leggere il libro della Genesi vediamo che la donna, Eva, cede alla lusinga del tentatore, il serpente, e l’uomo si associa. Ora, come abbiamo sentito nel brano del Vangelo, la donna , Maria, non dice no, ma dice sì lei che è una giovane adolescente, ma che riflette, valuta. Vi è uno spazio di silenzio fra ciò che l’angelo gli propone e la sua risposta. Un silenzio carico di responsabilità perché avrebbe potuto anche dire aspetta, fammi pensare meglio. Assieme la risposta di Maria che accetta la “follia” che le viene proposta vi sarà anche quella dell’uomo che è Giuseppe e che accetterà anche lui di dire sì. All’ inizio una donna e un uomo che dicono no, ora una donna ed un uomo che dicono sì. (Cfr. Genesi) Continue reading