IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA(2021- Ianua coeli)

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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Immacolata … cosa significa questa parola. Prendiamo in mano un dizionario e andiamo a vedere. Significa: senza macchia, pulita, candida, intatta, incontaminata.

Anche fra i cristiani, purtroppo molti corrono il rischio di non capire fino in fondo certe feste. In questo periodo usciamo per le strade dove viviamo e vediamo luci ovunque, ma cosa significano queste luci? Per non dilungarmi troppo molti celebravano il culto al sole: presso Stonehenge in Gran Bretagna, e in Irlanda, in Francia, in Iran, e nella Val Camonica, in Italia. Oggi il Natale e il Capodanno rappresentano due differenti ricorrenze di cui la prima viene festeggiata il 25 Dicembre, l’altra il 1° Gennaio. Per i Romani le due date coincidevano, perché il Natale era il “NATALIS SOLIS INVICTI” che segnava il ciclo dell’anno nuovo.

Per noi cristiani vi è una luce più grande che viene ad illuminare la storia dell’uomo. Questa luce si accende a Betlemme con la nascita di un bambino apparentemente uguale agli altri, ma che nello stesso tempo non lo è. Perché questa luce inizi a brillare occorre una donna e il suo sì.

Se noi andiamo a leggere il libro della Genesi vediamo che la donna, Eva, cede alla lusinga del tentatore, il serpente, e l’uomo si associa. Ora, come abbiamo sentito nel brano del Vangelo, la donna , Maria, non dice no, ma dice sì lei che è una giovane adolescente, ma che riflette, valuta. Vi è uno spazio di silenzio fra ciò che l’angelo gli propone e la sua risposta. Un silenzio carico di responsabilità perché avrebbe potuto anche dire aspetta, fammi pensare meglio. Assieme la risposta di Maria che accetta la “follia” che le viene proposta vi sarà anche quella dell’uomo che è Giuseppe e che accetterà anche lui di dire sì. All’ inizio una donna e un uomo che dicono no, ora una donna ed un uomo che dicono sì. (Cfr. Genesi) Continue reading

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) – … Viene nell’ umiltà della condizione umana… il nostro Dio

Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
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In un Europa che vuole che non si dica Buon Natale, dimenticando che essa si è costruita attraverso la fede cristiana, con quanto vi è stato di bene e di male, di brutto e di bello, di luci e d’ombre, in nome di uno pseudo rispetto per le altre religioni, ignorando così le nostre più intime e profonde radici e tradizioni io dico no.

Vorrei che la nostra fede fosse rispettata al pari delle altre e non cancellata in nome del politicamente corretto, così procedo andando verso Betlemme e verso il Natale, consapevole della mia pochezza, ma allo stesso tempo desideroso di andare a contemplare qualcosa di grande: un mistero che è realtà e che ha diviso la storia dell’umanità in due. Camminare ancora verso Betlemme e verso il Natale non significa andare verso una melliflua e sdolcinata storia, che può anche suscitare buoni sentimenti, ma andare verso un evento. Luca lo colloca bene nella storia del tempo. Un evento che per il cristiano è qualcosa di grande: Dio che viene nella storia nella carne umile e semplice di un bambino.
Per il non credente è respirare un’aria diversa, purificata, resa più dolce dalla bontà che può sgorgare anche da un cuore ferito e pieno di cicatrici. Continue reading

COMUNISMO CINESE Repressione nello Xinjiang. I documenti che inchiodano Xi – sulla libertà religiosa

La persecuzione di un popolo musulmano di cui si parla meno è, paradossalmente, quella più grave, per intensità e numeri. Stiamo parlando della repressione del popolo degli uiguri, prevalentemente musulmano, da parte della Repubblica Popolare Cinese. Nuovi documenti inediti provano la responsabilità di Stefano Magni

La persecuzione di un popolo musulmano di cui si parla meno è, paradossalmente, quella più grave, per intensità e numeri. Stiamo parlando della repressione sistematica del popolo degli uiguri, prevalentemente musulmano, da parte della Repubblica Popolare Cinese. Nuovi documenti inediti, approdati a Londra in settembre e ora di pubblico dominio, rivelano quanto le massime cariche di Pechino siano direttamente responsabili di quanto sta accadendo nella Regione autonoma dello Xinjiang, il territorio della Cina occidentale (ex Turkestan) abitato da una maggioranza uigura.

La serie di documenti è giunta, nel settembre del 2021, nelle mani del Tribunale Uiguro, con sede a Londra, consegnata da una persona coperta dall’anonimato. È ancora misteriosa l’origine di questi files e come siano usciti dalle strutture del Partito Comunista Cinese. Gli stessi documenti erano stati pubblicati in parte dal New York Times nel 2019. Gli “Xinjiang Papers” come sono stati ora chiamati, sono stati consegnati a tre accademici, considerati i massimi esperti in materia, per verificarne l’autenticità: Adrian Zenz, David Tobin and James Millward. Solo dopo un lungo controllo, la Bbc ha deciso di divulgarne il contenuto. Continue reading

«A Cuba il regime comunista semina terrore, aiutateci»

Prosegue l’oppressione del popolo cubano da parte del regime di Díaz-Canel, ma nell’isola c’è una Chiesa che si oppone all’ideologia comunista. Dopo le proteste dell’11 luglio, «ci sono molte persone che affrontano accuse per crimini che non dovrebbero essere crimini». Parla alla Bussola padre Montes de Oca, che oggi ha il divieto di lasciare Cuba.

Mentre a Cuba continua la violazione dei diritti umani da parte del regime di Miguel Díaz-Canel, nell’isola c’è una Chiesa attiva al fianco del suo popolo e che alza la voce senza timore contro l’ideologia comunista.

È una Chiesa profetica, che si manifesta nelle azioni dei suoi vescovi che chiedono con forza cambiamenti, come monsignor Dionisio Guillermo García Ibáñez: quattro mesi fa, in un’omelia davanti all’immagine della Vergine della Carità del Cobre, patrona di Cuba, l’arcivescovo di Santiago ha chiesto “i cambiamenti necessari, che molti di noi sperano, i cambiamenti che danno speranza, i cambiamenti che noi vescovi abbiamo nominato in tutte le nostre ultime lettere e nei comunicati”.

Una Chiesa profetica che si manifesta soprattutto nel lavoro quotidiano dei suoi sacerdoti, come quello di padre Rolando Montes de Oca, parroco a Vertientes, nell’arcidiocesi di Camagüey, apertamente critico nei confronti del regime e impegnato nella sua missione di “predicare la verità”, come lui stesso spiega, nonostante questo gli sia costato attacchi alla sua canonica, persecuzioni e persino il divieto di lasciare Cuba perché è considerato una figura di “interesse pubblico”. La divina Provvidenza mi ha portato a conoscere padre Montes de Oca il 28 febbraio 2018 a Roma, quando lui era studente di Comunicazione presso la Pontificia Università della Santa Croce, dove ero stata invitata a fare una relazione sul lavoro del giornalista. La Nuova Bussola lo ha intervistato. Continue reading

1 Domenica di Avvento anno C – 2021

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
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Avvento, venuta, e noi ci rimettiamo in cammino verso il Natale, un Natale che nonostante quello che ci viene rassicurato: “Vogliamo salvare il Natale”, sembra che non si salverà da quello che potranno fare gli uomini e la scienza, almeno per il momento, ormai incapaci di gestire un momento come quello che stiamo vivendo. Il Natale è già salvato, nella fede per la venuta di Gesù fra noi, ma anche per i non credenti nei sentimenti di maggiore umanità, di fraternità, di famiglia, di bontà e di apertura che esso suscita.

Che il mondo si stia allontanando dal “mistero”, stupendo e meraviglioso di quanto è avvenuto a Betlemme lo riscontriamo ogni giorno a cominciare dagli attacchi che vengono portati alla “famiglia”, quella composta da un uomo e una donna e figli, la cosiddetta famiglia tradizionale, e lo intendo sul piano naturale e non solo religioso, proponendo modelli alternativi che ci lasciano sbigottiti. Non vi è da stupirsi poi se, come in questi giorni di Black Friday, “tra le proposte di sconti che inondano il web, c’è la raccapricciante offerta della Bio TexCom, un centro ucraino che offre utero in affitto e fecondazione artificiale. Un mondo fatto di sofferenze e sfruttamento nascosto dietro una promessa di felicità che è solo una trovata del marketing”. (fonte: La NBQ). Continue reading

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo: regalità, servizio, verità

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

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La solennità di questa Domenica, che chiude l’anno liturgico, fu istituita dal Papa nel 1925 per richiamare a quelli che erano i sovrani del mondo, e noi oggi potremmo dire ai potenti che governano la terra, dai vari capi di stato, presidenti, le varie lobbyes economiche, non ultime quelle delle case farmaceutiche i cui proventi stanno schizzando alle stelle , la figura di un re nudo, svalutato da una ignobile condanna, condannato e morto sulla croce.

Nel suo animo vi era la speranza di fare comprendere a tutti quelli che aspirano ai troni di ogni specie, politici, finanziari, mass mediatici che non sono la pomposità, l’apparenza, il potere che debbono essere la guida ad intervenire a favore dei popoli, ma che è solo l’amore la stella polare che può illuminare chi ha responsabilità a questo riguardo. L’ amore per le persone che sono a loro affidate.

La storia ci è maestra dimostrando che le strutture umane, sia laica che religiosa, animate dalle migliori intenzioni, al di là della eroica testimonianza dei loro fondatori scivola pian piano, in modo impercettibile nel volere un potere sempre più grande e patrimoni sempre più consistenti. Chi ambisce ad essere il primo fa presto a dimenticare le sue buone intenzioni vivendo in un mondo tutto suo che non ha più il contatto con la realtà, con le persone vive e vere.
Così anche oggi.
Gesù ha detto : “Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 43Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. 45Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. (vangelo di Marco Cap. 10) Continue reading

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) – Quale futuro …

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

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Se c’è una domanda che l’uomo si pone, consapevole del suo limite temporale fisico, è quella sul suo futuro. Il suo personale, ma anche quello del mondo.
Una domanda che a volte si vorrebbe stornare dalla vita, ma che puntualmente appare in certi momenti. Anche in un mondo laico, lontano dall’esperienza di fede e dalla religione questa domanda non può essere cancellata. E’ una domanda che risuona ancora in questo tempo incerto che stiamo vivendo a che sembra avere toni apocalittici come quelli del Vangelo e della prima lettura. (Dn 12,1-3).
Se da una parte vi è questo tentativo di voler rimuovere il pensiero di ciò che attende l’uomo dopo la fine della sua vita temporale, d’ altra parte tanti si rivolgono all’occulto per tentare di decifrare se vi è un oltre e quale oltre. G. Chesterton afferma: “O credente o credulone”. Ciascuno di noi ha bisogno di credere in qualcosa o in qualcuno, meglio in Qualcuno.

Qui ci poniamo la prima domanda noi cosa pensiamo del futuro? Chi ci può dare una luce, una speranza?” Domande profonde la cui risposta non è semplice perché può essere di speranza, ma anche di pessimismo, di sfiducia, di disperazione. Continue reading

AGENDA ARCOBALENO Quattro milioni a centri Lgbt, il Ddl Zan passa pezzo a pezzo

L’Unar pubblica la graduatoria che ammette a spartirsi 4 milioni di euro 37 organizzazioni Lgbt e Comuni per creare centri «contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere». Una misura basata su una pseudo-emergenza, come mostrano i dati ufficiali dell’Oscad. Tra i beneficiari perfino il Circolo Mario Mieli e il blasfemo Cassero di Bologna. Milioni ‘stralciati’, per la mancata copertura, dal Ddl Zan, ma fatti rientrare dalla finestra con il Decreto Rilancio. Così, insieme alla censura anti-famiglia nel DL Infrastrutture, passa surrettiziamente un altro pezzo dello Zan.

Quattro milioni di euro all’anno, tanto più in tempi di crisi, non sono proprio quisquilie. Sono passate appena due settimane da quando il Ddl Zan è stato in teoria affossato dalla “tagliola” al Senato, eppure i suoi sostenitori hanno nel frattempo segnato un uno-due di provvedimenti mica da ridere, con sotterfugi che si commentano da sé. Si è già detto del curioso emendamento al Decreto-legge Infrastrutture, approvato con un’operazione lampo, che vieta sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità contenente messaggi ritenuti «discriminatori» verso diverse categorie del politicamente corretto, tra cui la cosiddetta identità di genere e, in generale, i «diritti civili» (aborto incluso?). Una norma che sembra tagliata apposta per censurare più facilmente, tra tutte, le campagne di Pro Vita & Famiglia, come primo ‘contentino’ per la lobby Lgbt dopo la bocciatura della proposta Zan. Ma non è tutto. Continue reading

Preghiera a San Martino

O glorioso san Martino che, ancora catecumeno, con generosa carità hai rivestito con metà del tuo mantello lo stesso Gesù riconosciuto in un povero mendicante, e sei stato da Lui lodato davanti agli angeli, stendi il manto della tua protezione e della tua bontà sulla nostra comunità parrocchiale che ti prega come patrono e intercessore, e rivuole amico e modello di vita cristiana.

O glorioso san Martino che ti sei ritirato a vita monacale, rinnova il nostro amore a Dio, perché sia filiale e obbediente, rianima la nostra preghiera perché sia gioiosa nella lode e fiduciosa nella supplica, risveglia la nostra fedeltà al Vangelo e la nostra partecipazione ai sacramenti e alla vita cristiana.

O glorioso san Martino che, Vescovo a Tours, sei stato forte e coraggioso; hai visitato le tue Chiese con l’ umiltà e la mitezza del buon Pastore; hai suscitato vocazioni e fondato monasteri; hai evangelizzato la povera gente delle campagne; hai difeso i deboli e gli oppressi e soccorso i poveri e i sofferenti; hai diffuso la vera fede, favorito la pace e l’unione dei cuori; ottienici di imitarti come tu sei stato imitatore di Cristo, fino ad essere perfetto e misericordioso come il Padre.

O glorioso san Martino che hai ottenuto con le tue preghiere e la tua fede dei miracoli straordinari e, ricco di Spirito di Dio, ti muovevi facilmente alla compassione e all’aiuto di chi si rivolgeva a te, guarda ora del cielo alle nostre necessità. Soccorri e consola la nostra comunità parrocchiale e concedici i benefici che umilmente ti domandiamo. Amen.

(Fonte santiebeati.it – Autore: Cristina Siccardi/Vatican News)

La leggenda di San Martino | Favole e Fantasia

CAVALLO DI TROIA Riecco il bavaglio da Ddl Zan: nel Codice della Strada…

Nel Decreto-legge Infrastrutture, già passato alla Camera, è stato inserito un singolare emendamento che vieta sulle strade “qualsiasi forma di pubblicità” ritenuta sessista o violenta anche in relazione all’identità di genere già bocciata insieme al Ddl Zan. Pure i messaggi contro aborto, eutanasia, ecc. sono a rischio censura. Protesta Pro Vita & Famiglia. AGGIORNAMENTO: Con il voto al Senato di oggi (190 sì, 34 no), 4 novembre, il provvedimento è divenuto legge.

La scorsa settimana la Camera ha approvato il Decreto-legge Infrastrutture con cui il legislatore ha ritoccato il Codice della strada (Cds). Nell’esame del provvedimento arrivato nelle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti si è fatto largo un emendamento delle relatrici Alessia Rotta (Pd) e Raffaella Paita (Italia Viva) nel quale viene “vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche”. Continue reading